“La stagione invernale senza Di Lupidio già è un flop”. Parole di Erminio Marinelli che commenta i primi due spettacoli in programma nel cartellone cultura alimentando così il vivace scambio di battute intercorso fra Costamagna e il direttore Alfredo di Lupidio (leggi l’articolo): “Il lavoro di Di Lupidio è certificato dai risultati ottenuti in questi decenni – scrive Marinelli in una nota – e i primi due spettacoli organizzati dal Comune senza la sua collaborazione dimostrano quanto egli sia indispensabile. La prima all’Annibal Caro senza Di Lupidio è stata uno spettacolo su Sesto Bruscantini con meno di 50 paganti, mentre quella al Rossini con l’ex cantante dei Nomadi, ennesimo debito elettorale della sinistra locale, ha fruttato giusto 200 spettatori e quattro giorni di mancati incassi cinematografici per uno dei film più attesi della stagione. La cultura non si può basare solo sui numeri ma qui non si tratta di operazioni coraggiose o innovative sulle quali si può rischiare un flop. Qui si lavora senza professionalità. Emarginare il direttore dei Teatri è come far il piano delle corse Atac senza i tecnici dell’Atac, scegliendo fermate a caso. Anzi, mettendole davanti alle case degli amici”. E nella dietrologia politica Marinelli arriva ad ipotizzare che dietro le scelte culturali ci sia il debito elettorale da pagare nei confronti di Fli: ” Un beneficio estremo di dubbio voglio però darlo a Corvatta e soci. E se la distruzione culturale fosse organizzata? Se avesse un suo scellerato senso politico nato dal patto con Fli? La domanda che mi sorge è: davvero la giunta Corvatta poteva accettare di consegnare risorse, potere e Popsophia a Pollastrelli? Dopo questi due mesi di scorribande corvattiane i Teatri sono diventati un pacco vuoto. Un’azienda smantellata fatta di sale cinematografiche in difficoltà sarà il regalo di Natale di Corvatta al FLI e a Civitanova”.
Il sindaco Corvatta durante la presentazione di Popsopgia con Alfredo Di Lupidio, Evio Hermas Ercoli, Giulio Silenzi e Giacomo Saracco
Gela ogni commento invece il sindaco Tommaso Corvatta rimettendo “al suo posto” il direttore dei Teatri e parlando di una “distorta concezione del proprio ruolo” da parte di Di Lupidio: “L’Azienda Teatri è un ente strumentale del Comune, ovvero il braccio organizzativo dell’Amministrazione. I dipendenti dell’Azienda, come quelli del Comune, sono tenuti ad avere un comportamento corretto nei confronti dell’Amministrazione, e viceversa. Detto questo, è inaccettabile l’intervento del direttore dei Teatri, Alfredo di Lupidio. Quei giudizi, che appartengono più alla dialettica politica e non certo a normali rapporti tra Amministrazione e dipendenti, denotano che c’è una distorta concezione del proprio ruolo che, se in passato poteva trovare una giustificazione nell’assenza di un Assessorato specifico e senza una presenza, negli ultimi anni, della presidenza del CdA dell’Azienda, oggi che i cittadini hanno scelto una diversa Amministrazione non è più tollerabile. Ognuno deve svolgere le proprie funzioni nel rispetto dell’altro, e pertanto è l’Amministrazione che decide la politica culturale, e l’Azienda attua quegli indirizzi. Questo è il risultato comune che va perseguito da tutti. Da ultimo, non è vero che in questi mesi non è stata coinvolta l’Azienda Teatri, che è sempre stata invitata, e alcuni suoi dipendenti mentre il Direttore era, legittimamente, in ferie hanno partecipato fattivamente alla gestione degli eventi culturali. Quindi, ognuno rimanga nel proprio ruolo. Diversamente, una situazione che danneggi la città non potrà più essere tollerata.”
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Quando i dipendenti comunali si mettono a fare politica ecco i risultati!
Certo che il centrodestra difenende Di Lupidio. Ce lo hanno messo loro lì e magari anche adesso hanno il loro tornaconto nell’averlo in quel ruolo!
Ineccepibile la replica del Sindaco Corvatta, ha centrato forse proprio la questione: DiLupidio si è permesso di fare questa uscita infelice perché in realtà sostituiva l’assessore, ha colmato un’assenza.
Ma ora che questo vuoto non c’è più, lui deve ritornare al suo ruolo e non può arbitrariamente non svolgere ciò che gli compete.
Non è corretto Marinelli nel dire che è “indispensabile”, così come è impostata è l’Azienda ad essere indispensabile, proprio come strumento operativo della politica culturale dell’amministrazione. Se c’è ostruzionismo, e a quanto si legge sembra palese, la macchina operativa viene rallentata. Quindi il direttore torni a fare il direttore, altrimenti sarà la città a mandarlo in pensione.
Sigr. Ovaldo Ciocci, Lei non si smentisce mai ! Fazioso come sempre, spara sentenze senza nemmeno informarsi. Il Direttore Di Lupidio, verso il quale non ho nessun tornaconto, perchè nemmeno lo conosco direttamente e non ho avuto mai a che fare con Lui, è il Direttore dell’Azienda Teatri, da oltre trenta (30) anni dopo aver vinto un concorso pubblico. Allora del centro destra attuale non c’era nemmeno l’ombra, anzi poco dopo era Sindaco Costamagna! Per cui prima di aprire bocca si documenti. Inoltre è veramente stucchevole questa polemica con la quale si vuole far credere che le cose che non vanno sono causate dai Dipendenti. I Dipendenti di qualsiasi titolo, vengono assunti perchè hanno superato concorsi, lavorano per la struttura e sicuramente, se hanno a cuore il posto di lavoro, svolgono le funzioni senza tifare per il politico di turno, perchè Caro Signr. Ciocci, i politici come vengono, se vanno, mentre il dipendente resta. Bisogna fare attenzione perchè le ultime sentenze del tribunale del lavoro contestano oggi molto frequentemente attacchi di mobbing. Spetta alla nuova amministrazione richiedere la collaborazione di tutti i dipendenti, di impartire disposizione precise, di fissare obiettivi e modalità di lavoro ed il Sindaco ha la delega al Personale, quindi chi meglio di Lui? Dagli interventi che sono stati fatti mi sembra che si agisca con autorità e non autorevolezza a con qualche parola di troppo.
Sono curioso di sapere perchè è stato emesso un bando di mobilità per una figura di segreteria e già si sa che quel posto sarà ricoperto dalla ex segretaria di Mariotti che aveva a Fermo ?
Qualcuno diceva che a volte a pensare male ci si azzecca… forse sono tutti alibi !
Gent.mo sig Ciocci
non risulta proprio che il Dr Di Lupidio sia stato assunto dalla destra.
Non le sembra che le parole e l’agire di Corvatta ,Silenzi ,Costamagna siano molto da Min.Cul. Pop?
Non ci vuole molto se si legge il dibattito sulla cultura a civitanova per capuire che qualcosa non è molto trasparente e pesante.Da Civitanova se ne è andata popsophia,carta canta,la galleria Ciarrocchi,ecc.Oggi è l’azienda dei tatri che sta nella bufera.Probabilmente il direttore ha esternato in modo sbagliato ma che c’entra questo con avocare tutta l’iniziativa culturale nelle mani dell’assessore alla cultura relegando l’azienda TDCnata per produrre iniziativa culturakle a mera esecutrice di scelte decise solo a Palazzo Sforza? una azienda speciale come quella dei TDC ha solo mil compito tecnico di mera gestione o come azienda speciale anche una fuzione di programmazione culturale ovviamente in stretto rapporto con chi amministra?Se l’azienda è solo uno sterile strumento tecnico che senso ha allora tenerla in piedi con tutto quello che comporta in termini di costi di funziionamento ad inziare dal Presidente,dal consiglio di amministrazione dagli organi di controllo,ecc?Il Sindaco Corvatta ha dato una risposta ..la cultura la facciamo noi… Allora il Sindaco sia coerente sciolga l’azienda TDC risparmi i costi della gestione dal Presidente al componenti del CDA,ecc porti i pochi dipendenti nell’organico del Comune. Questo passo il Sindaco non lo può più fare anche se nel programma parla di accorpamenti degli enti perchè ha promesso a FLI la Presidenza dei TDC.è.In questa strategia FLI diverrebbe la mano operativa e solo operativa dell’assessore alla cultura Silenzi e del suo presenzialismo sfrenato.A FLi questo probabilmente poco importerà perchè avvezza alla presenza nelle municipalizzate avviate con il centro destra è in crisi di astinenza.Rimane però un dato che credo politico.cosa significherà in termini politici l’ingresso di fatto di un partito che niente a che spartire con il centro sinistra nel governo cittadino di centro sinistra?FLI non porta una dote di consensi rilevante e nobn ha rappresentanza consigliare mentre l’attuale centro sinistra è autosufficente.Quello che si intravede dopo la divisione dell’IDV dai suoi consiglieri comunali è che la coaliziione di centro sinistrasi sta cambiando verso unaconfusa e deriva la sua originaria natura.Certo è curioso vedere i rappresentanti di Rifondazione Comunista la stessa SEL avere questonuovo alleato.Altro che primarie di coalizionedel centro sinistra a civitanova.
a Cronache Maceratesi: come funziono le pubblicazioni dei post ? Quando ho scritto alle 9,48 di stamane non c’era traccia del commento di Elvi Libero, commento che ritrovo ora con un orario molto antecedente al mio ? A un profano come me sembra strano !
due eventi per poco più di 200 spettatori. Alla grande la cultura a Civitanova Marche.
Si rassereni Chioma al vento e a proposito di faziosità, la vedo molto impegnata/o anch’io. Di Lupidio è un dipendente e come dipendente ha dei diritti e dei doveri. Deve svolgere le competenze per le quali è pagato e non arrogarsi il diritto di fare scelte che non gli competono. Se come dipendente si sente in qualche modo danneggiato provveda nelle sedi opportune. Se invece non può più fare il bello e il cattivo tempo o si sente messo all’angolo come “politico” , allora avrebbe dovuto presentarsi alle elezioni
Calma Altasniram calma tanto paga Pantalò.
la cultura non si improvvisa,, ci vogliono competenze altro che c…. signor Ciocci !
Sembra una situazione surreale.I politici che ovviamente leggono assiduamente queste pagine sanno bene che Popsophia è stata liquidata dal Sindacop nel famoso scontro avuto con Ercoli al Liceo scientifico, dalla voglia dell’assessore Silenzi sdi essere il principe assoluto della cultura anche se su questo versante scarseggia ma ha una voglia compuliva di farsi fotografare,presentare,ecc. Tutti sanno cjhe per una scelta ideologica sono state sfrattate le opere del maestro Ciarrocchi,Tutti sanno che Carta Canta è emigrata a Tolentino,ecc. Ora si mira ai TDC e si punta alle dimissioni del direttore Di Lupidio.Obbiettivo farwe dell’azienda TDC uno strumento ossia sterilizzata servirà solo per attaccare i manifesti,staccare biglietti e nella migliore delle ipotesi lasciare e pagare un CDA e un Presidente magari di FLi .Nonostante queste ovvietà il Sindaco Corvatta fa la manfrina rigorista mentre quatti quatti approvano varianti urbanistiche devbastanti Che la bagarre sui teatri e pseudo cultura serva ad alzare una cortina fumogena per coprire le scelte urbanistiche da vergogna?