Lella Costa, un bosco vero, le proiezioni sul muro dello Sferisterio, Andrea Concetti, Carmela Remigio. Ecco i tanti ingredienti di “Sogni di una notte di mezza estate”, la produzione che domani alle 21 vede il debutto alla regia a Macerata del direttore artistico Francesco Micheli. Un teatro lirico di ricerca che trae origine dalla volontà di offrire uno spettacolo, in cui possano fondersi canto, recitazione e nuove tecnologie.
L’interlocutrice naturale di questo progetto è Lella Costa, attrice appassionata d’opera che già nel 2002 aveva portato a teatro una sua rilettura del personaggio di Violetta nella Traviata di Gabriele Vacis. Domani, alle 12, è proprio lei, la protagonista femminile dei Sogni, ad essere ospitata agli Aperitivi Culturali. Quando la musica racconta i sogni è il titolo dell’incontro, con Carla Moreni che intervista l’attrice milanese. In attesa che alle 21 si aprano le porte dello Sferisterio per inaugurare un nuovo lungo weekend all’insegna della musica, alle 19, presso il Cortile del Palazzo Buonaccorsi, Pomeridiana presenta le letture di Roberta Sarti intitolate Londra è divisa e protetta. Alle percussioni troviamo Francesco Savoretti.
Lo Sferisterio è per una sera la foresta di Shakespeare, nella quale viene ambientata la commedia incantata Sogno di una notte di mezza estate. Quattro giovani ateniesi fuggono dalle imposizioni degli adulti, rifugiandosi nella foresta incantata, dove gli intrecci amorosi e i capricci di un mondo fatato sono le leve della trama. Lella Costa è Puck, la voce narrante dell’opera, mentre Carmela Remigio, interpreta Helena, tornando a collaborare con Micheli dopo il successo ottenuto come Desdemona nell’Otello diretto da Chung. Gabriella Sborgi, che in questi giorni è impegnata allo Sferisterio nel ruolo di Fenena in Nabucco, presta, invece, il suo carisma scenico e vocale a Hermia, mentre Blagoj Nacoski, trentenne tenore macedone, è Lisandro e il baritono greco Haris Andrianos, è Demetrio. Infine il giovane soprano turco Pervin Chakar è Titania e il marchigiano Andrea Concetti è impegnato nel ruolo di Bottom.
Francesco Micheli alla messa in scena e Christopher Franklin alla direzione d’orchestra completano i protagonisti di questa serata insieme alla FORM, il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” e il Coro di voci bianche Pueri Cantores “D.Zamberletti” che, nella produzione al Teatro Lauro Rossi de Il Piccolo Spazzacamino, opera di Britten rivolta alle nuove generazioni, ha registrato un ottimo successo di pubblico e critica.
Da un punto di vista musicale la serata di domani assume la forma di un pastiche che assembla, in un’unica soluzione, parti dell’opera di Britten e brani tratti dalle musiche di scena di Mendelssohn. Alberi veri sul palcoscenico e video proiettati sul muro dello Sferisterio per un allestimento scenografico curato dall’Accademia delle Belle Arti di Macerata e dagli studenti Licia Tofani, Laura Perini e Paolo Andrenucci. Alla realizzazione dei costumi Tombolini, mentre le piante della foresta di Atene sono fornite da Pellegrini Garden. Prezzi da 5 a 60 euro e una speciale promozione: per ogni biglietto intero è possibile acquistare un secondo biglietto per un under 14 a solo 1 Euro
I READING E I CONCERTI DI POMERIDIANA, DA LONDRA A GUERNICA PASSANDO PER SANTA CLARA – La rassegna Pomeridiana curata da Adam Accademia delle Arti per Macerata Opera Festival continua questa settimana con l’ultima serie di eventi in vista della conclusione della stagione lirica. Gli appuntamenti sono come di consueto alle 19 per accompagnare il pubblico dell’opera in arena e questa volta la cornice sarà quella del cortile di Palazzo Buonaccorsi in Via Don Minzoni, per incontri e variazioni sul tema di quest’anno, i muri e le divisioni, e dunque le città attraversate da frontiere.
Giovedì 8 alle 19, per l’evento dedicato a Londra, divisa e protetta, ci sarà il concerto del percussionista Francesco Savoretti e insieme il reading dell’attrice Roberta Sarti, che pure tornerà venerdì 9 per Santa Clara contro la dittatura con un’altra selezione di poesia e un altro concerto, quello del Quartetto Piceno che eseguirà un repertorio per fiati. Sempre a cura di Roberta Sarti le letture di sabato 10, quando per l’ultima giornata operistica dell’anno sarà celebrata Guernica, città ispiratrice con la sua drammatica vicenda del celeberrimo quadro di Picasso (Guernica, il muro una tela). Su questa suggestione si muoveranno il reading e il concerto di Cesare Sanpaolesi alla chitarra classica. Al termine di ognuno di questi appuntamenti, intorno alle 20, ci si potrà spostare in Piazza Mazzini per il concerto del Climax Quartet.
Rimarrà aperta fino al 29 settembre e sarà visitabile dal martedì al giovedì dalle 17 alle 20 e dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 la mostra Muri e Divisioni alla Galleria Galeotti di Piazza Vittorio Veneto. Per celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi sono presenti due percorsi musicali e in realtà aumentata all’interno dello spazio espositivo. Si consiglia di portare smartphone o tablet per poter fruire di questo livello interattivo della mostra.
(Foto Alfredo Tabocchini)
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Ho apprezzato il tentativo di proporre un’opera diversa e nuova rispetto a quanto tradizionalmente si può vedere e ascoltare allo Sferisterio ma, da non esperto, devo dire che “Sogni di una notte di mezza estate” mi ha lasciato perplesso. La messa in scena è stata interessante, la conduzione di Lella Costa briosa, le performance di cantanti e orchestra buone (io sono rimasto personalmente molto colpito dalla Chakar, peccato che sia stata confinata in un ruolo, tutto sommato, marginale); interessante anche il contrasto tra Mendelssohn e Britten.
Tuttavia, mi è sembrato che il risultato finale sia stato abbastanza confuso, frutto della commistione fra troppi elementi contrastanti, commistione alla quale ne sono stati sacrificati altri, importanti. Se Titania è rimasta molto sullo sfondo, che fine ha fatto Oberon? E, soprattutto, trovo che il taglio brillante dato alla produzione abbia penalizzato l’aspetto suggestivo, fiabesco dell’opera di Shakespeare.
Insomma, resto confuso pensando a una valutazione dell’opera. Spero di farmene un’idea migliore leggendo qualche recensione autorevole.
Tuttavia, sono contento che Macerata Opera sia anche un’occasione di sperimentazione. Ce ne vorrebbero di più.