di Marco Cencioni
“Mi sono trovata faccia a faccia con il ladro: mi ha anche detto «Calma signora»”.
Lascia davvero esterrefatti quanto accaduto ieri pomeriggio a Sarnano. Donatina Libertini, titolare del “Bar Tina” dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Amandola, era all’interno della sua abitazione in via Monti Sibillini n°45, quando ha vissuto momenti di autentica paura.
“Ero andata a riposare alle 16, lavoro tutta la settimana e la domenica il bar è chiuso – racconta la signora, molto conosciuta nella zona – Avevo lasciato il fuoco del camino aperto e la luce accesa in salone. Ad un tratto ho sentito arrivare nella camera i miei quattro gatti. Sono saltati sul letto e uno di questi si è addirittura infilato sotto le coperte, cosa che non avviene mai. Il movimento mi ha svegliata e, nel dormiveglia, ho visto la sagoma di un uomo che era intento a frugare nel comodino. Pensavo che fosse mio figlio, ho chiesto se era lui, ma quando non ha risposto alla domanda mi son resa conto che poteva essere solo un ladro”.
Il malvivente – entrato dalla finestra del terrazzo, forzata ma non rotta – aveva già rubato dalla borsa, lasciata in cucina, la somma di circa 800 euro, incasso del bar che non era stato versato nella giornata di venerdì. Oltre al denaro, ha preso anche le chiavi della macchina della signora, che fortunatamente, però, si trovava chiusa in garage. Non soddisfatto, nonostante avesse evidentemente notato la donna all’interno del proprio letto, si è spinto anche in camera, probabilmente alla ricerca di gioielli e oggetti preziosi.
“Non sapevo se era un sogno o la realtà – afferma la signora – ma si sono accorta che era tutto terribilmente vero quando mi ha guardata negli occhi e mi ha detto di stare calma con un tono di voce molto fermo. Non saprei dire se era un italiano o uno straniero che parla bene la nostra lingua, ma aveva il volto scoperto e non era armato. Poi, è rapidamente uscito dalla porta della camera, io mi sono alzata dal letto e l’ho visto saltare dal balcone di casa, dal secondo piano, come se fosse un felino. Mi sono affacciata gridandogli una serie di insulti, e ho visto che in tutto erano cinque – racconta Donatina – oltre al ladro che ho visto bene in faccia, un altro era sul mio terrazzo ed è saltato giù insieme al complice, uno si trovava in quello dell’appartamento di fronte (dove ha tentato di entrare senza successo, ndr), uno faceva da palo in strada ed un altro era in macchina, una utilitaria scura di cui non ho visto né il modello né la targa, perché aveva già iniziato a muoversi per guadagnare tempo nell’attesa che gli altri componenti della banda lo raggiungessero. Erano tutti ragazzi, molto ben vestiti, nessun segno particolare tipo orecchini o capelli lunghi, avranno avuto al massimo 25 anni. Ho subito avvertito i Carabinieri di Sarnano – conclude la signora – che sono arrivati sul posto nel giro di neanche cinque minuti, intorno alle 17. Mi complimento con loro per la tempestività dell’intervento, peccato che ormai era troppo tardi per acciuffarli”.
Sembrava che l’allarme furti a Sarnano si fosse definitivamente spento, dopo le scorribande accadute non più di un mese fa in alcuni negozi e appartamenti ma, evidentemente, non è così. I malviventi – perché è un dato di fatto che si tratta di una vera e propria banda – sono tornati in azione e hanno rispettato il modus operandi utilizzato in precedenza: scelgono zone residenziali molto centrali, agiscono nel pomeriggio, incuranti del fatto che il buio della notte non è ancora sceso o che all’interno delle case ci possa essere qualcuno, penetrando dalle finestre dei balconi delle abitazioni, anche se queste si trovano ad una certa altezza, sfruttando le loro doti atletiche.
L’episodio non è l’unico accaduto nel paese delle tre torri in questo fine settimana. Venerdì scorso, sempre nel pomeriggio, i ladri hanno visitato un altro appartamento in via Enrico Mattei n°80 dove abita Anna Innamorati, titolare di una lavanderia che si trova in via Benedetto Costa. “Io vivo al secondo piano, sono circa 12 metri da terra. Si sono arrampicati prima sul terrazzo dell’abitazione al primo piano e poi hanno proseguito sul muro aggrappandosi alla cola per salire – racconta Anna – Hanno forzato la serranda e rotto il vetro della finestra. Sono andata al lavoro intorno alle 17 e sono tornata a casa alle 19,30, quindi hanno agito in questo lasso di tempo. Si sono diretti subito in camera dal letto e hanno rovistato nei comodini, negli armadi, in tutto hanno portato via una somma in contanti che non supera i cento euro. Probabilmente hanno agito con molta fretta, visto che non hanno visitato l’altra camera. Una volta rincasata mi sono subito resa conto dell’accaduto e ho denunciato il fatto ai Carabinieri”.
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Basta !!!! Siamo stanchi ! Io ho messo la pistola sotto al letto e giuro che sparo !!!
io sono pronto con il fucile sotto al letto…
Peggio!!! Se sono stranieri, in parlamento ti metteranno al centro di un’interrogazione sul razzismo, se sono napoletani i quotidiani riempiranno le pagine con la storia del povero ragazzo assassinato mentre faceva il suo lavoro. Nei giorni scorsi un poliziotto ha sparato ad un rapinatore, e tutte le notizie riportavano della tragedia e si interrogavano sul comportamento dell’uomo delle forze dell’ordine. L’anno scorso, un recanatese ha sparato ad un rapinatore che gli stava sfondando la porta con un’ascia, ed ora ha dovuto cambiar vita, e i parenti del rapinatore gli hanno fatto causa. Guai a difendersi, o si passa di peggio!
Ma ciò che scrive il Sig. Paolo mi sembra una fesseria. ..in casa mia ho il diritto di difendermi se necessario. Comunque io affianchero’ anche un dobermann al mio già bravo pastore tedesco.
Per arrampicarsi e sgattagliolare tra tubi, ringhiere di terrazze e discendenti acque questi ladri sono sicuramente acrobati, non sono ladri qualsiasi.
Abituati ad entrare senza far rumore visitano la casa in pochissimi minuti, probabilmente allenati a trovare subito contanti e preziosi (evidentemente vengono lasciati/nascosti sempre negli stessi posti in tutte le case).
Difficilmente per entrare spaccano tutto (troppo rumore) e non sempre controllano prima se la casa sia vuota…
Senza dover ricorrere a costosi impianti di sicurezza basterebbe mettere una sicura antifurto per tapparelle
Noooo io gli sparo prendo il mio escavatore mt 5 di buca profonda e gettata a cemento
ormai è guerra…prima o poi ci lasceranno il pelo
Circa 25 anni……rumeni e albanesi di seconda generazione,parlano bene sia l’italiano che il dialetto!!!!!!!!!!!
Potranno parlare quello che vogliono . Io sparo anche se fosse il mio vicino. Dentro la mia abitazione non ci deve entrare nessuno.
Primo caso: il 9 novembre, hanno patteggiato un anno e 11 e sono tornati liberi. Pochi giorni prima a Fiuminata erano stati colti SUL FATTO a rapinare una casa. Secondo fatto 4 luglio 2012. Presa una banda a Perugia di 13 persone (si…13 persone pericolosa banda) aveva colpito Fiuminata e Camerino nei mesi del 2012. Per maggiori approfondimenti sui protagonisti, sul primo caso, https://www.cronachemaceratesi.it/2013/11/09/bloccata-banda-dei-furti-in-appartamento-inseguiti-e-arrestati-due-uomini/397054/ per maggiori approfondimenti del secondo caso https://www.cronachemaceratesi.it/2012/07/04/banda-di-ladri-arrestata-a-perugia-avevano-colpito-anche-a-camerino-e-fiuminata/212307/ Conclusione..se queste persone NON restano in galera…..ma che senso ha parlare di prevenzione? Che senso ha che i carabinieri rischiano la loro vita per acchiappare questi personaggi?
Nei giorni scorsi, a Castelfidardo hanno beccato un estorsore pluripregiudicato, mentre si accingeva a dare fuoco ad un locale che non pagava il pizzo, con tanto di proprietari dentro. Arresti domiciliari.
Esatto Gianni, questa è ormai una guerra e deve essere combattuta a tutti i costi, ed io difenderò la mia terra con ogni mezzo…. e…. con ogni arma.