di Enrico Maria Scattolini
RAGAZZI, CHE OCCASIONE PERDUTA! (-) Tre incontri dividono i biancorossi dallo scontro diretto con il San Cesareo, a Roma. Tutti in discesa, per via della netta superiorità dei medesimi nei rapporti di valore con i prossimi ospiti dell’Helvia Recina (Recanatese ed Amiternina) e con il San Nicolò, invece loro anfitrione a Teramo. Tutti da vincere, almeno sulla carta. Il successo a portata di mano, ma sfuggito, di Isernia nella peggiore delle ipotesi avrebbe quindi messo la Maceratese nella condizione di giocare un vero e proprio spareggio contro i romani, o addirittura di capitalizzare un possibile vantaggio. Perchè non è scontato che il San Cesareo non debba nel frattempo cedere qualcosa all’Astrea nel derby capitolino o prima all’Agnonese, fra le proprie mura.
PROIEZIONI PERO’ INSIGNIFICANTI a causa di quanto accaduto al “Lancellotta” molisano (-), ed anche perché ora i conti debbono essere fatti anche con la Sambenedettese (+), che ha ricavato linfa vitale dal pareggio strappato alla Maceratese al “Riviera delle Palme” e dallo straordinario successo, in sofferta ma convinta (e convincente) rimonta, di Jesi.
IL DNA VINCENTE DELLA PROTAGONISTA è proprio quello che manca alla beneamata (-). Sembrava l’avesse recuperato nel derby di San Benedetto del Tronto, ma è stata una illusione. Tuttavia non traumatizzante per la sua splendida tifoseria, consapevole del fatto che la Maceratese non è stata costruita per la promozione, a differenza della “Samb”, ma solo per un bel campionato. Che sta sicuramente disputando (+++).
PIU’ DIFFICILE DA DIGERIRE è la sua scarsa capacità di soffrire (-), invece più volte dimostrata dalla Sambenedettese. Ricordate lo straordinario recupero di tre gol al passivo contro il San Cesareo (+)?
PAGATI IN BASE ALLA “RABBIA”. Qualche tempo fa mi è capitato di cogliere al volo una frase pronunciata, giustamente (+), dalla dottoressa Tardella. Sia pure nel contesto di un discorso di ampio respiro. Questa: “La società ha sempre onorato con estrema puntualità gli impegni finanziari con i propri giocatori. D’ora in poi, però, lo farà soprattutto in base al loro spirito di battaglia dimostrato sul campo. “Decriptato: conteranno sempre meno i burocratici… fine mese.
UN ORTO PIU’ CHE UN CAMPO DI CALCIO (-) Così appariva,dalla tribuna, il fondo del “Lancellotta”.Per le buche sparse in ogni dove,gli spelacchiati avvallamenti disseminati al centro ed in mezzo alle aree, le dimensioni limitate da una spropositata pista di atletica,che rendeva perfino faticoso il recupero del pallone(uno solo disponibile!) oltre le linee dell’out.
GIUSTAMENTE DI FABIO (+) ha sottolineato, nel post partita, la difficoltà di giocare su un terreno simile per una Maceratese che “voleva creare gioco, variare e verticalizzare le azioni come sa fare, cercare le opportune ripartenze: “Ok! Ma non è stato solo questo (-).
PERCHE’ AI PIU’ (ED A ME MEDESIMO) è parso di vedere una squadra sorprendentemente incappata, dopo le ottime prove contro la Sambenedettese ed il Fidene, in una giornata storta (-). Intanto nella condizione atletica, per l’incapacità di mantenere un minimo di ritmo; poi nell’articolazione di una manovra lenta, troppo fraseggiata, facilmente prevedbile perfino da una difesa avversaria seconda soltanto al Città di Marino per i gol subiti; infine priva di mordente, appunto di quella rabbia invocata dalla Presidentessa. Tutto ciò nonostante il vantaggio numerico per un tempo e passa e le stimolanti notizie provenienti dal “Benelli”di Pesaro. Che avrebbero dovuto sollecitare il top della concentrazione in luogo dell’assuefazione alla piatta inerzia dell’incontro.
CHE AVREBBE DATO IL VIA LIBERA ALL’ISERNIA, se Carfagna –sempre grande – non avesse opposto il suo solito miracolo domenicale ad una velenosa conclusione ravvicinata di Fazio, sugli sviluppi di un violento calcio di punizione battuto dallo stesso. A pochi secondi dalla fine.
LA “SCOSSA” DI DI FABIO. Nel mezzo, l’allenatore biancorosso ci ha messo del suo nel lodevole tentativo di vincere (+++). E’accaduto poco dopo il primo quarto d’ora della ripresa, attraverso la sostituzione di Luisi con Piergallini ed il conseguente cambio del modulo dal 4-4-2 al 4-3-3. Che non ha però prodotto risultato alcuno, confermando una volta di più: (a) che non conta la quantità -il numero degli attaccanti-, ma(b) la qualità della fonte del gioco. Nella circostanza latitante (-).
MA UN’ALTRA COSA HA DIMOSTRATO IL MISTER BIANCOROSSO. Il suo carisma verso i suoi giocatori(+). Non ha infatti tolto dal campo uno qualsiasi, ma un senatore (Luisi) fra i più autorevoli. Chi mastica calcio, sa quanto sia delicato toccare lo spogliatoio se non lo si controlla appieno.
LA (FINE) DIPLOMAZIA DI ORTA Da quando è il dottor Cicchi -evidentemente su mandato della dottoressa Tardella- a stabilire (-) quali e quanti biancorossi debbano presentarsi in sala stampa per le interviste di fine match (decisione che consiglio di rivisitare, anche per non danneggiare i preziosi sponsor), il centravanti abruzzese è diventato un mio gradito interlocutore fisso davanti alle telecamere. A Isernia ne ho capito il perché:
“Orta, c’era il rigore richiesto dai molisani nel secondo tempo?”
“No. Arcolai non ha toccato il pallone con la mano.”
“Lei non era un po’ lontano per esserne così sicuro?”
“A me l’ha detto lo stesso Arcolai.”
“Allora….”
“ Eppoi i giocatori dell’Isernia non hanno protestato per il penalty non concesso,ma per l’espulsione di Lunardo”
“Scusi, ma Lunardo non è stato mandato fuori proprio perché ha inveito contro l’arbitro per quell’episodio?”
“Ah….”
(Per la cronaca, Arcolai ha giurato sulla regolarità del suo intervento. Personalmente ho qualche dubbio) .
LA BANDA DELLA “MULTIPLA”(+) Fra i sessanta tifosi maceratesi allocati sulla gradinata dello stadio di Isernia, spiccava un pannello con la scritta a margine. Incominciando dalla fine, per “Multipla” deve intendersi l’auto utilizzata per partecipare agli appuntamenti esterni della Maceratese; per “banda” un manipolo di tifosi tanto amanti del calcio biancorosso, quanto della buona cucina che hanno modo di apprezzare domenicalmente nelle trattorie del centro Italia. Accompagnata da (moderate) libagioni con esclusione dell’autista, rigorosamente astemio. Dopo approfondita indagine, ne ho individuato il capo, tale perché mette l’automezzo (Giuseppe Maccari) ed anche i suoi sodali. Solo i nomi, per una questione di privacy (Federico, Carlo e Simone). Forza rata!!
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Gentile Scattolini, per la prima volta quest’anno non ho potuto seguire la rata, quindi sto cercando di farmi un’idea dell’accaduto dai resoconti giornalistici. Lei dice che Di Fabio ha il merito di aver cercato di vincere la partita passando dal 4-4-2 al 4-3-3. Così a occhio, poteva cominciare direttamente col 4-3-3 visto che loro sono la seconda peggior difesa del campionato, o no? Comunque, per un allenatore che si accontenta sempre del pareggio, sia che rimonti sia che sia rimontato, una mossa incoraggiante. Poi Lei dice che ha dimostrato carisma togliendo Luisi, un senatore (?). Ma Luisi è l’ultimo arrivato, e, se non sbaglio, non fà neanche parte della truppa di Cicchi. Se avrà il coraggio (o anche il semplice buonsenso) di togliere Carboni, che di opportunità per farlo glie ne ha date anche troppe, oppure di sostituire Melchiorri, nelle rare occasioni in cui non la vede mai (come ad esempio a Civitanova, dove sostituì invece Eclizietta, fino ad allora il migliore dei nostri), allora, forse, potremo parlare di carisma. 4zarata4ever.
Caro Enrico Maria(+++) E’ vero la Maceratese non è partita per vincere il campionato,ma per fare una bella figura come matricola,però come si dice in tante occasioni,l’appetito vien mangiando,a questo punto del campionato credo che oramai bisogna provarci fino alla fine;squadre come Pesaro,Ancona,Termoli,ancora ci credono,e,lotteranno fino in fondo,poichè nel calcio,come si sa l’imprevedibilità a volte è la norma..la Maceratese ha incontrato una squadra,l’Isernia,di tutto rispetto che ha messo in difficoltà la nostra beneamata giocando in 10 per quasi un’ora,e solo grazie al buon Carfagna non hanno capitalizzato le azioni di gioco..La Rata da quel che ho visto in TV e sentito da chi ci è stato ha giocato la sua partita rischiando di vincerla se l’attaccante da te intervistato non si sia impaperato in più occasioni..Di Fabio troppo prudente?Può darsi!Ma l’assenza di Melchiorri in partite come questa si è fatta sentire..Quindi prendiamoci questo punto e pensiamo a vincere il derby di domenica con la Recanatese che non sarà facile,e,speriamo sempre nei passi falsi dei nostri antagonisti……….Forza vecchio cuore Biancorosso…
Secondo i suoi parametri,caro bad teacher,fin dall’inizio la Maceratese avrebbe in effetti utilizzato ad Isernia il 4-3-3,dal momento che Romansky,per lei, è un attaccante.
In realtà la svolta c’è stata poco prima della metà della ripresa,attraverso la sostituzione di Luisi con Piergallini.
Forse troppo tardi.considerato il vantaggio numerico dei biancorossi acquisito sin dagli ultimi minuti del primo tempo.
Però lo schieramento iniziale scelto da Di Fabio(4-4-2) era quello giusto per due motivi:(a)le ottime prove fornite dal medesimo a San Benedetto del Tronto ed all’Helvia Recina con il Fidene;(b)l’attuale standing della squadra molisana,in striscia positiva da molte partite.Squadra ben diversa da quella formata prevalentemente da juniores nei sei /sette incontri disputati nel pieno della crisi societaria.Furono quasi tutte(o tutte)sconfitte,con una caterva di gol al passivo.I difensori di oggi sono ben altra cosa,nonostante la mutilazione per l’espulsione di Lunardo.
Luisi sarà pure l’ultimo arrivato,ma ha certamente un ruolo assolutamente primario in campo e negli spogliatoi. Mi viene da sorridere per quella sua allusione alla “truppa Cicchi”.ma mi trova anche d’accordo al di là di sottintesi maliziosi riferimenti che non condivido. Cicchi di fatto mi ha tolto il saluto da quando scrissi(o dissi)che forse sarebbe stato opportuno dare più respiro al mercato maceratese al di là del solito triangolo Ascoli-San Benedetto e Martinsicuro(dove per altro ha sempre operato bene;ultima dimostrazione l’arrivo di Lattanzi).
Non mi tocchi Carboni(qualità)e soprattutto Melchiorri(per me dovrebbe sempre giocare,anche con la …benda agli occhi).
PS.Mi dispiace che,assente(giustificato?) ad Isernia,non sia in grado di valutare se era rigore l’intervento di Arcolai.Mi rammarico perchè forse stavolta saremmo stati d’accordo.Ciao
Gentile Scattolini, non capita spesso che io e Lei siamo daccordo quasi su tutto, quindi me ne rallegro, anche se, probabilmente perchè mi sono spiegato male, a Lei non sembra così. Tento quindi di spiegarmi meglio:
-è Di Fabio che considera Romanski un attaccante, o almeno è così che lo fà giocare quasi sempre. per me, è una mezzala sputata, e può giocare in tutti i ruoli di centrocampo essendo il più duttile dei giocatori in rosa e avendo gamba, polmoni, piedi buoni, una gran visione di gioco oltre che sapersi inserire benissimo. fatte le debite proporzioni mi ricorda Marchisio. paradossalmente quelli dell’ala e dell’attaccante esterno sono i ruoli meno adatti alle sue caratteristiche, avendo poco scatto e dribbling. ma viste le sue attuali condizioni di forma può giocare anche in porta;
-ma Arcolai anche di più, visto il paratone che ha fatto domenica (nel frattempo ho visto il servizio su youtube). a proposito, le ultime sviste a ns. favore, confermano quello che sostengo da sempre, cioè che gli arbitri non ce l’hanno con noi, sbagliano e basta;
-la mia allusione alla ‘truppa Cicchi’ non era affatto sarcastica, ma riportava un dato oggettivo, e cioè che i calciatori di Cicchi hanno una priorità diversa dagli altri;
-su Melchiorri la penso più o meno come Lei, anche se quando non è in palla (quest’anno è successo solo 2 volte) sostituirlo non sarebbe uno scandalo, mentre è sicuramente sbagliato sostituire l’unico attaccante che stava creando qualche pensiero alla Civitanovese. Ma Orta, per ritornare a prima, fà parte della ‘truppa Cicchi’, e non poteva certo, il mister, sostituire lui;
.su Carboni, invece, pur sapendo come la pensa Lei, e pur sapendo che è il giocatore più stimato dai compagni under, continuo a pensarla come sempre, cioè che le sue prestazioni sono scadenti, a volte irritanti e sempre insufficienti (unica eccezione con la Samba, per la quale gli ho fatto i complimenti), e che Montanari in quel ruolo ci darebbe una marcia in più. provare per credere;
-infine, la mia assenza è stata dovuta a un inopportuno e dolorosissimo ‘colpo della strega’ che soltanto oggi mi ha consentito di alzarmi dal letto. mi considero giustificato e per fortuna non mi sono perso gran che.
La ringrazio per la Sua attenzione e la Sua cortesia nel rispondermi. 4zarata4ever.