Bagarre a Civitanova sulla cultura
Roberto Elisei si dimette dall’Azienda Teatri

Il Presidente dimissionario difende Di Lupidio: "Con lui risultati oltre ogni più rosea aspettativa". Poi l'affondo su Corvatta: "Sta facendo male alla città"

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elisei

Roberto Elisei

Spetta a Roberto Elisei l’ultima parola sulla querelle che da giorni anima il dibattito attorno alla cultura civitanovese fra amministrazione ed azienda teatri (leggi l’articolo). E il Presidente mette la parola fine rassegnando le sue dimissioni dalla carica, giunte inaspettate, attraverso una lettera aperta fatta pervenire alle redazioni: “Mi trovo a dover intervenire in qualità di presidente dei teatri in quanto tirato in ballo dal signor sindaco “come presidente inesistente”. Tra poco lo sarò perché con questa lettera rassegnerò le mie dimissioni. Anzi mi viene spontanea la domanda sul come dopo mesi e mesi dall’elezione del nuovo sindaco ancora non si sia proceduto alla mia sostituzione dal momento che la sinistra fa della cultura il massimo dei suoi vanti. Trovo sgradevole la situazione per il direttore Alfredo Di Lupidio, con il quale abbiano ottenuto risultati andati oltre ogni mia più rosea aspettativa e mai avrei potuto immaginare che una persona come lui avesse una tale competenza, abnegazione e voglia di fare. Un vero e proprio fuoriclasse. Direi insostituibile per tanti motivi, legati esclusivamente al bene della città e solo in virtù del patrimonio di know-how in possesso suo e dello staff creato, che già di per sè ha un valore non misurabile ma straordinario. La risposta del Sindaco Corvatta al direttore e le frasi di Costamagna del giorno prima, mi lasciano davvero senza parole. Il sindaco manifesta vero e proprio fastidio, senza motivazioni. Il direttore di una azienda speciale signor sindaco non e’ solo un semplice dipendente, ma un organo dell’azienda stessa , e’ il suo rappresentante legale. Bene ha fatto quindi il direttore Di Lupidio a difendere il ruolo dell’azienda e questo gli fa onore. Sarebbe stato più’ semplice piegarsi supinamente alle richieste del palazzo (che oltretutto ancora io non capisco), dato che e’ anche prossimo alla pensione. Ma la sua onestà intellettuale, riconosciuta da tutti quelli che lo conoscono davvero, dà fastidio a qualcuno che vede nell’ autonomia dello stesso un ostacolo al suo apparire. Antichi giochi della politica che detesto. Quindi il danno , signor Sindaco lo farà lei alla città.  E purtroppo già ha iniziato a farlo e tutti se ne stanno accorgendo. I calendari apparsi non sono all’altezza , e spero si farà qualcosa di più a breve. Rinnovo tutta la solidarietà al direttore Di Lupidio, con il quale ho avuto il piacere di condividere questi 5 anni di presidenza, facendo una esperienza indimenticabile. Colgo l’occasione per rassegnare le mie dimissioni immediate ed irrevocabili e spero che chi prenderà il mio posto non sia una semplice pedina ad uso del palazzo, ma una intelligenza pensante in grado di sviluppare progetti. E sottolineo progetti. Parola che non state dimostrando di conoscere”.

 



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