Studenti medi e universitari aderiscono allo sciopero generale indetto da cgil, Cisl e Uil per domani venerdì 15 novembre:
“Da moltissimo tempo il nostro Paese è in recessione: sentiamo parlare di assenza dei posti di lavoro, vediamo ovunque licenziamenti e le società trasferire la produzione all’estero, mentre le pensioni si sgonfiano e il sistema produttivo si aggroviglia su se stesso. Parallelamente, abbiamo assistito a uno smantellamento del sistema di istruzione pubblica, ormai privato del suo senso originario, che ha subito tagli devastanti e ha provocato fenomeni che entrano poi a far parte delle problematiche dello sviluppo del Paese. Come studenti ci sentiamo in dovere di aderire allo sciopero nazionale di Cgil Cisl e Uil del 15 novembre, per essere anche noi al fianco di chi vuole dare una scossa alle cose, dopo una legge di Stabilità che ancora non fornisce le garanzie necessarie per un rilancio e per uno sviluppo futuri. Parallelamente, come Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari abbiamo lanciato una nostra mobilitazione, sempre per il 15 novembre; da diversi anni infatti scuola e università sono sotto attacco, mentre nella nuova legge di Stabilità vengono stanziati ulteriori fondi per gli istituti paritari. Le strutture scolastiche sono fatiscenti, le classi traboccano letteralmente di studenti, e il diritto allo studio è affidato alle Regioni, che agendo in maniera diversa e con fondi diversi creano delle enormi disparità, non fornendo agevolazioni per studiare a chi ne avrebbe bisogno. Le università vengono abbandonate a se stesse: le Regioni non riescono a coprire i fondi necessari per pagare le borse di studio, facendoci ritrovare unico Paese a ospitare il fenomeno degli idonei non beneficiari. pubblica, mentre vengono stanziati altri fondi per le scuole paritarie. Il rifinanziamento previsto di 150 milioni di euro del Fondo di finanziamento ordinario degli Atenei, è di per se insufficiente a fronte dei tagli portati avanti sull’Ffo a partire dal 2008: non rappresenta infatti neanche la metà di quanto tagliato dal solo ministro Profumo. Siamo fortemente convinti che ripartire dall’istruzione è l’unica via di uscita da questa situazione gravosa per il Paese, e dunque chiediamo che la scuola e l’università non vengano abbandonate: necessitiamo di una legge nazionale sul diritto allo studio per le scuole superiori, degli investimenti sull’edilizia scolastica e dei veri finanziamenti all’università pubblica, che deve essere di libero accesso e che dia la possibilità di formarsi e crescere alle generazioni future. Fenomeni come gli idonei non beneficiari devono essere soltanto un brutto ricordo, e chi ne ha bisogno deve essere agevolato economicamente nel proprio percorso formativo. Il 15 Novembre, in tutte le Marche saremo in piazza per rivendicare il nostro diritto ad un futuro migliore! #changetheway Rete degli Studenti Medi Marche – Claudio Concas 347.5093268 ACU Gulliver – Udu Ancona – Ludovica Crescenzi 329.6038599 Agorà – Udu Urbino – Valentina D’Addario 389.9350547 Officina Universitaria Macerata – Tommaso Alabardi 333.5864942
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Incredibile, succede solo in Italia. Ogni scusa è buona per fare vacanza e passeggiare per le vie cittadine. Quando arriva il periodo tra Nov e Dic la classe studentesca subisce una sorta di catalessi che la spinge a nauseare le aule. Se la pagella sarà brutta non c’è problema, tutti contro i professori accusati di tarpare le ali della libertà dei futuri Leonardo, Fermi, Montessori e Montalcini. A fine maggio tutti a studiare 16 ore al giorno per raccattare un 6———- e il motorino è assicurato!