di Carmen Russo
Molte sono state le segnalazione da parte di alcuni lettori sulla scarsa accessibilità in cui versa l’ufficio postale Macerata 5, nella zona Colleverde di Macerata. L’ufficio postale si trova all’interno di un complesso condominiale in via Maria Lorenzoni, 83. Dai cartelli si evince che l’entrata per i diversamente abili – il principale problema riscontrato anche dagli stessi utenti- è posta sul resto, su un secondo ingresso, nella strada parallela, in via Arcangeli, come indicano i cartelli. E così inizia un percorso lungo su una strada scoscesa e in salita che certo non facilita l’accesso all’ufficio postale per chi è su una carrozzina. Al termine del percorso si trova una scala provvista di un elevatore che ci segnalano perfettamente funzionante, ma utilizzata pochissimo visto lo strato di polvere e qualche ragnatela. “Rispetto alla posizione dell’ufficio Macerata 5, la rampa era la soluzione più idonea per l’abbattimento delle barriere architettoniche e facilitare così l’accesso a chi è affetto da disabilità”, è la motivazione data dalla direzione di Poste Italiane.
Per quanto riguarda l’ingresso principale in via Lorenzoni, nonostante l’insegna sia ben visibile dalla strada, non altrettanto visibile è l’entrata dell’ufficio raggiungibile solo attraverso una scalinata posta all’interno di un parcheggio. L’ufficio postale -tra l’altro non dotato di bancomat – probabilmente vista la posizione appartata, ha subito alcune rapine che hanno destato molta preoccupazione nei residenti e nei commercianti della zona come Carlo Mozzoni che afferma: “Per i ladri è comodo, entrano da una parte ed escono dall’altro lato”, o come la signora Oro: “La zona è tranquilla non so perché ci sono tutte queste rapine” e aggiunge “Non c’è un parcheggio vero e proprio”.
Poste Italiane sulla motivazione per cui l’ufficio postale sia stato ubicato proprio in un complesso residenziale, risponde: “La scelta fatta a suo tempo è avvenuta per presidiare un quartiere che agli inizi degli anni 2000 era in via di espansione, iniziava ad avere un’alta densità popolare e fino a quel momento non aveva una presenza di Poste Italiane. Gli uffici postali più vicini, (via Corridoni e via Montale) sono distanti un paio di chilometri e la decisione di aprire un ufficio in quel quartiere nacque per andare incontro alle esigenze di una zona che diventava via via sempre più popolosa”.
Mentre per quanto riguarda la frequenza con cui periodicamente l’ufficio subisce rapine, replicano: “Gli eventi criminali non possono essere collegati ad una ubicazione dell’ufficio postale ma ad una serie di dinamiche che impattano sul territorio. Se invece si parla di sicurezza dell’ufficio postale, allora val la pena ricordare che le sicurezze passive adottate a Macerata 5 hanno prodotto un risultato significato, tant’è che nell’evento criminale del 2010 è stata sottratta una somma molto contenuta”.
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Da diverso tempo CM informa periodicamente di disservizi, cattiva manutenzione di strade, vie e aree pubbliche incolpando gli enti preposti allo scopo. Se un estraneo legge i “resoconti” che vengono pubblicati pensa che la città di Macerata non sia il capoluogo di Provincia ma un villaggio africano o sudamericano. Non voglio dire che a Macerata tutto va bene, ma tutte queste “osservazioni” sono fatte per mera denigrazione dell’avversario politico di turno. Nonostante i problemi sicuramente comuni alla quasi totalità della città italiane, Macerata e’ , tutto sommato una città “vivibile”.
La scelta fatta per la collocazione di questo Ufficio fu proprio una disattenzione ? del responsabile?meglio lasciar perdere. Ci furono molte proteste esaudite solo con segnali e una piccola scala per disabili mai utilizzata come si trattase di una ricerca al tesoro. Inviare questo articolo all’AD Dott. Massimo Sarmi, oggi uno dei migliori responsabili delle Aziende Italia, cambierebbe subito la logistica di questo strano ufficio maceratese.