«Noi genitori di Simone chiediamo scusa e perdono se nostro figlio Simone, volontariamente o involontariamente ha offeso qualcuno. Come Simone ha chiesto scusa ai due poliziotti per non essersi fermato all’alt, e perdono con lo sguardo a me, la sua mamma. Ti vogliamo bene Angelo mio». Questo struggente messaggio, scritto dal padre e dalla madre di Simone Ferramondo, il 25enne morto suicida domenica scorsa (leggi l’articolo) è stato seguito da una lettera che gli ex compagni delle scuole elementari e medie hanno letto poco prima che il feretro uscisse dalla chiesa della Collegiata, salutato dagli applausi della gente venuta a dare l’ultimo saluto al giovane. Nel messaggio dei genitori il riferimento agli ultimi momenti di vita del loro figlio, che la mattina di domenica è stato identificato e sanzionato con il ritiro della patente per sei mesi dagli agenti della polizia stradale ai quali era sfuggito poche ore prima, durante un controllo effettuato lungo la costa. Parole, quelle dei genitori di Simone, che hanno commosso un intero paese, accorso in una chiesa troppo piccola per contenerlo: tantissimi hanno seguito la celebrazione funebre all’esterno.
Parenti, amici, conoscenti ma anche tante persone che hanno saputo della tragedia e si sono stretti attorno alla famiglia hanno partecipato con estrema compostezza al funerale; impossibile trattenere le lacrime quando anche gli amici lo hanno ricordato, a loro volta, con una lettera. «Simone, sono due giorni che cerchiamo un perché di questo tuo gesto. Evidentemente lassù sta accadendo qualcosa di strano, per avere bisogno di un guerriero forte e coraggioso così in fretta. Oppure sono tristi perché non trovavano nessuno che li facesse ridere come solo tu riuscivi a fare con noi. Non hanno fatto i conti però con la tua voglia di fare scherzi, poveri angeli, li farai neri. La tua forza, la tua grinta, il tuo modo energico di affrontare la vita sono beni troppo preziosi, impossibili da sostituire! Fa che tutto questo ricada su di noi, così da poter continuare a vivere pensando che tu cammini ancora insieme a noi», è scritto nella lettera, letta in chiesa al termine della celebrazione.
Gli amici hanno anche realizzato un cartellone con scritto «Ciao, sempre con noi», contenente tutte le loro firme. Durante la cerimonia sono stati letti brani dal Vangelo di Giovanni e dalla prima lettera di San Paolo ai Corinzi.
Don Gianfranco Ercoletti ha invitato tutta la comunità di Montelupone a stare vicino vicino alla famiglia di Simone, e la famiglia ad «aggrapparsi a Gesù». Dopo la messa è partito il corteo funebre – al quale ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Ripani – che ha raggiunto il cimitero di Montelupone. Mercoledì 27 novembre alle ore 18, nella chiesa della Collegiata, sarà celebrato l’ottavario.
(Foto Cronache Maceratesi)
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🙁
🙁
perchè questi ragazzi sono così fragili?…che tristezza infinita 🙁
Rip
<3
R.I.P.
R.I.P.<3
Un Angelo smarrito sulla terra ritorna a casa nella Luce, un abbraccio.
perchè???……………..RIP