Tredici mense scolastiche, 1.914 bambini per 268.853 pasti l’anno, 44 persone addette alle mense, 77 i bambini che usufruiscono di pasti differenziati per motivi di salute o culturali, un servizio pubblico importante su cui il Comune investe 1.573.173,47 di cui solo il 26,54 % è coperto con le tariffe delle famiglie e il 20% usufruisce dell’esenzione per motivi economici o per motivi legati alla disabilità. Il costo della tariffa è di 2,90 al giorno, di cui 1,80 a pasto, la tariffa più bassa della Regione Marche e una delle più basse sul territorio nazionale. Sono soltanto alcuni dei numeri che parlano delle mense scolastiche cittadine. Dati che insieme ad alimentazione sana, prodotti biologici e a KM zero, prodotti del commercio equo e solidale e delle terre confiscate alla mafia dicono la scelta di qualità di un servizio pubblico. Di tutto questo si parlerà con Mense Verdi, sabato 20 aprile, alle ore 10.30, nella sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti, l’incontro pubblico organizzato dal Comune di Macerata al quale interverranno Stefania Monteverde, assessore alla scuola del Comune di Macerata, Orietta Varnelli in qualità di presidente ActionAid e Gianluca Puliti, dirigente del settore scuola del Comune di Macerata. “Vogliamo raccontare alla città il percorso che stiamo facendo nelle scuole – afferma l’assessore Monteverde – volto a rafforzare un servizio pubblico importante come le mense scolastiche. Stiamo investendo molto per garantire il diritto dei bambini alla buona alimentazione, attenti ai bisogni delle famiglie in una situazione di crisi economica grave. E attenti alla valorizzazione dei produttori locali che attraverso un bando di gara annuale possono contribuire alla crescita economica del territorio”. All’incontro parteciperà Orietta Varnelli, in qualità di presidente di ActionAid, l’organizzazione indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà e dell’esclusione sociale che illustrerà il progetto relativo ai percorsi educativi sul diritto al cibo e lo spreco alimentare nella convinzione che ogni giorno nella scelta di quello che mangiamo possiamo cambiare le cose. Scegliere di rispettare la stagionalità della frutta, della verdura, ridurre il consumo di carne rossa, riscoprire i prodotti locali e biologici significa migliorare il nostro stile di vita e contribuire alla sostenibilità ambientale, anche a vantaggio delle comunità dei paesi a basso reddito. Gianluca Puliti, il dirigente del settore scuola, illustrerà invece l’esperienza del modello mensa verde adottato dal Comune di Macerata e il percorso fatto con i comitati mensa cittadini. Nel corso dell’incontro, aperto alla cittadinanza, saranno presentati i prodotti delle mense comunali.
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Ero presente all’incontro sulle mense verdi, sono intervenuti: – Puliti il quale ha tenuto un soliloquio di 1 ora mostrando diapositive con numeri e costi, dopo aver terminato ha tolto il disturbo dileguandosi…………!!!!!!!.;- la Monteverde che ha condiviso e approvato il lavoro fatto da Puliti, – la Varnelli ha illustrato l’action aid……….Dal convegno che si è tenuto è emerso che quasi tutte le mense sono passate agli appalti comunali, tranne quelle di collevario, villa serra e le vergini, che sono gestite dai genitori, purtroppo non si sa ancora x quanto tempo e che fine faranno!!!! Si è sostenuto che il criterio adottato dal comune è quello di trattare tutti i bambini allo stesso modo, x non fare distinzioni economiche………… e x far risparmiare le famiglie…. …… La domanda nasce spontanea: si è cercato di far risparmiare le famiglie o questa manovra è convenuta al comune???? Dopo ben 2 ore di convegno finalmente sono stati ‘’concessi’’ 30 minuti x discutere delle problematiche e far intervenire i presenti: -presidenti dei comitati mensa (collevario), – alcune mamme, insegnanti e la sottoscritta (madre, insegnante e attivista del M5S). Un’ insegnante è intervenuta facendosi portavoce delle diverse realtà di gestione delle mense e di apprezzamento del cibo, pranzando in 2 mense diverse, una a gestione comunale e l’altra gestita dai genitori, ha affermato che il pranzo è di migliore qualità ed è più appetibile nella mensa gestita dai comitati dei genitori. Inoltre se le mense dal 2008 stanno ritornando con gli appalti comunali, perché precedentemente si erano attivati i comitati mensa???? Probabilmente il comune non era in grado di garantire la qualità del cibo, ma in italia la storia non insegna???………….. Inoltre Puliti ha affermato che solo il 70% del cibo mensa è biologico…………… la sottoscritta è intervenuta affermando che non è detto che tutto ciò che viene definito biologico sia genuino,è necessario sapere i siti dove questi terreni sono ubicati, x sapere se non sono coltivati con l’acqua del chienti o non sono contaminati dai rifiuti tossici dell’orim (zona san claudio) o che non vengano usati insetticidi a volte più dannosi degli altri usati, il grano della pasta da quale stato viene……. I dubbi restano tanti cmq tutto è stato già deciso e come sempre l’incontro è stata una farsa, poiché è consistita in una semplice comunicazione di ciò che avevano già deciso, non un confronto costruttivo come tutti si aspettavano, questa è la politica, gli altri prendono decisioni x il popolo senza ascoltarlo …………….cosa vi fa pensare questo modo di fare?????