«Sono costretto ad alzare bandiera bianca. La mia stagione agonistica è finita perché dovrò operarmi al ginocchio. Ormai non ci sono più scappatoie». Annuncio choc dello schiacciatore biancazzurro Enrico Zampetti. Il veterano della B-Chem Golden Plast Volley Potentino ha cercato in tutti i modi di rimettersi in sesto dopo l’infortunio patito nella terza giornata di serie A2 durante il primo set della trasferta a Matera, ma è stato tradito dai suoi legamenti. Se fino a pochi giorni fa il rammarico più grande era quello di dover saltare la sfida di domenica prossima (18 novembre) con la sua ex squadra, ora lo schiacciatore classe 1980 per 197 cm, nativo di Castiglion Fiorentino, trattiene a stento la rabbia per il responso clinico degli ultimi accertamenti. «Devo decidere solo data e luogo – conferma il numero 13 di Potenza Picena -. Mi attende un intervento al crociato, seguito da un iter riabilitativo di almeno 5 o 6 mesi. Una situazione anomala per me visto che non avevo mai avuto infortuni seri prima d’ora, ma non mi perderò d’animo e sarò sempre vicino alla squadra a cominciare dall’ottava di campionato, gara che mi vedrà in panchina per tifare i compagni». Zampetti al PalaIoan sarà accolto come un re in memoria dei vecchi tempi. In maglia biancorossa dal 2005 al 2009, capitano molto stimato e tra i principali artefici dell’approdo in serie A, lo schiacciatore toscano ha lasciato alle sue spalle un ricordo meraviglioso come uomo e come atleta. «I messaggi di solidarietà su Facebook per il mio stop forzato sono arrivati in massa anche dall’Umbria – svela il potentino -. Ho tanti amici a Città di Castello, luogo dove la pallavolo si respira anche in giro per strada. Una fetta di cuore è ancora lì, ma sono un atleta biancazzurro e spero in una grande prestazione dei miei compagni. Mi pesa non scendere in campo». Capolista a braccetto con Ortona, il sestetto umbro rappresenta un rivale davvero ostico, soprattutto in questo momento. «Noi siamo un po’ in debito d’ossigeno – spiega Zampetti -. Gli avversari ci stanno prendendo le misure. La mia assenza e altri incidenti di percorso hanno messo a dura prova il gruppo. Mi auguro che un ambiente vivace, ma corretto come quello del PalaIoan sappia stimolare anche noi che giochiamo in trasferta». Un pensiero pressoché analogo a quello nutrito dai dirigenti potentini che, al momento, non hanno preso alcuna decisione sul prossimo futuro, ma continuano a provare giocatori di categoria in cerca di un sostituto all’altezza da inserire in rosa.
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