Maceratese e Comune ai ferri corti? E’ questione di centimetri

IN PUNTA DI SPILLO - Nelle altre città le amministrazioni si impegnano per aiutare il calcio locale, da noi le cose vanno al contrario
- caricamento letture
Lo stadio Helvia Recina

Lo stadio Helvia Recina

di Enrico Maria Scattolini

Mentre i sindaci e gli assessori allo sport di altre città marchigiane stanno cercando di dare una mano ai clubs di pertinenza,una questione di… centimetri sta contrapponendo la Maceratese al  “Palazzo” di Piazza della Libertà. La Lega nazionale dilettanti ha recentemente imposto alle società di appartenenza di allungare le panchine degli stadi,dove si disputeranno le partite del prossimo Campionato Nazionale Dilettanti, a sette metri e mezzo.Per poter ospitare un massimo di venti giocatori . S’impongono quindi panche nuove,che però non rientrerebbero nelle vedute di Canesin,amministratore massimo dello sport cittadino. Il quale non avrebbe intenzione di replicare la spesa sostenuta un paio di anni fa per la loro ristrutturazione.La sua economica soluzione sarebbe di adattarle alla nuova normativa con qualche seggiola di supporto.
A parte il (molto) discutibile risultato estetico,che graffierebbe l’immagine dell’Helvia Recina,resta il dubbio della idoneità della …protesi proposta da Canesin  a quanto richiesto dall’alto. Con il conseguente rischio di salate multe o addirittura inibizioni. Per evitarle, la dottoressa Tardella, alla quale per altro stanno stretti i conti dell’appannaggio municipale conseguente alla gestione dello

Maria Francesca Tardella, Alferio Canesin e Romano Carancini

Maria Francesca Tardella, Alferio Canesin e Romano Carancini

stadio da parte della Maceratese,  sta seriamente pensando di  traslocare su qualche campo limitrofo (ad esempio Corridonia).
Alla fine prevarrà il buon senso.Virtù che tuttavia avrebbe dovuto sconsigliare ,fin da subito,l’innesco di  questa polemica,sia pure in tempi di ristrettezze dei bilanci pubblici come quelli attuali. Che però non stanno togliendo nulla all’impegno  di esponenti  dei comuni di  Tolentino, Civitanova, Fano e Pesaro per far addirittura resuscitare il calcio locale, come nella prima fattispecie(operazione brillantemente riuscita), e/o stimolare l’imprenditoria autoctona con interventi personali negli altri casi.Per non parlare di quelli di Fermo che, nel simbolo di una Provincia  ormai moritura come tante altre, hanno trovato sinergie con gli omologhi di Montegranaro per costituire una società che sarà un’autentica forza economico-finanziaria. Macerata viaggia all’incontrario, nel rispetto della migliore tradizione. Tanto c’è Mariella nostra che risolverà tutto. Ma la pazienza ha un limite!



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
-

Come butta?
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X