Il sindaco insieme con i consulenti alla conferenza stampa di presentazione del documento di spending review
di Laura Boccanera
Scintille e frizioni ieri sera fra il sindaco Tommaso Corvatta e il gruppo dei “saggi” a cui era stato affidato il compito di analizzare il bilancio e lo stato di salute delle casse comunali. L’occasione è stata offerta da un incontro dal titolo “I soldi di Civitanova” nel quale gli organizzatori e relatori del convegno (Laura Marzola, Alessandro Lippo, Raffaele Landolfo e Tiziana Streppa) hanno analizzato alcune questioni aperte come fidejussioni, partecipate e Atac. Assente il terzo dei consulenti che ha preso parte alla redazione del documento, l’ex sindaco Frinconi. E proprio nel corso della discussione, di fronte ad una ventina di persone, “i saggi” hanno manifestato una certa disillusione e amarezza per il fatto che le proposte presentate non siano state tenute in considerazione dalla maggioranza di governo. “Ci hanno amareggiato le prese di posizione politiche nei confronti dei lavori della Commissione – ha detto Landolfo – Corvatta ha sbagliato a scegliere noi che siamo tecnici e che diamo risposte tecniche e non politiche. C’è delusione per vedere che ancora una volta si usano i soliti metodi”. A metà incontro il sindaco prende la parola: “mi stupisco di vedere che si fa polemica su una questione che poteva essere risolta con una telefonata – ha detto il sindaco che poi ha rilanciato – voi dite che ci sono risposte tecniche e risposte politiche, ma anche voi siete politici, Lippo era in lista, ora invece vengono prese le distanze. Le scelte che abbiamo fatto non sono così lontane da quanto presente nel documento. Basti pensare che presto presenteremo in consiglio comunale l’atto di indirizzo per l’accorpamento delle partecipate e il documento è molto vicino a quello suggerito dai saggi, abbiamo inserito del personale politico nelle nostre partecipate solo per governare la transizione ed il passaggio”. Lunga ed articolata anche la parentesi relativi alle bollette del gas: tanti i rappresentanti della gas marca che hanno spiegato i punti ancora poco chiari e come funziona il nuovo sistema di rateizzazione per tutti. Una scelta politica che ha creato problemi in un’ala della maggioranza secondo cui l’allargamento dell’Isee a 30mila euro era più che sufficiente. “Rateizzare è un pericolo enorme per l’azienda – ha detto Landolfo – si rischia di far saltare il bilancio dell’Atac”. Immediata la risposta del vicesindaco Silenzi anche lui presente all’incontro: “Nessun pericolo per il bilancio della partecipata: con le bollette del gas conteggiate secondo il consumo reale e il conguaglio la Gas Marca ha fatturato circa 7 milioni di euro, quasi il doppio rispetto alle rate precedenti. Quindi anche rateizzando non si creano squilibri. In aggiunta il disagio sociale è talmente grande che la rateizzazione è una misura obbligata tanto più che se si richiedono i soldi relativi ai mesi ottobre novembre 2012, bisogna dare all’utente qualche mese di tempo ulteriore per poter pagare”.
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…una ventina di persone: 4 relatori, sindaco, vicesindaco, dipendenti atac…molto partecipato !!!
La partecipazione del sindaco, del vice e dei giornalisti non era prevista né caldeggiata. Non era un incontro politico, ma tra associazioni e i cittadini che volevano essere informati. L’articolo tralascia altri intervenuti, l’acu, sos impresa, e Tosoni che ha informato sulla possibilità di effettuare ricorsi contro le banche a seconda dell’applicazione dei tassi fino al 2010 (dopo è stato applicato il decreto salva banche). Si è parlato anche di suicidi da stress povertà e di fideiussioni false come fenomeno diffuso.
Non si capisce perché l’esame freddo di numeri e situazioni possa suscitare frizioni. Lo sapevate che abbiamo gli asili più cari d’Europa?
Diceva Saverio Nitti grande Radicale e liberale” non c’è passione senza lotta” . A quanti hanno passione e lottano per l’interesse collettivo e ci mettono la faccia come Alessandro Lippo e Raffaele Landolfo voglio esprimere apprezzamento e solidarietà.Apprezzamento per il grande lavoro svolto a dipanare la matassa intrecciatissima dei contio pubblici dopo circa 20 anni di governo di centro destra.La loro passione e indipendenza culturale è fuori dubbio e apprezzabile l’impegno civico che va riconosciuto a chi con disinteressse, senza carriera politica alle spalle e anbizioni hanno scelto l’impegno politico. Il lavoro scolto da questi “saggi” era e resta prezioso ed era il completamento di quelle dichiarazioni programmatiche del Centro Sinistra che poi è stato di fatto svuotato.Perchè risolvere la questione del lavoro dei “saggi” con una telefonata come dice il Sindaco? non è certo cosa privata o da risolvere in via confidenziale le prospettive strategiche dei bisogni di una città.Anzi di quelle riunioni se ne dovrebbero farne altre.Perchè poi credere che quelle proposte siano “fuoco amico”? Caso mai sono le premesse per una svolta di rinnovamento.Il Sindaco Corvatta ha una visione politica del bene comune,dell’impegno civico difficilmente da comprendere ma una cosa dovrebbe essere chiara e certa: l’affidamento ai “saggi” della radiografia del Comune doveva solo essere formalizzata con atto deliberativo.Il lavoro svolto dai “saggi” poteva essere benissimo e credo ne abbia tutta la dignità culturale portato in Consiglio Comunale,dibatterlo,integrarlo,ecc. Lasciamo perdere le nomine sulle ex Municipalizzate e il personale politico chiamato a governarle il Sindaco dice per la transizione.Se veramente si voleva la transizione bastava commissariare tutte le ex municipalizzate e procedere o all’accorpamento per alcune altre per la vendita,ecc. Queste sono scelte di cambiamento ma ad un anno si vedono solo poltrone,remunerazioni ed errori tecnico amministrativi. Non aver capito che i “saggi” potevano essere dei “mediatori” civici fra il Palazzo ,le sue oggettive difficoltà e i limiti politici della Giunta con la città,le categorie,ecc è il bagaglio di una vecchia cultura politica di cui sembra che a fatica vogliono liberarsi i nostri amministratori.