Margherita? Una maledetta fiorentina come me, un cervello fino con uno spirito esilarante capace di battute al fulmicotone”. Edoardo Boncinelli, dal palco del Futura Festival venerdì sera a Civitanova Alta ha salutato con ironia e senza piaggeria buonista la collega di scienza Margherita Hack, recentemente scomparsa. Un pubblico attento e partecipe ha sottoposto al biologo numerose domande sul tema della lectio magistralis “Vita” e poi in chiusura un ricordo della concittadina e amica Hack: “Era una donna rivoluzionaria, e per questo molte altre donne la presero da esempio, un’esplosione di ironia e di mancanza di rispetto per tutto e per tutti che solo lei poteva permettersi, le sue risposte erano sempre una sorta di sberleffo”.
Domani è di scena la letteratura e la parola a Futura. Alle ore 17 si inaugura la seconda delle mostre, dopo quella di Crali: “Vita da Strega” con introduzione di Roberto Ippolito. Un’esposizione che raccoglie gli scatti in bianco e nero dell’archivio Riccardi dal 1947: la storia per immagine degli scrittori che hanno partecipato al Premio Strega. Alle 17.30 al Cortile ex Liceo, laboratorio di lettura per bambini dai 3 ai 12 anni e al Chiostro di Sant’Agostino i maggiori esperti di letteratura contemporanea Giulio Ferroni, Stefano Gallerani e Christian Raimo si interrogano sul futuro della letteratura per la rassegna curata da Filippo La Porta.
Incontro alle 19.30 con il finalista del Premio Strega, il giovane scrittore Paolo di Paolo, che presenta il libro “Mandami tanta vita”, su introduzione di Valeria Paniccia. Per i più piccoli alle 21.15 torna il Giardino della scienza. Prima serata in piazza con Achille Varzi, autorevole docente del Dipartimento di Filosofia della Columbia University (New York). Dalla metafisica alla comicità con Giorgio Montanini, Francesco Capodaglio e Pietro Sparacino che alle 22.30 aprono la rassegna “Comic soon” con la loro irriverente stand up comedy. Parola ancora protagonista negli appuntamenti da seconda serata: alle 23 in piazza della Libertà Giuseppe Patota, linguista e autore del libro “Piuttosto che – le cose da non dire, gli errori da non fare” che con tanto di matita rossa e blu ci racconta la lingua che parleremo. Alle 23 la parola si fa teatro all’Annibal Caro, con la lettura scenica de “Il Rinoceronte” di Eugène Ionesco a cura del Laboratorio Teatrale Re Nudo con Piergiorgio Cinì.
(Foto Gasparroni)
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nessuna foto del pubblico attento e partecipe….
Quando non appaiono foto del pubblico il motivo è evidente. Nel primo weekend s’è visto che Futura viaggia sulle poche centinaia di presenze, contro alcune migliaia di Popsophia. Nella presentazione l’assessore Silenzi furbescamente si è cautelato, dicendo che non punta a riempire le piazze. Ma sa bene che con poche presenze dovrà rispondere dell’enorme impiego di risorse, tra pubblico-privato siamo sui 500.000 euro. Inoltre con scarsa partecipazione non c’e ritorno e sono penalizzate le attività economiche. Eppoi per il prossimo anno bisognerà cambiare cantante e canzone di riferimento. Passare da Lucio Dalla e “Futura” a Mina e “Città vuota” e sostituire gli ospiti Marco Alemanno e Stadio con Paciughino Pani e Audiodue: “Citta vuota, strade deserte sempre più…”
Spettabile redazione CM non vedete dal n dei visitatori dell’articolo che l’interesse non c’è?
Non ritenete che sia ora di fare vera cronaca?