Era il 5 ottobre del 1988 quando il piccolo Daniele Ortolani fu investito, a soli 6 anni, dallo scuolabus. Una vicenda che aveva sconvolto Camerino. A 25 anni esatti dalla tragica fine del bimbo, morto dopo 10 giorni di agonia, suo papà Paolo Ortolani, ha scritto una lettera. “E’ ai limiti della sopportabilità umana poter sopravvivere a questo tipo di sofferenza, profonda ferita che sanguina per tutta l’esistenza – scrive Ortolani –. Ci sono voluti poi 18 lunghi anni di vicende giudiziarie per dare a noi genitori la mesta consolazione di una giustizia. L’investitore, l’autista dello scuolabus e il comune di Camerino gestore del servizio, alla fine vennero riconosciuti responsabili, sia pur in termini e modalità tra loro diverse”. Poi il papà di Daniele aggiunge che dalla morte del suo bimbo “cambiarono molte cose riguardo al trasporto degli scolari. I mezzi furono resi idonei e compatibili alla normativa sulla sicurezza stradale, la vigilanza maggiormente qualificata, il servizio regolamentato da norme chiare e scritte. Il Comune e la Contram hanno sottoscritto un ‘patto’ che in termini pratici persegue l’obiettivo di tutelare nel modo migliore la salute dei bambini. Dal novembre 1990 la scuola materna statale di via Battista Varano di Camerino porta il suo nome. Pur non essendo trascorsi i dieci anni dal decesso che la legge, di norma, impone in questi casi, in virtù del significato del sacrificio innocente di Daniele e cioè la tutela e il diritto alla vita di tutte le persone, soprattutto dei deboli come i minori, il Ministero dell’Interno ha concesso il visto e ha decretato l’intitolazione”. “Vorremmo che quell’angelo volato in cielo fosse l’ultimo” è il grido di dolore del papà di Daniela e della mamma, Roberta.
(M. Or.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Un abbraccio ai genitori del piccolo Daniele.
Piccolo angelo..R.I.P
Un abbraccio a Paolo e la sua famiglia. Pur conoscendolo non ho mai saputo di questa immane tragedia…
ciao Dany.