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La piena del Potenza
mette ko San Severino

Chiuso ponte Sant'Antonio. Frane e danni ovunque. Il fiume ha rotto gli argini in più punti, straripando lungo la valle dei Grilli e all’altezza della zona di Taccoli, dove ci sono capannoni finiti sott’acqua

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Dall’alba di questa mattina uomini e mezzi del servizio manutenzioni del Comune di San Severino, coordinati direttamente dal sindaco, Cesare Martini, e dall’assessore Giampaolo Muzio, sono al lavoro per limitare i gravissimi danni causati da una nuova, violenta, ondata di maltempo che va ad aggiungersi a quella che nei giorni scorsi aveva colpito la città e che, a causa della neve, aveva minacciato di far finire isolate diverse frazioni. Ora la paura più grande è per il fiume Potenza che ha rotto gli argini in più punti, straripando lungo la valle dei Grilli e all’altezza della zona industriale ed artigianale di Taccoli, dove ci sono capannoni finiti sott’acqua. La piena ha minacciato anche diverse abitazioni prima del ponte di Sant’Antonio che, in via precauzionale, è stato chiuso con il divieto per le auto di transitare sulla strada che passa sopra lo stesso e che costituisce uno degli accessi alla città. Sul posto è stata predisposta una viabilità alternativa. Le quattro campate riescono a malapena a reggere la piena e si è già attivata anche una canalizzazione d’emergenza.

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Si teme che il trasporto a valle di tronchi ed altro materiale possa far saltare gli argini proprio in prossimità della struttura con l’inevitabile superamento del ponte stesso che rimane osservato speciale da parte della Protezione Civile. Il sindaco Martini ha firmato proprio questa mattina diverse ordinanze per l’abbattimento di alcuni alberi pericolosi che nei giorni scorsi avevano in parte già ceduto finendo per ostruire la strada per Serrone chiusa al traffico nel tratto che va da bivio Paterno fino all’arco Serrone. Frane e smottamenti si segnalano un po’ ovunque. Fra le località più colpite figurano quelle di Colleluce, Carpignano, Maestà, Serrone, Stigliano, San Mauro e Aliforni. In località Taccoli sono stati posti alcuni blocchi di cemento lungo gli argini del fiume Potenza per rinforzare gli stessi e soprattutto per proteggere la scarpata. Il cedimento della stessa metterebbe in pericolo alcune abitazioni.

 

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