Trema la terra nel Maceratese, dagli Appennini all’Adriatico. La prima scossa, di magnitudo 2.7, è avvenuta un minuto dopo le 17 in Umbria ma è stata avvertita in diverse zone dell’entroterra anche nelle Marche, in provincia di Ancona e Macerata. L’epicentro vicino alla città di Gubbio. L’ipocentro, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è stato di 9 chilometri. Piuttosto superficiale anche la scossa registrata alle 17.50 in Adriatico, di fronte alla costa tra Porto Recanati, Numana e Sirolo. Il terremoto, che è avvenuto a circa 6 chilometri di profondità, si è verificato alle 17.50.
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impossibile a vivere con questa paura delle scosse adesso e anche un tormento ….
Meglio che ci siano di piccola entità e frequenti,scaricano l’energia ed evitano sismi di notevole forza come quello del 97.
Nessuno ha notato che uno o due giorni prima di ogni scossa passano sempre molti aerei sopra di noi? Pensate che siano solo aerei di linea? Avete mai sentito parlare di “scie chimiche” che attirano elettricità nel sottosuolo? Ci stanno bombardando e non ce lo dicono…!
Collegare le scosse alle scie, mi sembra azzardato.
Che esistano e in alcuni giorni chiudano quasi il cielo è fuori di dubbio, e l’anomalia
si ripete da almeno 10 anni, ma se ne parla praticamente mai sui media tradizionali e poco niente
in internet, quasi vieni preso per matto, ma basta osservare il cielo.
Probabilmente ci sarà anche una spiegazione plausibile, visto i centinaia di aerei che si alzano ogni ora nel mondo. Spero! Tutta salute.
E basta con queste scie chimiche! Ma che c’avete le manie di persecuzione?
il collegamento sismi-scie è scientifico e contenuto nel brevetto eastlund ricavato dagli studi dell’illustre fisico Nikola Tesla il quale per primo riuscì a creare un piccolissimo terremoto nel suo laboratorio.
internet serve a distibuire materiale informativo. se andate sul sito del dott. Gianni Lannes (ex giornalista de La Stampa) potete acquisire tutti i documenti UFFICIALI in merito.
buon approfondimento e consapevolezza.
@Pantos
E basta, internet serve per distribuire materiare informativo e tanta tanta “monnezza”!
Se per te l’informazione è su un blog di un ex giornalista, con le manie di persecuzione, che vuole fare credere a tutti che qualsiasi cosa (non solo i terremoti) che accade è originata da un complotto, fai pure. Secondo me non è la strada giusta da percorrere.
Io ancora non ho trovato nessuna fonte concreta e attendibile sulle scie chimiche, e, tantomeno, il collegamento con i terremoti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Lannes
http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_complotto_sulle_scie_chimiche
buthu, wikipedia è notoriamente negazionista del fenomeno.
rispetto la tua opinione ma ti prego di approfondire.
quello di gianni lannes è solo uno dei tantissimi blog.
trovi riferimenti anche sui siti della nasa e della cia sugli investimenti militari nell’aereosolterapia. e anche l’INGV provoca terremoti col metodo della riflessione sismica per studiarne gli effetti.
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Ora la Cina vuole cambiare il clima
Investimento da 130 milioni di euro per le regioni più calde del Paese
Ora la Cina vuole cambiare il clima
Cannoni con razzi carichi di ioduro per produrre pioggia artificiale. Già sparati 15 mila colpi. Investimento da 130 milioni di euro
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DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PECHINO – Un piano nazionale per conquistare la natura, per intervenire sul tempo atmosferico facendo piovere o scongiurando tempeste, grandine e nebbia. È questo l’obiettivo del «Centro di cambiamento del tempo dell’Amministrazione meteorologica» di Pechino. La «pioggia artificiale» è un progetto sul quale gli scienziati lavorano da decenni e ci sono già stati molti esperimenti, ma su scala locale. Questa volta la Cina vuole applicarlo su quasi tutto il suo immenso territorio e ha già stanziato somme importanti: 1,1 miliardi di yuan (circa 130 milioni di euro) per costruire un primo sistema di intervento nel Nordest, al quale seguiranno altri sei nelle altrettante regioni climatiche nelle quali è stato suddiviso il Paese.
Come funziona
Luglio e agosto sono stati mesi di fuoco, i più caldi dal 1951. Per aiutare i contadini del centrosud è stato impiegato il sistema ormai noto della «semina delle nuvole»: sono state disperse in cielo sostanze capaci di coagulare le molecole d’acqua trasformandole in gocce di pioggia sufficientemente pesanti da cadere al suolo. Per farlo sono stati usati i cannoni che hanno sparato a luglio 15.987 colpi di artiglieria e 727 razzi. Sono entrati in azione anche aerei per bombardare le nuvole con lo ioduro d’argento. Costo dell’offensiva di luglio 25 milioni di euro.
Gli scienziati del meteo cinese sono convinti di non aver buttato al vento i loro fondi: sostengono che nelle province bruciate dal sole dello Hunan e dello Zhejiang la temperatura dopo l’intervento è scesa. Yao Zhanyu, ricercatore del Centro di cambiamento del tempo, ha detto al China Daily che «seminare le nuvole serve solo ad accrescere le condizioni atmosferiche per aumentare la pioggia (se era già scritto in cielo che cadesse, ndr) non a crearla».
Secondo il centro meteo di Pechino, dal 2002 al 2011 con questi sistemi sono stati indotti 500 miliardi di tonnellate di pioggia su 5 miliardi di km quadrati di territorio. Con la rete nazionale a pieno regime la Cina punta ad avere 60 miliardi di tonnellate di pioggia in più all’anno e di cancellare la grandine da 540 mila km quadrati di terre coltivate.
Per ora il risultato più concreto lo hanno ottenuto quelli della fabbrica Jiangxi Xinyu Guoke Technology che sfornano i proiettili speciali per seminare le nuvole. Il capo delle vendite ha detto al Jianxi Daily che i magazzini sono vuoti, anche se le catene di montaggio lavorano sette giorni a settimana: «Di norma produciamo 1.200 cartucce al giorno, siamo saliti a 3.000».
Ma resta un dubbio grave: lo ioduro d’argento è una sostanza tossica. Che ricadute può avere disperderla nell’atmosfera in dosi massicce? Gli scienziati cinesi studiano come sostituirlo, ma intanto minimizzano: un proiettile della pioggia contiene solo un grammo di ioduro d’argento e un razzo tra 8 e 15. Un aereo invece bombarda con dosi da 300 grammi.
Proiettili, cannoni e bombardieri, strumenti inquietanti per l’ambizione di conquistare la natura. D’altra parte l’origine di questi esperimenti è militare: che cosa c’è di meglio di un bel diluvio che crea un pantano sul percorso del nemico per bloccare i suoi mezzi e i suoi soldati? I primi test durante la Guerra Fredda. E in Vietnam, gli americani lanciarono l’«Operazione Popeye» per cercare di intensificare i monsoni sul sentiero di Ho Chi Min, che passando da Laos e Cambogia permetteva ai Vietcong di infiltrarsi al sud. Secondo gli annali Usa, l’azione durata dal 1967 al 1972 allungò di una trentina di giorni il periodo dei monsoni: fu coniata l’espressione «Facciamo il fango, non la guerra».
Anche i russi hanno usato il sistema, per «scaricare» le nuvole prima delle grandi parate sulla Piazza Rossa e far sfilare i reparti all’asciutto. E gli israeliani fanno piovere artificialmente dal 1960 per motivi agricoli.
Comunque, l’altra notte ha diluviato su Pechino, al mattino l’aria era bella pulita. E non si sono sentiti colpi di cannone. Era entrato in azione Giove Pluvio.
6 settembre 2013 | 8:09
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