Il Ministero chiude definitivamente l’accordo di programma per la messa in sicurezza del basso bacino del Chienti. Dopo l’appello dei giorni scorsi da parte dell’assessore all’ambiente Giulio Silenzi nei confronti del presidente della provincia Pettinari, questa mattina a Roma il Ministero ha sancito la decadenza effettiva di quell’accordo. Nei giorni scorsi la notizia del declassamento del bacino del Chienti dai siti di interesse nazionale per l’inquinamento che farebbe perdere definitivamente i 2 milioni e 700 mila euro stanziati per i lavori di bonifica sulla falda inquinata da sversamenti.
La Conferenza dei servizi alla quale hanno partecipato regione Marche, provincia e Comune di Civitanova ha messo in evidenza come rispetto al progetto di 10 milioni di euro la provincia non abbia mai proposto un nuovo progetto esecutivo ma solo ipotesi progettuali. A questo punto il rischio più che concreto è quello di perdere i fondi messi a disposizione per la bonifica, anche se pare ci sia ancora uno spiraglio: passando infatti la competenza dell’area dal Ministero alla Regione l’assessore Silenzi ha proposto che sia proprio l’ente regionale a farsi carico della risoluzione del problema per convocare le parti e arrivare entro tempi brevi ad un nuovo accordo programmatico, un nuovo accordo all’interno del quale il Comune di Civitanova dovrà avere maggiore voce in capitolo. Critico verso la provincia Silenzi: “rimane una grande amarezza per l’accordo programmatico, in tre anni non si è fatto nulla: l’ente ha solo inviato ipotesi progettuali chiedendo la convocazione di un tavolo tecnico al quale Roma non ha risposto. I costi per il progetto sono passati da 3 milioni a 10 milioni. Pettinari deve ora trovare una risoluzione politica, mettendo da parte i tecnici, deve esserci la volontà amministrativa di risolvere una questione da troppo tempo aperta e abbandonata”.
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2 considerazioni:
1) a livello LOCALE: anche in questa vicenda l’inulità o la lentezza o l’incompetenza del “carrozzone” provincia è palese
2) a livello NAZIONALE: secondo me togliere i siti come il nostro dalla lista dei SIN servirà a dirottare i soldi pubblici per le bonifiche verso i siti dove dovrebbero ripagare i danni le raffinerie(vedi Falconara) o grandi gruppi (tipo Ilva di Taranto) ……. così nel solito legame di politica e miliardi…. i miliardari non pagheranno le bonifiche per le terre che hanno inquinato e pagherà lo stato con i soldi delle tasse di tutti siano essi soldi nazionali o fondi europei……
Siccome quì da noi chi ha inquinato non ha ancora pagato dopo 20 anni……. adesso per dare i soldi ad altri inquinatori molto più potenti dei nostri e dove la pressione dell’opinione pubblica sta crescendo ci tolgono anche i fondi pubblici………. chiaramente il fatto che la provincia non ha presentato il nuovo piano fa il gioco del governo………
egregio assessore mi scusi ma trovo impressionante la velocita’ con la quale lei esce sui giornali…sembra quasi non aspetti altro….se invece di andare a Roma (presumo con autista ed a nostre spese…) si recasse a Macerata magari potrebbe parlare direttamente con pettinari invece di scrivervi sui giornali…non ci aveva pensato?
e non governate insieme in provincia oppure mi sono perso qualcosa?
l’assessore all’ambiente non e’ del PD? Non parla neanche con lui?
Le chiedo la cortesia di smettere di abusare della nostra pazienza ed intelligenza. Grazie e speriamo che la politica faccia presto a meno di gente come lei…..siamo stanchi di vederla sul giornale!
E’ iniziata la campagna elettorale.
@ Iacopini
Ultimamente mi trovo spesso in parte daccordo col sig. Iacopini, peccato poi che scendendo nel particolare c’è qualcosa da cui mi discosto, sempre in toni moderati come a me è sempre piaciuto.
Spreco di soldi pubblici, giusto, anche se oramai ne siamo abituati. Spreco perchè, come scrissi anche sui giornali prima della campagna elettorale a Civitanova, spendere oggi milioni di euro (indipendentemente da quanti saranno) per ripulire i sassi dopo anni ed anni che sono avvenuti tali scempi è pressochè impossibile. Purtroppo si devono far contenti i Verdi o Ecologisti, come si professano, senza dimenticare la cosa importante. Ripuliscono il basso bacino del Chienti, ma chi si è mai preso la briga di denunciare i continui sversamenti privati o pubblici nel fiume? Andiamo a ripulire oggi l’inquinamento di ieri e poi domani ci troveremo nella stessa situazione? E questa cosa ho provato più volte a denunciarla, oltre che sulla stampa, anche in consiglio provinciale, ma non sembra interessare a nessuno. Perchè? dopotutto basterebbe fare un monitoraggio lungo il fiume ed invece si pensa di ripulire , secondo me, l’impulibile.
Ma ciò che sembra strano non è tanto il fatto di prendersela sempre con la Provincia, come se tutti i mali venissero da lì (ed a questo mi riallaccio alle polemiche degli ultimi giorni, secondo me, molto demagogiche e cavalcanti l’ondata di malcontento generale), ma sembra strano il fatto che nessuno si sia mai chiesto “perchè il progetto dell’allora amministrazione provinciale è stato portato da 3 a 10 milioni di euro, consapevoli primo che si sarebbe rischiato di mandare tutto all’aria e secondo di dare risalto con un aumento di oltre il 300% ad un intervento che dava nell’occhio?
Aspettiamo l’oracolo per la risposta.