Si svolgeranno oggi alle ore 15 nella chiesa dei Santi Pietro Paolo e Donato a Corridonia i funerali di Luciano Marinozzi, titolare con i familiari dello storico panificio e pasticceria . Marinozzi, 48 anni,è stato stroncato da una lunga malattia contro la quale aveva lottato con grande energia. Molto cordiale e amichevole, Marinozzi era anche uno degli organizzatori della sagra della pizza e birra, appassionato di moto, teneva molto alla forma fisica e si teneva sempre in allenamento. La notizia della sua morte ha fatto il giro della città, moltissimi coloro che lo amavano e stimavano e che ieri hanno voluto stringersi accanto alla moglie Giulietta, ai figli Lara e Alessandro e agli altri familiari.
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purtroppo le persone migliori sono sempre quelle che il signore vuole vicino a se….
🙁
Una preghiera per Luciano!! Nobis!!
Ho provato una grande commozione per la morte di Luciano, un grande abbraccio alla moglie Giulietta e ai figli. Un angelo è salito al cielo…..
Ancora non mi capacito come nel 2013 non si riescano a debellare certe malattie mortali !!!
Com’è possibile che la medicina non riesca ancora a trovare una cura ???
In Italia la ricerca delle cellule staminali è rallentata per i preconcetti (a mio avviso stupidi e insensati) della Chiesa, ma morire a questa giovane età per me è inconcepibile e ingiusto !!!!!!!
Ho perso mio padre in soli 3 mesi per il cancro e aveva poco più di 66 anni…. credo sia ora di avanzare con questa ricerca altrimenti non faremo altro che piangere persone care per anni !!!
Condoglianze a tutta la Famiglia per la tragica scomparsa
Sono un loro cliente da tanti anni.
E’ una famiglia eccezionale, sono molto addolorato e non saprei cosa dire.
Condoglianze
Carissima Lara, tutto il Convitto Nazionale, sinceramente addolorato, abbraccia te e famiglia, porgendo le più sentite condoglianze. L. Zannini
Ho stima e affetto per la famiglia Marinozzi. I più anziani andavano a scuola da mia zia Ida, al Crocefisso. Ricordo con nostalgia quei tempi.
Sapevo che molti cittadini sarebbero andati alle esequie, ma mai avrei immaginato una chiesa strabocchevole di gente: è stato il commiato da un uomo stimato, da un buon padre e marito, da un buon lavoratore. Ho parlato una sola volta con lui: mi diceva dei suoi sogni e di ciò che voleva realizzare. Erano cose belle quelle che esprimeva… Osservavo il suo volto ed il modo di porsi: non era un essere comune. Aveva un qualcosa che non tutti posseggono.
Ho abbracciato la moglie, sempre dolcissima; la figlia, “il piccolo gioiello da coltivare e da difendere”, il figlio piccolo piangente, che mi ha commosso perchè mi ricordato che anche io persi mio padre più o meno a quell’età… Ma non fui abbandonato, grazie a Dio.
Consola il fatto che le persone care che Luciano ha fisicamente lasciato, ma alle quali è vicino, – e non immaginano quanto egli sia insieme ad essi – non saranno abbandonate. I Marinozzi sono una grande famiglia, una famiglia patriarcale, come lo erano le famiglie sane di un tempo. Uno stampo di famiglia che dovrebbe essere riutilizzato oggi, in questi tempi dove i miti politici e sociali stanno tramontando e le famiglie e la gente comune sono sempre più sole. Ogni volta che vado a prendere il pane da loro sento che il sentimento che provo per loro rimane immutato. Li ringrazio per l’esempio che mi danno e per avermi dato Luciano.
E’ stata una celebrazione di grande speranza, grazie anche alla figura positiva che ha lasciato Luciano e grande dignità della famiglia tutta, da Giulietta la moglie, ai genitori, ai fratelli Silvano e Paolo ….. Sono stati un grande esempio per noi amici e la comunità intera.