Di Fabio e le scelte del derby
“Obbligato da infortuni e fuoriquota”

SERIE D - L'allenatore della Maceratese torna a parlare dopo lo "scontro" con la presidente Tardella avuto nel post gara di Civitanova: "Non mi sembra che in quest'anno e mezzo abbia giocato solo con una punta ma anche con 3 e 4 attaccanti"
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Guido Di Fabio

Guido Di Fabio

di Filippo Ciccarelli

La sconfitta del Polisportivo ha sicuramente lasciato il segno ma la Maceratese, protagonista sin qui di un buon campionato, deve subito voltare pagina e pensare al futuro. Il derby non è una partita come le altre e la sconfitta cocente ha lasciato anche degli strascichi polemici sulle diverse valutazioni di come interpretare la sfida tra mister Di Fabio e la Tardella. La presidentessa nel post gara ha detto a chiare lettere che non le è piaciuta una squadra così rinunciataria e avrebbe preferito giocare con due o tre punte. A bocce ferme, dopo 48 ore dal match, parla mister Di Fabio.

Mister, dopo il ko di Civitanova si sente in discussione?
“Un allenatore si sente sempre in discussione, è il nostro mestiere. Sappiamo che se le cose poi non vanno in una certa maniera sei in discussione. Io però penso anche che il lavoro sul campo paga, per cui continuerò a lavorare”.

Avete avuto un colloquio con la presidentessa dopo la partita di Civitanova?
“Sì, come sempre. Abbiamo parlato di quello che non è funzionato e fatto il punto della situazione”.

Si aspettava un atteggiamento diverso da parte dei giocatori?
“Nel derby bisogna dare qualcosa di più, perché te lo richiede proprio la partita. In un derby specialmente la determinazione non deve mancare mai: noi purtroppo nel secondo tempo, dopo aver preso gol, non abbiamo avuto la cattiveria necessaria”.

Un problema psicologico o fisico?
“Sicuramente non siamo al massimo a livello fisico, e credo che buona parte del motivo della sconfitta sia attribuibile a questo. Dovevamo comunque dare più”.

Domenica prossima cambieranno alcuni interpreti?
“Chi schierare col Celano lo vedrò durante la settimana, valuterò come sempre chi starà meglio. Con la Civitanovese l’atteggiamento in campo è stato dettato anche da alcune situazioni particolari, infortuni, fuoriquota… non mi sembra che Di Fabio in quest’anno e mezzo abbia giocato solo con una punta. Io ho giocato con 3 e anche 4 punte, a volte ci sono situazioni nelle quali si è costretti a schierare un certo tipo di formazione anche non volendo”.



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