di Gabriele Censi
La prima volta di un ministro della Repubblica a Corridonia. Giampaolo De Paola è arrivato con puntualità militare alle 11.00 nella piazza del Comune dominata dalla statua dedicata a Filippo Corridoni. Ad accoglierlo il sindaco Nelia Calvigioni, con tutte le autorità civili e militari. Un visita lampo per dare inizio solennemente alle celebrazioni, che dureranno due anni, dell’eroe che dà il nome alla città. Il 23 ottobre del 2015 ricorre il centenario della morte del sindacalista caduto sul fronte del Carso durante la prima guerra mondiale. Il presidente del Consiglio comunale Pietro Antonio Siciliano ha aperto la cerimonia nell’aula consiliare con i ringraziamenti e il benvenuto al Ministro: “Questo è un luogo di confronto ma anche di condivisione di valori non negoziabili e universalmente riconosciuti“. Poi la parola al Sindaco che nel ricordare al Ministro della Difesa e agli ospiti convenuti, la figura di Filippo Corridoni ha citato le sue parole scritte un mese prima della morte “Se il destino lo vorrà morirò senza odiare nessuno, nemmeno gli austriaci, con il grande rimpianto di non aver dato tutte le mie energie alla causa dei lavoratori, ma con la grande soddisfazione di aver sempre obbedito alla mia coscienza”.
“Oggi possiamo guardare alla sua figura – ha continuato Nelia Calvigioni – con maggiore serenità dopo che durante il fascismo l’eroe di guerra aveva messo in secondo piano il sindacalista, segni tangibili ne sono i monumenti che nel ventennio hanno trasformato questa città”. Poi ancora rivolta al Ministro “In questo momento di gravi crisi economica e sociale in cui i più deboli sembrano abbandonati a se stessi la sua presenza ci dà il segno della vicinanza dello stato, Corridoni rappresenta l’esempio di uomo di grandi ideali che servirebbe oggi per dare speranza ai giovani” .
De Paola esordisce con una curiosità: “Il mio legame con questo luogo, risale all’infanzia ma solo perchè a Roma abitavo in Via Corridoni, in realtà questa regione mi è cara pur non avendoci mai vissuto per un altro profondo legame che ho con Giacomo Leopardi”. Il Ministro elogia Corridonia e tutti i piccoli centri che fanno dell’Italia una realtà unica e da preservare, cita anche John Kennedy e la famosa frase “dite cosa potete fare voi per la nazione e non viceversa”. E ancora: “Dobbiamo far si tutti insieme che questo paese torni a essere quel grande paese che la sua storia merita“.
Rispetta pienamente il suo ruolo di tecnico e non ci sono riferimenti diretti alla campagna elettorale in questa visita che non è stata toccata neanche da possibili contestazioni, che qualcuno aveva ipotizzato per il suo ruolo diretto sul tema dei caccia bombardieri e che infiamma il dibattito partitico. “Ognuno voti secondo coscienza e con responsabilità”. Unica possibile allusione che si è potuta cogliere è il riferimento al nuovo imprescindibile orizzonte che è “la nuova realtà europea in cui l’Italia con i suoi valori che sono quelli di Filippo Corridoni dovrà essere protagonista”. Al termine il presidente del Consiglio comunale ha voluto inviare tramite il ministro De Paola i saluti e la vicinanza dei cittadini di Corridonia ai due Militari prigionieri in India. Dal Palazzo comunale il Ministro ha raggiunto a piedi la Casa-Museo di Corridoni dove è stato assistito nella visita dalla guida dell’autore di “Filippo Corridoni – una Vita per la Rivoluzione”, uno dei libri che ha avuto in omaggio.
Luciano Salsiccia ex segretario comunale di Macerata e appassionato studioso dell’eroe di Pausula. Poi alle 12 con puntualità militare, e forse questo conferma più di ogni altra cosa il suo ruolo di non politico, gli ospiti, accompagnati da una scorta discreta, hanno lasciato il centro per il pranzo.
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Se non erro la frase giusta di Kennedy (pronunciata, mi sembra, nel 1961) era:
“Non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro paese”