Un bellissimo esemplare di Nibbio reale, ferito ad un’ala da un colpo di fucile, è stato recuperato e tratto in salvo dagli agenti del Corpo forestale dello Stato ad Arcevia, grazie alla segnalazione di un cittadino. Medici veterinari dell’Enpa di Fabriano gli hanno assicurato le prime cure poi il Nibbio è stato trasferito nel Centro regionale recupero rapaci. I rapaci sono in via di estinzione e tutelati in tutta Europa.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
AUGURO LA STESSA FINE AL , O AI CACCIATORI, CHE COMMETTONO GESTI SIMILI
In effetti io non sono contro la caccia , ma rimango perplesso che un cacciatore “vero” amante della natura possa sbagliarsi specie o addirittura farlo apposta.
Un cacciatorer vero amante della natura? Cosa può amare uno che si sveglia alle 4 del mattino per andare a divertirsi, quando quel divertimento è ammazzare altri esseri viventi con spropositata vigliaccheria? Non si è sbagliato di sicuro ! A cosa pensi assomiglierà mai un nibbio reale da potersi sbagliare.
Chi ha sparato a quel nibbio è il classico sparatore idiota. Il vero cacciatore è il primo a rispettare la natura, poiché è il primo ambientalista: egli sa che se non si rispettano gli habitat naturali, si usano veleni in agricoltura, non ci sarà più selvaggina e quindi verrà annullata la caccia.
Solo un vegetariano può permettersi di criticare il cacciatore. Chi mangia carne animale deve tacere, poiché gli animali allevati per fornire carne sono in condizioni miserevoli e sono costretti a subire il martirio da parte dei cannibali. Almeno, la selvaggina vive libera e può sfugire al cacciatore.
Posso permettermi di dire certe cose, solo perchè non sono un cacciatore e un vegetariano.
Al di là del fatto che uno che spara ad un falco o ad qualsiasi altro animale non previsto dal calendario venatorio si chiama bracconiere e non cacciatore, dove avete letto che i rapaci sono in estinzione? Forse per un giornalista sarebbe bello uscire dai soliti luoghi comuni .
Ho prestato servizio al WWF di Macerata per diversi anni e vi assicuro che di animali “impallinati” ce ne sono arrivati tantissimi… gheppi, poiane, civette… addirittura un barbagianni! é assolutamente vero che chi spara a questi animali è un bracconiere e come tale va considerato…. un pò meno vero è il fatto della via di estinzione, anche se negli anni 90 fu impallinata una aquila reale (!!!!) nel fabrianese. All’epoca era uno dei soli 11 esemplari censiti negli appennini centrali. Le razze protette vanno tutelate ed i cacciatori stessi, che si ritengono rispettosi dell’ambiente, dovrebbero al loro interno segnalare chi non rispetta le regole… perchè come tutte le “categorie” o “caste” che compongono la nostra società, chi vi appartiene sa benissimo chi è ligio alle regole e chi no…
@Max:
sappiamo entrambi che senza controlli questi episodi non finiranno mai. Purtroppo è impossibile attuare una serrata ed efficace verifica durante la stagione venatoria e non, quindi non ci rimane che sperare che “cambino le teste”, anche se considerato quello che abbiamo visto in quel periodo, non credo che ciò avvenga.