La musica che gira intorno… a Macerata

Luoghi, produzioni e personaggi che con le loro note hanno segnato il nostro territorio

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Lo Sferisterio

 

di Mario Monachesi

Non solamente Lirica. Per molteplici aspetti Macerata ed il suo “azzurro e infinito” territorio possono essere anche definiti come una vera e propria patria della musica leggera. Tralasciando Jimmy Fontana, del quale abbiamo già parlato in altre occasioni, scopriamone alcuni.
Gigi D’Alessio, a quattro anni, riceve in regalo dalla mamma una pianola Bontempi (a quei tempi la fabbrica era situata a Potenza Picena). Risale proprio a quel dono quindi l’inizio della sua immensa passione per la musica.
Il grande Joe Cocker cresce con i dischi sia di Giacomo Lanza sia del nostro Beniamino Gigli, che iniettano in lui “qualcosa di meraviglioso”. I Nomadi, ancora uno sconosciuto gruppo emiliano, il 15 settembre 1965 vincono il concorso nazionale lo “Sferisterio d’Oro” in un affollato teatro Lauro Rossi di Macerata. Due sono le canzoni eseguite per l’occasione , “Papà e mammà” dell’Equipe 84 e “Donna la prima donna”, quest’ultima destinata a divenire dopo un paio di mesi il loro primo disco.

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Una sede della Eko

Utilizzano nel corso degli anni chitarre Eko (Recanati) i Beatles, i New Dada, l’Equipe 84, i Nomadi, Gianni Morandi, Eugenio Finardi, Edoardo Bennato, Pino Daniele, Eros Ramazzotti, Jovanotti, Biagio Antonacci e molti altri. Negli anni “sessanta” la Eko, per volontà del suo fondatore Oliviero Pigini, disegna e crea per i Rokes di Shell Shapiro le famose chitarre a freccia. Nell’ultimo film di Carlo Verdone “Posti in piedi in paradiso” (del 2012), la Eko fornisce al regista chitarre ed amplificatori, oltre a manifesti e locandine d’epoca, il tutto proveniente direttamente dal museo della chitarra di Recanati. Afferma Verdone durante la presentazione del film: “La Eko è il simbolo di un’epoca che non può mancare in questo film. Abbiamo tutti iniziato a suonare la chitarra con una Eko”.
Nasce in un hotel di Porto Recanati (in un agosto degli anni ’70) l’amore tra Patrizia Vernola, in vacanza con i genitori e Mino Reitano, reduce invece da una serata nella zona.
Sempre a Porto Recanati Mia Martini (Domenica Bertè) e la sorella Loredana Bertè trascorrono l’infanzia, assieme ai propri genitori che nel frattempo si erano trasferiti dalla Calabria. Il padre Giuseppe Radames Bertè vi insegnava infatti latino e greco. Nel 1965 Mia, oramai diciottenne e Loredana, quindicenne, insieme alle altre due sorelle (Leda e Olivia) seguono a Roma la madre Maria Salvina Dato, nel frattempo divisasi dal marito.
Renato Zero (Renato Fiacchini) trascorre sia da ragazzino e per gli anni a venire le vacanze estive ad Esanatoglia, paese da cui provengono i suoi genitori e dove vivono tuttora alcuni parenti, tra i quali il fratello del padre ed a lungo parroco Don Pietro Fiacchini.
Al Festival di Sanremo del 1974 Little Tony presenta “Cavalli Bianchi”. Ne è autore Mario Baldoni (Macerata 1943), cantante già conosciuto con i nomi d’arte di Miro e Miro Banis, con all’attivo il “Festival di Napoli” 1970 ed “Un disco per l’estate” del 1973. In seguito ad una nuova partecipazione al disco per l’estate dell’anno 1975 scrive per Sanremo 1987 “Canto per Te”, questa volta affidata a Flavia Fortunato. Scriverà anche successi per Franco Dani.

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Mike Melillo

Dal 1982 al 1993 risiede stabilmente a Macerata Mike Melillo, grande pianista jazz americano già componente del gruppo di Phil Woods ed alcuni cui dischi incisi da solista hanno vinto il Grammy Award.
Chet Baker, alla tromba, registra il 24 novembre 1985 a Macerata assieme a Michel Graillier (pianoforte) e Massimo Moriconi (basso) due LP (con l’etichetta Philology) dal titolo “Live from the Moonlight”.
Dopo aver vinto l’edizione 1996 di Sanremo, duettando con Ron “Vorrei incontrarti fra cent’anni”, la cantante Tosca inizia la propria attività teatrale a Tolentino, chiamata nel 1998 da Saverio Marconi quale fondatore della Compagnia della Rancia. Dopo due mesi di prove nella città cremisi, il suo talento debutta nel Musical “7 spose per 7 fratelli”.
Gerry Mulligan, Joe Lovano (Grammy Music Award nel 2001), Paul Jeffrey, Emanuele Cisi, Bob Berg, Pietro Toniolo, Jimmy Greene, Amedeo Bianchi, Roberto Ottaviani e molti altri utilizzano (o hanno utilizzato) un sax Borgani. Joe Lovano ha addirittura inserito, all’interno di un suo disco, una dedica per l’azienda maceratese.
Pino Daniele registra parte di un suo album “concerto Medina Tour 2001” durante un’esibizione tenuta allo Sferisterio di Macerata il 30 agosto 2001. “Ogni volta che sono in tour chiedo alla mia agenzia di fare il possibile per inserire lo Sferisterio tra le mie date. Lì (afferma) si respira un’atmosfera particolare, poi c’è un’ottima acustica….”
Ian Paice, mitico batterista dei Deep Purple frequenta, almeno dall’anno 2002, Civitanova ove è tutt’oggi presente qualche suo amico. Assieme a Don Airej, nuovo tastierista della band subentrato a Jon Lord, suonano spesso in piccoli locali della zona, accompagnati da musicisti locali.
José Ramon Caravallo Armas, conosciuto come Ramon, batterista e percussionista cubano del gruppo Bandabardò, da alcune voci che circolano sembra abbia soggiornato anche all’Hotel House di Porto Recanati.
Irio De Paula, durante il proprio concerto del 13 febbraio 2005 al Teatro Lauro Rossi registra “Macerata dal vivo”, disco live composto da 7 brani inediti.

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Giovanni Allevi

Giovanni Allevi, già laureatosi con lode in filosofia a Macerata, durante il concerto del 26 agosto 2007 registra allo Sferisterio “Joy Tour 2007”, il suo DVD composto da 15 brani. “Questa Arena, afferma, è un tempio sacro della musica, un luogo di straordinaria bellezza e dall’ottima acustica. Inoltre volevo che il mio primo DVD fosse registrato nelle Marche, nella mia terra….”.
Claudio Baglioni concepisce allo Sferisterio, durante Musicultura del 2006, l’idea del CD di cover “Quelli degli altri tutti qui”. Spinto dalla casa discografica a realizzare l’ennesima raccolta, dichiarerà “Io che al premio Musicultura di Macerata mi ero divertito a cantare quelle degli altri ho pensato subito ad un viaggio nel cassetto della memoria”.

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Emilio Munda

Emilio Munda, nato a Fermo trent’anni fa ma residente a Sforzacosta di Macerata è autore di brani incisi da Francesco Renga, Umberto Tozzi e Silvia Mezzanotte (ora nuovamente con i Matia Bazar), nonché da altri giovani artisti.
Fabio Concato ha a sua volta scritto ed inserito, nel suo ultimo album “Tutto qua” (2012), la canzone “Carlo che sorride”, un sentito omaggio al compianto ed indimenticato musicista maceratese Carlo Gargioni (Macerata 1961 – Milano 2008), che per lungo tempo era stato anche il suo tastierista. Nel testo troviamo tra l’altro “Carlo guida e ride siamo a casa un’altra volta / ed ogni volta è confusione su quelle scale / tanto non c’è mai nessuno…. “[….]” …. Certo è una fortuna questo appartamento al mare / e se vuoi farci un tuffo basta attraversare….”. La casa descritta nel brano si trova sul lungomare nord di Civitanova Marche ed era appunto…. di Carlo.
Risiede da anni a Macerata anche Hector Ulises Passarella, nato nel 1955 in Uruguay e considerato uno dei più grandi bandoneonisti del mondo. La sua collaborazione con Luisi Enriquez Bacalov, per il quale ha interpretato tante sue colonne sonore, lo porta anche a prendere parte a quella del film “Il postino” (1994) con Massimo Troisi e Philippe Noiret.
Per quanto riguarda le anteprime nazionali, Enzo Jannacci debutta al Teatro Don Bosco di Macerata con “Tempo di Pace… pazienza!” il 10 e 11 dicembre 1987, Massimo Ranieri (a Macerata ha amici) con “Accussi grande” il 28 e 29 maggio 2005 al Lauro Rossi, Fiorello all’Helvia Recina il 1° luglio 2005 con “Volevo fare il ballerino”.
Macerata può infine annoverare anche un’anteprima mondiale. E’quella offerta ad Keith Jarret allo Sferisterio nella serata del 9 luglio 2005.



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