Botta e risposta tra l’Amministrazione comunale di Morrovalle ed il consigliere Marco Morresi riguardo alla questione della Tares (leggi l’articolo), recentemente discussa e votata anche in Consiglio comunale. Ecco la nota stampa con cui l’Amministrazione replica a Morresi:
“Stupiscono le critiche del capogruppo del Pd Marco Morresi riguardanti le scadenze per il pagamento della Tares, considerato che si è astenuto nella votazione della delibera di Consiglio in cui le stesse venivano approvate. Se fosse stato contrario, avrebbe potuto votare contro. Comunque si vogliono esporre delle considerazioni di carattere generale sull’argomento, per illustrare la questione nel suo complesso, a prescindere dalle strumentalizzazioni politiche. La Tares è stata istituita dal 1° gennaio 2013 e lo Stato vuole sia versata per intero e obbligatoriamente nell’anno in corso. Poi rate successive di Tares e Imu quasi accavallate nel periodo finale dell’anno, con tanta lietezza per tutti nelle festività natalizie. Ma lasciamo stare queste foschie per il momento, anche perché il Governo ha comunicato che sta lavorando per una riforma generale della tassazione relativa agli immobili, con la promessa che sarà pronta per la fine di questo stesso mese d’agosto. Nel frattempo cerchiamo invece di capire meglio cosa sia questo nuovo tributo e cosa comporta concretamente per i cittadini di Morrovalle.
La Tares – Tributo Comunale sui Rifiuti e i Servizi – entra in vigore sostituendo la più conosciuta TARSU – Tassa per la Raccolta e lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani -. La prima novità da considerare riguarda il gettito fiscale derivante da questo tributo: le entrate dovranno coprire il 100% dei costi complessivamente sostenuti per l’intera attività di gestione tecnica e amministrativa inerente lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La determinazione del costo per ciascun nucleo familiare e per ciascuna impresa o negozio dipende non solo dai metri quadrati dell’abitazione o, rispettivamente, della sede di lavoro, ma anche dalla quantità di produzione dei rifiuti. Per le aziende si sono determinate quindi delle categorie: una sala cinematografica produce certamente meno rifiuti di un supermercato. Per la famiglia si tiene conto del numero di persone che compone il nucleo. Più persone più si paga: insomma, ancora una politica penalizzante per la famiglia! E come se non bastasse, l’importo dovrà anche essere integrato con 0,30 euro per ogni metro quadrato: quota direttamente ed esclusivamente incamerata dallo Stato. Secondo la Legge 64 dello scorso giugno, per venire incontro alle difficoltà applicative della nuova tassa, solo per il 2013 viene lasciata la possibilità ai Comuni di modulare il pagamento mediante rateizzazione e acconto finale. Il Consiglio comunale di Morrovalle, lo scorso 26 luglio, ha stabilito che i morrovallesi avranno tre scadenze: la prima rata va pagata entro il prossimo 31 agosto, la seconda rata entro il 31 ottobre e il conguaglio entro il 27 dicembre.
Per il momento, comunque, le prime due rate non comportano aumenti per i cittadini rispetto a quanto versato per la Tarsu del 2012. Complessivamente, con agosto e ottobre, ogni contribuente verserà una somma pari all’80% del totale Tarsu 2012. I problemi verranno al momento della determinazione del saldo. Il conteggio finale, per come lo Stato ha strutturato il calcolo, dovrebbe comportare aumenti, in alcuni casi persino esagerati. Come dicevamo, però, il Governo si è riservato di riformare la materia entro breve. Solo allora si saprà qualcosa di certo. Nel frattempo è in atto un movimento dei Sindaci italiani contro la formulazione attuale della Tares, che ha proprio l’obiettivo di fermare questa nuova imposizione fiscale assolutamente dannosa per l’economia già depressa del Paese. Nel territorio provinciale di Macerata questa protesta è vibrante, tant’è che i “primi cittadini” già hanno avuto in proposito un incontro con il Prefetto, articolazione periferica del Governo centrale. L’eventuale aumento Tares risentirà in ogni Comune dell’attuale percentuale di copertura economica dei servizi per i rifiuti, perché la nuova normativa obbliga alla copertura del 100%. Morrovalle da pochi anni ha raggiunto sotto questo profilo una soglia più che discreta, attestandosi intorno al 90%. Tuttavia il riordino dei procedimenti di riscossione dei tributi, anche questo messo in atto qualche anno fa dal Comune, ha comportato il versamento della Tarsu 2012 nell’anno 2013. Si crea così un’incresciosa sovrapposizione, perché lo Stato esclude categoricamente che un’Amministrazione comunale possa far slittare la riscossione della nuova Tares al 2014. Mani legate dunque, senza nessuna discrezionalità locale; se non quella di garantire che ogni euro dei cittadini ha l’unico e certo destino di sostenere i servizi pubblici”.
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