di Alessandra Pierini
Il vice sindaco Irene Manzi si gode le ultime settimane nel Comune di Macerata in attesa delle elezioni nazionali del 24 e 25 febbraio. Il suo nome infatti figura al quinto posto nelle liste dei candidati alla Camera al Pd, il che equivale all’elezione certa quindi a partire dalla prossima legislatura siederà negli scranni del Parlamento. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Macerata si è in seguito diplomata nella Scuola Biennale di Specializzazione per le Professioni Legali delle Università di Macerata e Camerino.
Dal 2003 è Funzionario nel Servizio Beni e Attività Culturali della Provincia di Macerata. Accademica dei Catenati, negli anni ha collaborato con numerosi Istituti di Ricerca come l’Associazione Mazziniana Italiana, l’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano, la Deputazione di storia Patria per le Marche, l’Istituto per la storia del Movimento di Liberazione nelle Marche, realizzando studi di argomento giuridico e di storia contemporanea. Da maggio 2008 è vice sindaco del Comune di Macerata voluta dal sindaco Romano Carancini che ancora prima di essere eletto aveva promesso un vice donna.
Irene Manzi ha ottenuto alla primarie della provincia di Macerata dello scorso 30 dicembre 2.260 voti, aggiudicandosi così una posizione di prestigio nella lista regionale approvata prima dai vertici locali e poi dalla direzione nazionale (leggi l’articolo).
I maligni dicono che è stata voluta dal suo partito per escludere uomini meno graditi, altri invece che la sua elezione è il frutto di questi due anni e mezzo di amministrazione. Qual è la verità?
«Forse la verità sta in mezzo. Due anni e mezzo di amministrazione mi hanno dato modo di farmi conoscere, rispetto ad esempio a quando ho partecipato alle elezioni regionali, oltre a mettermi alla prova. Il contatto con la gente da amministratore è più intenso, aumentano anche personali. Ho quindi avuto la possibilità di cogliere parole di stima e approvazione. Riguardo agli altri concorrenti, o meglio compagni di avventura, avevano tutti competenze e caratteristiche che li identificavano, molti avevano anche esperienza come amministratori locali e molto da dire. Bisogna poi ricordare che c’è stato un vento nazionale che ha privilegiato donne e nuove generazioni che mi ha favorito».
Un altro parlamentare maceratese negli ultimi anni è stato Eraldo Isidori (Lega Nord). Cosa pensa del suo operato?
«Prescinderei dagli ultimi episodi di cronaca in cui mi spiace si sia trovato. Eraldo è subentrato a legislatura iniziata quindi è normale che ha dovuto affrontare un momento iniziale di adattamento. Lui ha cercato più possibile di fare qualcosa dal territorio, è stato vicino alla nostra provincia. E’ un vero peccato che venga ricordato per l’ultimo episodio quando la sua attività è stata un’altra».
Tra i messaggi diffusi sui social network a sostegno della sua candidatura ci sono stati quelli del sindaco Romano Carancini ma anche del vice sindaco di Civitanova Giulio Silenzi e del consigliere regionale Francesco Comi. Chi le è stato più vicino in campagna elettorale?
«Molti in realtà, anche Angelo Sciapichetti e Sara Giannini per citare i big. Con i candidati alle primarie di area Bersani, inoltre, non sono mancate le occasioni è capitato di confrontarsi e sentirsi durante la campagna elettorale. Oltre ad aver avvertito la vicinanza da persone che ricoprono incarichi politici quello che più mi ha colpito è il sostegno di tante persone comuni, uno degli aspetti che ricorderò meglio di una campagna elettorale breve e veloce».
Si aspettava questo risultato?
«Sono sincera, così numericamente pesante non l’avrei azzardato tanto più che si è votato nel bel mezzo della difficoltà e questo rendeva molto difficile il coinvolgimento degli elettori».
Cosa pensa di fare come parlamentare per Macerata?
«Per Macerata e per la sua provincia- precisa – per andare in Parlamento è necessario spogliarsi della veste cittadina per vestire quella provinciale nonostante io sia nata in questa città e la senta mia. Per la provincia di Macerata cercherò di utilizzare tutte le occasioni per valorizzazione del territorio e dei beni culturali, intercettando magari anche delle opportunità di finanziamento e sostegno. Dobbiamo però aver ben chiara l’idea che Macerata è forte se ha attorno a sé tutto il territorio che deve trainare assumendo con forza il ruolo di capoluogo,e da cui deve farsi trainare».
Come giudica l’operato della Giunta Carancini a metà mandato?
«E’ un buon operato, è chiaro che io partecipando alla fatica di prendere decisioni in un momento precario e difficile dal punto di vista finanziario sono troppo coinvolta per giudicare. Si è lavorato molto e con trasparenza cercando di fare l’interesse della città. L’obiettivo adesso è quello di centrare le piscine, intanto partiranno in breve i lavori per l’allestimento del Piano Nobile di Palazzo Buonaccorsi. Riuscire a portare a termine questi due obiettivi di mandato nonostante le difficoltà del periodo sarebbe un buon risultato».
Qual è stato il suo impegno in questi due anni e mezzo?
«Mi sono concentrata soprattutto su cultura e centro storico. Fondamentale è stata l’azione continua di confronto con le realtà cittadine, con associazioni e istituzioni. Siamo arrivati all’istituzione di un tavolo permanente di confronto per il centro storico, un tavolo tra commercianti, a progetti di accoglienza degli studenti condivisi con l’università e agli Stati generali della cultura. E’ un bel risultato aver varato un biglietto unico di ingresso ai musei cittadini e aver creato una rete museale che mira a crescere. Altro passo importante è stato l’aver rinsaldato il rapporto con Musicultura e aver fatto crescere anche questa importante iniziativa. Abbiamo lavorato intensamente con l’associazione Sferisterio ed è stato un lavoro continuo per creare sinergie. Sono risultati che spero restino per la città e creino un rapporto forte e intenso».
Avete parlato in Giunta di come sarà affrontata la sua partenza alla volta del Parlamento?
«Non abbiamo affrontato queso tema perchè continuo a lavorare. Con chi prenderà le mie deleghe, ci sarà naturalmente un passaggio di consegne per evitare che la città ne risenta. Non so se le mie deleghe saranno distribuite tra gli altri assessori o se qualcuno subentrerà a me, queste sono questioni che vanno affrontate in un panorama più ampio».
Chi potrebbe essere, secondo lei, adatto a ricoprire il ruolo di vice sindaco a Macerata?
«Non mi viene in mente nessuno, saranno le tante cose che mi premono in testa in questo momento intenso».
Quali sarebbero stati i suoi progetti per i prossimi due anni se non fosse stata eletta?
«Sul versante museale avrei voluto portare avanti e implementare la rete allargandola anche ai beni ecclesiastici, oltre ad intensificare la collaborazione con la fondazione Carima per palazzo Ricci. Siamo già al lavoro per potenziare la Notte dell’Opera. Avrei quindi seguito la stessa direzione del passato, anche valorizzando in in centro storico il ruolo di realtà importanti, come ad esempio il cinema Italia e potenziando i servizi per gli studenti».
Come ha vissuto il perenne conflitto con la maggioranza?
«E’ ovvio, non è piacevole perchè rende più difficile lavorare e arrivare a risultati più immediati. Si vive meno serenamente il proprio incarico ma la nostra linea è sempre stata quella di continuare senza scoraggiarci»
Per ciò che riguarda la cultura ha ricevuto spesso critiche dall’ex assessore Massimiliano Bianchini (oggi leader di Pensare Macerata), come le ha vissute?
«Spesso con dispiacere: anche lui è un amministratore e mi avrebbe fatto piacere una maggiore solidarietà nell’affrontare le enormi difficoltà anche sul fronte delle risorse economiche. Capisco che non c’è nulla di personale. C’è sempre stata stima e confronto reciproco ma è chiaro che l’opinione di Massimiliano significa molto».
Ogni volta che ha proposto un progetto o una misura per il centro storico ha trovato il disaccordo di una delle varie componenti sociali. Che idea si è fatta e che consigli può lasciare a chi prenderà il suo posto?
«Credo che la strada giusta sia quella che abbiamo percorso di recente con la Ztl: abbiamo cercato di sentire tutti gli attori per concertare la soluzione migliore per poi mettere in campo la nostra proposta di amministrazione. Il nostro compito è quello di decidere e questo vuol dire anche assumersi responsabilità. L’unanimità è qualcosa di raro da trovare ma l’importante è agire responsabilmente per la città».
A livello nazionale chi sono i politici dai quali prenderà esempio?
«Primo tra tutti Bersani per la concretezza, la serietà, la responsabilità e la pacatezza con cui affronta i problemi. Mi è capitato di conoscere Giovanni Bachelet per il suo impegno sulla scuola, ma anche Anna Finocchiaro che ha dato molto. Mi è capitato anche di incontrare Rosy Bindi e tutti hanno delle capacità che li contraddistinguono. Devo dire che anche tra le persone meno in vista ci sono molti volti nuovi e persone meritevoli, anche nella lista regionale che è di ottimo profilo con candidati ricchi di personalità, penso ad esempio ad Angela Cossiri molto in gamba e preparata».
Quali invece i modelli assolutamente negativi?
«Sarebbe scontato dire Berlusconi e evito, forse anche perchè dopo le feste natalizie sono più buona. Più in generale direi che in politica bisogna evitare la furbizia e l’opportunismo, dovrebbero essere “doti” che un politico non dovrebbe avere. La prima qualità è la sincerità».
Sul rapporto tra donne e politica si è detto molto, spesso se ne parla con grande retorica…
«Stiamo avanzando e questo è un segnale positivo, c’è ancora molto da fare, la presenza di meccanismi che garantiscono le quote rosa come è accaduto alle ultime primarie è un buon segnale. Credo che siamo a metà del guado. Nelle liste del Pd il 40% di candidate è rappresentato da donne, molte uscite dalle primarie. L’obiettivo è far sì che la presenza si affermi concretamente nelle liste ma anche nella vita politica e nella società. Sono state varate anche diverse misure, ad esempio di recente è stata approvata una legge per la presenza paritaria nei consigli di amministrazione. La strada è tracciata, bisogna proseguire».
***
L’altro maceratese in corsa per il parlamento, candidato al Senato è Mario Morgoni, renziano ed ex sindaco di Potenza Picena.; la sua quinta posizione, però, è piuttosto traballante e la sua elezione effettiva è tutt’altro che certa.
Nella lista regionale del Pd per la Camera troviamo il capolista Enrico Letta, seguono il segretario provinciale di Ancona Emanuele Lodolini, il segretario provinciale di Pesaro Marco Marchetti, il vice sindaco di Macerata Irenze Manzi, il deputato uscente di Ascoli Luciano Agostini, l’ex vice presidente della giunta regionale Paolo Petrini, il dirigente regionale Piergiorgio Carrescia e l’assessore alla Scuola della Provincia di Pesaro Alessia Morani. In posizioni meno appetibili ci sono Beatrice Brignone, Andrea Marinelli, Oriano Giovanelli, Ero Giuliodori, Margherita Sorge, Eliana Maiolini e Angela Giuseppina Cossiri. Continua a far discutere la posizione dell’ex presidente della Regione Paolo Petrini che, dopo aver rassegnato le sue dimissioni dalla carica istituzionale, non ha trovato in lista una posizione utile.
Il segretario nazionale del Psi e vice segretario del Pd Riccardo Nencini sarà quasi certamente candidato al Senato nelle Marche con il Pd, secondo dopo la capolista Camilla Fabbri. Intanto al posto del presidente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi, renziano, che ieri ha ritirato la propria candidatura, entra il sindaco di Gradara Franca Foronchi. Al terzo posto Silvana Amati, poi Francesco Verducci, l’ex sindaco di Potenza Picena Mario Morgoni , Anna Casini e Rosa Meloni.
“E’ un’ottima lista, con tanti giovani, 12 donne su 24 candidati e probabilmente cinque di loro saranno elette. C’è una grande coesione e, in mezzo a tanti giovani, è presente una parte più consolidata del partito”. Così Palmiro Ucchielli, segretario del Partito democratico marchigiano, parlando oggi ad Ancona a margine della presentazione delle liste. Enrico Letta, vice segretario nazionale del Pd, capolista alla Camera, e Camilla Fabbri, segretaria della Cna pesarese, candidata numero uno al Senato. L’obiettivo del Pd marchigiano è di far eleggere almeno 14 parlamentari. Rispondendo a distanza, Ucchielli ha fatto notare che “i marchigiani non hanno l’assillo delle polemiche, ma quello del lavoro: molti giovani non riescono ad averne nemmeno uno precario, mentre c’è chi rischia di perdere il lavoro o di non trovarlo”. “Noi siamo con la testa a questi argomenti”, ha poi chiosato.
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Se l’assessore Irene Manzi sarà senza dubbio protagonista, tra i banchi della maggioranza del Consiglio comunale non mancano altre figure che saranno in qualche modo coinvolte dalle prossime elezioni. Tra questi Giuliano Meschini, al momento unico consigliere dell’Idv, dopo che Guido Garufi e Alessandro Savi hanno lasciato il partito. Antonio Di Pietro ha affidato proprio a Meschini, assieme a Vania Longhi, il ruolo di coordinatore provinciale del comitato elettorale.
C’è poi Massimiliano Bianchini, leader di Pensare Macerata e assessore provinciale, il quale è stato contattato da Massimo Donadi, ex capogruppo Idv alla Camera e fondatore del Centro Democratico, per far parte della sua lista nelle Marche. Bianchini ha rifiutato: «Sono molto impegnato nell’ambito locale e per il lavoro che sto facendo con liste e amministrazione, in questo momento non posso candidarmi con questo partito».
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pensa un po tu..
L’intervista è interessante anche se alcune risposte sono un po’ troppo democristiane…. Secondo me la Manzi si è semplicemente trovata al posto giusto al momento giusto. In bocca al lupo per l’attività parlamentare e per quello che potrà fare per la provincia ma il sindaco ora non ci venga a dire che questa è una vittoria per quanto fatto dalla Giunta che non si sa cosa sta facendo! Ci sarebbero tante persone di spessore che potrebbero fare il vice sindaco per il bene della città e non per la guerra interna delle poltrone!!!
Come giudica l’operato di questa giunta? Buono.
Basterebbe questo per non votarla, in più c’è l’accordo sottobanco con Monti…
L’On. Irene Manzi è una donna molto preparata e determinata a raggiungere i suoi obiettivi programmatici. Almeno è maceratese, è di qui, non imposta dall’alto come l’On. Enrico Letta.
Nella vita ci vuole fortuna.
A volte l’aspetti e non arriva, a volte non l’aspetti e arriva.
Talvolta, quando arriva, ne arriva anche molta…
Poi ci sono i miracoli
Io non parlerei proprio di fortuna, in questo caso…
Giusto Rapanelli è l’onorevole imposta dal basso… Giannini, Sciapichetti, Silenzi, Comi, Carancini e i loro fedeli da quello che leggo!!! 😀
Quando potranno essere tutti gli elettori a decidere chi mandare in Parlamento???
Ciao Irene,
ci siamo conosciuti all’Eden pub di Urbisaglia circa 2 anni fa, alle primarie non ti ho votata, non mi hai convinto, sai sono di Urbisaglia, un bel laboratorio…come pochi nelle Marche. Ci piace volare alto e per questo ti chiedo, attraverso questo interessante quotidiano e senza pregiudiziali, per noi poveri orfani di un Calzolaio qualsiasi all’altezza della situaione, ma tu come ci rappresenterci? e tanto per, che ne pensi della recente sentenza del tribunale di Milano che ha condannato la Mondadori a reintegrare la giornalista Paola Ciccioli a Panorama e di Urbisaglia? insomma Irene, va bene le piscine, ma, sai…
Al di la della candidatura di Irene Manzi, l’errore che si sta commettendo, è l’andare dietro ad una sorta di rivendicazione di “genere”. Non credo infatti sensato imporre quote rosa per due ordini di motivi. Il primo è che bisogna premiare la professionalità e quindi il merito a prescindere dal sesso. Il secondo è che, così facendo, si certifica una differenziazione di genere in senso di capacità. In pratica, soto sotto, si vuole garantire il più debole perché gli si riconoscono capacità minori.
Si vuole cambiare il Parlamento con persone giovani e preparate. Abbiamo l’occasione di eleggere una persona brava, preparatissima, seria, ONESTA, e stanno criticando la futura onorevole. Veramente siamo degli incontentabili, forse era meglio ripresentare Calzolaio, Cavallaro e compagnia ? Sono sicuro che Irene prenderà voti anche al di fuori del PD perchè chi la conosce sa quanto veramente vale!!!
@ Sandro Monachesi
L’inarrestabile ascesa verso MONTECITORIO di onorevoli di genere (femminile) non è una novità nella storia parlamentare della nostra Provincia:
1) Maria Teresa Carloni (PCI) VII legislatura 1976/ 79 e VIII 1979/ 83:
http://storia.camera.it/deputato/maria-teresa-carloni-19461003
2) Vanda Dignani Grimaldi (PCI) IX legislatura 1983/ 87 e X 1987/91:
http://storia.camera.it/deputato/vanda-dignani-19300725
3) Paola Mariani (DS, ULIVO) XII legislatura 1994/ 96, XIII 1996/ 2001, XIV 2001/ 2006:
http://legxiv.camera.it/organiparlamentari/assemblea/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d37400&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml%2Easp&position=DeputatiLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati/Composizione/01.camera/nuovacomposizione/datpersonali2.asp%3Fdeputato=d37400
@ serf
Giudizio di sublime imparzialità, conosci la candidata? Vatti a leggere il curriculum prima di insultare nascondendoti dietro uno pseudonimo !! Una cloaca sarà casa tua,ignorante.
@ Carlo Magno
Hanno cambiato la legge elettorale questa notte e non ce ne siamo accorti??
Altrimenti lei NON elegge nessuno direttamente in Parlamento, vota solo un simbolo (con associato un elenco).
Quindi professionalità, capacità, competenze, intelligenza, qualità, cultura, ecc. in questo caso valgono 0,0
Valgono aria fritta perchè nell’elenco chi è in cima passa (anche se è un perfetto imbecille) chi è nelle posizioni basse NON viene eletto ma fa presenza (anche se è un premio nobel).
Pertanto, senza assolutamente entrare nel merito delle capacità (o incapacità) o delle competenze (o incompetene) o della cultura (o non cultura) o dell’intelligenza (o non intelligenza) o della professionalità (o non professionalità) della Manzi, lei verrà eletta SOLO ed ESCLUSIVAMENTE perchè tra i “sicuri” in lista, in quanto in cima
Tutte le altre considerazioni sono solo corollario, folclore, minestrina insipida….
Secondo me Irene ha fatto coscienziosamente il proprio dovere nella Giunta Comunale di Macerata, peraltro scontando due circostanze di fatto che le hanno sinora impedito di brillare di luce propria: la sua inesperienza politica ed amministrativa e l’eccessivo accentramento decisionale imposto in Giunta dal Sindaco Carancini.
Irene comunque ci ha messo impegno e dedizione, si è dedicata all’Amministrazione a tempo pieno, non si è mai fatta trascinare in polemiche personali con chichessia, non ha raccolto provocazioni e non ha fatto mai mancare la propria solidarietà al Sindaco, neanche nei momenti difficili. Tutto ciò ha trasmesso all’esterno una immagine di serietà e di affidabilità.
Quanto alla vittoria nelle primarie, come hanno ben spiegato alcuni lettori molto addentro alle cose del PD, essa è stata largamente favorita dall’essere l’unica bersaniana candidata in provincia di Macerata. Il che, oltre alla regola di dover votare un candidato uomo ed un candidato donna, le ha consentito di prendere voti dalla montagna alla costa e di poter stringere alleanze anche abbastanza disparate. Tant’è che a Macerata, dove i bersaniani non sono maggioritari, Irene non ha preso affatto uno sfracello di voti.
In ogni caso è una faccia nuova, una persona giovane e preparata, con un ottimo curriculum di studi. Meglio lei di qualche vecchio trombone. Speriamo per la nostra provincia e per la nostra città che possa far bene in Parlamento.
Io non sono per le rivendicazioni di genere e nemmeno per quelle basate sull’età anagrafica, Ma almeno io la penso in questo modo SEMPRE. Non a corrente alternata come gran parte dei commentatori, che non si sa cosa voglia in verità. Giovani? Donne? Scelte dal basso no, dall’alto nemmeno, forse dal Padreterno. I Dinosauri al museo, grida qualcuno, salvo poi preoccuparsi dell’immaturità dei giovani.
Quelli con esperienza non li volete, quelli con l’inesperienza nemmeno … decidetevi.
Dietro ogni candidatura ci sono sempre dei sostenitori e chi si scandalizza o è un ignorante o una persona in malafede.
P.S. Non ho votato alle primarie e secondarie per scelta. Ma quanti non lo hanno fatto perché a loro impedito? Cominciate a prendervela con chi non utilizza (nel bene o nel male) certe forme di democrazia.
Indipendentemente dalle convinzioni politiche, ritengo che la candidatura della sig.ra Irene Manzi sia positiva per il nostro territorio anche per il modo democratico e trasparente con cui e’ stata decisa.
Mi piacerebbe sapere a quale Commissione la stessa ambirebbe di far parte.
Certo e’ che per distinguersi nella platea dei seicento, la stessa dovrà maturare una profonda conoscenza dei regolamenti parlamentari ed avere il coraggio di non appiattirsi alle direttive del capogruppo.
Auguro all’Onorevole di meritare il successo politico ed auspico che la stessa manterrà il contatto diretto con la cittadinanza anche attraverso questo organo di informazione…tanto da farmi pentire di non averla votata.
non i conosco e quindi non ti posso giudicare, ma posso giudicare le tue parole e dire che Carancini ha fin qui ben operato …beh allora la dice tutta sulla consistenza della nostra concittadina…spero che i tuoi soldi, almeno, vengano spesi in provincia
Queste cifre sono tratte dal Piano Esecutivo di Gestione 2012 del Comune di Macerata (di cui Manzi è vicesindaco) e riportate dall’articolo http://soslavoratoriautonomi.blogspot.it/2013/01/arriva-la-befana-e-tempo-di-consuntivi.html?spref=fb:
1. spese correnti: € 41.238.498,32 (€959,03 pro capite);
2. iniziative per il centro storico (“Mi sono concentrata soprattutto su cultura e centro storico”): €9.600;
3. erogazione servizi alla popolazione bisognosa di assistenza (il comune spende più per i canili che per i malati di Alzheimer e l’assistenza domiciliare, stanzia €5.500,00 (!!!) per l’assistenza alle famiglie disagiate ma €350.000,00 per l’assistenza dei rifugiati politici, €38.139,00 per i giovani maceratesi contro €200.000,00 per i minori coinvolti nell’emergenza nordafricana :
a. assistenza malati di Alzheimer € 85.000,00;
b. assistenza domiciliare integrata € 95.000,00;
c. contributi a sostegno famiglie in difficoltà € 5.500,00;
d. spese per canile municipale € 174.000,00;
e. progetto accoglienza ed integrazione rifugiati politici € 350.000,00;
f. progetto assistenza minori emergenza Nord Africa € 200.000,00;
g. spese per giochi della gioventù € 1.306,00;
h. spese per politiche giovanili e ludoteca € 2.880,00;
i. progetto prevenzione disagio giovanile € 33.953,00
5. totale spese correnti per le attività produttive € 357.208,44 pari allo 0,87% del totale;
6. spese per postalizzazione multe € 280.000,00 e cioè circa n. 75.000 raccomandate (oltre 6.000 al mese);
7. investimenti
a. parcheggio rampa zara € 50.000,00;
b. area sosta camper € 150.000;
c. allestimento museo Palazzo Bonaccorsi € 540.000,00.
Scrive l’esimio articolista e commentatore Bommarito, che la solidarietà della vicesindaco Irene Manzi al sindaco anche nei momenti di difficoltà, secondo lui è sinonimo di serietà e affidabilità: per me di pura gratitudine e opportunità. se avesse fatto gli interessi dei cittadini, avrebbe dovuto farlo e in cento occasioni.
e che lo stesso pensa Bommarito, perchè non è scesa in polemica con chicchiessia, non ha raccolto provocazioni : per me perchè, o non ha personalità o non aveva sufficenti argomenti e ragioni per farlo.
la polemica cos’è…. la parolina magica per arrogarsi la ragione senza scendere mai a confronto con chicchessia?
così non si vive un po’ troppo di comodo secondo voi?!!!
Per L’esimio Qualunquemente
Io ho cercato di spiegare sopra i motivi per i quali, a mio avviso, Irene Manzi ha raccolto così tanti voti all’interno del PD in occasione delle primarie. Sono considerazioni certamente opinabili, ma è quello che io – da esterno – penso. In sintesi, in una Giunta fortemente dominata da Romano Carancini, Irene ha cercato di fare gruppo e di svolgere bene e diligentemente i compiti ad essa assegnati, del tutto nuovi per lei, e in ciò penso che sia riuscita decentemente, senza particolari luci e senza particolari ombre.
Sicuramente, come ho scritto sopra, Irene non è stata così plurivotata nelle primarie per la “nuova storia” dell’Amministrazione Comunale Carancini, che, partita bene con il Suap Giorgini (e in seguito con lo stop di fatto alla Cittadella dello Sport), si è poi del tutto omologata alla vecchia storia con l’ampliamento della minitematica, con l’omertà su Irceropoli, con il far finta di niente su Valleverde, con qualche bel regalino alla Nuova Via Trento s.p.a. e soprattutto con il pasticcio bruttissimo del polo natatorio, perdendo così larghi consensi in città ed anche all’interno del popolo di centrosinistra.
Detto questo, pretendere che una giovane neofita della politica come Irene, nel 2010 alla prima esperienza politica e amministrativa, scelta da Romano, come tutti gli altri assessori comunali della Giunta, proprio per lo scarso peso politico avuto sino a quel momento, potesse manifestare sin da subito una grande personalità politica, una forte autonomia, una notevole capacità di critica e di differenziazione, credo che significhi guardare le cose senza alcun realismo.
Il tempo ci dirà se Irene ha o meno una buona personalità politica. Per il momento, visto il modo con il quale, in occasione delle primarie, ha saputo relazionarsi con aree diverse del suo partito, si può dire che ha delle ottime capacità organizzative e relazionali. E comunque – insisto – meglio lei che qualche vecchio trombone o qualche aspirante giovante trombone.
Penso che il parlamento ha bisogno di persone diverse. Basta con i residui democristiani socialistoidi.
@ serf
Fai una descrizione di Macerata molto partigiana raccontando delle bugie facilmente dimostrabili: per quanto riguarda i servizi il costo della retta degli asili è la più bassa delle Marche, la differenziata iniziata da poco più di un anno è migliorata di oltre il 15%, affermare che la Mafia costruisce capannoni è un’affermazione gratuita e meritevole di querela da parte degli interessati ed infine non mi risulta che siano crollate scuole. Infine cosa c’entra tutto questo con le capacità di Irene Manzi ? Non sono un elettore del PD ma definire Manzi inadeguata solo perchè fa parte di questo partito è un giudizio da ignorante come già ti ho definito e confermo dopo aver letto l’ultimo intervento.
@ Cerasi
E’ vero che andando a votare non si ha la possibilità di scegliere, ma la Manzi si trova in lista bloccata perchè bene o male 2.600 cittadini l’hanno votata alle primarie e rispetto al passato è già qualcosa di positivo. Sarebbe stato meglio una persona scelta dalla troika? Non è ancora il massimo ma è un passo avanti.
@ Bommarito
Sono daccordo con te. Vorrei aggiungere che conoscendo Irene sicuramente avremo una persona seria, preparata e onesta a rappresentare Macerata al parlamento. Chi denigra per principio non la merita.
@Giampaolo
Veramente non si ha cosa si vuole, si critica il vecchio sistema e per una volta che c’è una ventata di novità si fanno critiche e insulse. E’ una scelta sicuramente meritevole e lo vedremo all’atto pratico. Nelle critiche che provengono da queste pagine si capisce che provengono da coloro che per un verso o per un altro quotidianamente insulta e mette alla berlina la Giunta che invece con il successo della Manzi si è presa una rivincita su tutti i suoi detrattori.
Perchè continuate a ricercare la “qualità” dei candidati vincenti alle primarie del PD? E’ una ricerca inutile anche se certamente dettata dalla naturale e istintiva tendenza umana a credere che debba sempre vincere il migliore. Ma nella realtà materiale dell’attuale politica non è il merito a fare la differenza, anzi la meritocrazia spaventa i partiti ed è meglio nasconderla.
NENCINI prenderà il posto di LETTA?
@maceratese. la qualità cercala tra i candidati vincenti alle Primarie del PDL, dell’IDV, della Lega, ecc ecc. Certo che la rabbia e l’invidia per non potersi scegliere almeno per finta i propri candidati fa brutti scherzi.
Non è vero che la gente non sa cosa vuole, come dice Gianpaolo, vuole semplicemente remare contro e per questo pre-giudica, mistifica, attribuisce a casaccio responsabilità, sentenzia sulla storia che non conosce. Il PD di Macerata Comune e Provincia si è dimostrato essere secondo me uno dei peggiori d’Italia, ma perché accanirsi contro una persona (uomo o donna che sia), bene o male scelta da centinaia di cittadini e non imposta, alle sue prime esperienze in politica, prima ancora che abbia fatto qualcosa di negativo o positivo o nulla.
Degli altri candidati “imposti” nulla da dire?
COMPLIMENTI A ROBERT
@ serf
E’ difficile capire se ci fa o lo è.
Conosce il significato della parola crollare? Quale scuola è crollata?
La differenziata è migliorata o no? Si del 15%
Ha parlato di mancanza di servizi, non è vero ed ho fatto un esempio !
Quali prove ha che vi sono capannoni realizzati con i soldi della mafia? E’ una calunnia e quando una persona calunnia rischia la querela!
Se non sa leggere e non sa capire l’italiano non scriva cretinate e non insulti chi non la pensa come lei, resta sempre un ignorante.