Emergenza idrica a Camerino, l’amministrazione comunale comunica che a causa della rottura dell’acquedotto di Collattoni l’erogazione dell’acqua verrà sospesa. In attesa della riparazione si invita la cittadinanza a limitarne il consumo. Autobotti per il rifornimento di acqua potabile saranno ubicate in zona San Paolo e Vallicelle.
Numerose le reazioni e le proteste per il disagio che stanno subendo in queste ore i residenti e i tanti studenti che affollano la cittadina maceratese. Un acceso dibattito si è acceso sui social network, tra gli interventi anche quello dell’onorevole Mario Cavallaro: “Ci sono tre soluzioni da adottare congiuntamente e purtroppo rese tutte e tre difficili dalla situazione economica attuale. La prima è la revisione degli acquedotti esistenti, molti dei quali obsoleti e con perdite rilevanti lungo le reti. La seconda è la ricerca di miglioramento della portata con eventuali ricerche a maggiore profondità, perché le sorgenti attuali spesso captano acque superficiali meno consistenti. La terza è l’inserimento nella SAN (Società acquedotto del Nera) a cui Camerino non aderì all’epoca della fondazione (purtroppo, anche altri comuni della provincia) che già ha raggiunto Tolentino e Macerata, dovrà arrivare al mare e dispone di acqua sufficiente a tutto il fabbisogno. Dopo anni di dinieghi, anche per la complessità dell’accesso successivo in termini di costi e quote, so che la nuova amministrazione sta avviando insieme all’ATO iniziative che consentano la soluzione di questo problema. Infine, bisogna anche mettere la parola fine alle discussioni sui contatori; ormai dovunque l’acqua si paga secondo consumo e penso che tutti sarebbero disponibili ad avere l’acqua in cambio di un equo contributo proporzionato al consumo”
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A Tolentino il sindaco Pezzanesi che aveva vietato lo scorso 16 ottobre ai residenti in Piazza Mazzini, l’uso a scopi alimentari dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto, preso atto delle analisi chimiche e batteriologiche favorevoli effettuate dall’Asur ha proposto la revoca parziale dello stesso provvedimento. Mentre dal campione prelevato nella fontana pubblica di largo Mercorelli è stata riscontrata ancora la presenza di idrocarburi aromatici, per cui l’acqua della fontana è tutt’ora non idonea al consumo umano e sarà chiusa e distaccata dalla rete comunale.
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Come sempre <camerino ha grandi problemi: dall’acqua che è un problema quasi tutto l’anno, poi ci si mettono anche le rotture all’acquedotto, però stanno avanti i camerti!! hanno il telerisccaldamento signore e signori, sette o otto anni di lavori in tutte le vie dal centro alla periferia che uno sano di mente se ne sarebbe andato ad abitare anche in afghanistan per evitare tutti quei disagi.
Poi ihanno il nuovissimo complesso scolastico a Madonna delle Carceri che però è ancora vuoto, finito da diversi anni: come mai?? Sprofonda a valle perchè i geologi scienziati non si sono accorti di dare il via alla costruzione in un lotto di terra chiamato dagli abitanti più maturi “Madonna dell’acqua”, Risultato: come costruire sulle sabbie mobili.
Altro che in Umbria dovete passare…..Dopo quindici anni tenete ancora gli studenti dentro ai container e nessuno fiata, nemmeno a Gela c’è tanta omertà. Vergognosi!!!
Questo è il rsultato del referendum di qualche anno fa che ha stabilito che il servizio idrico debba essere gestito solamente dallo Stato. Vendola & C. ci hanno implorato in maniera a tratti commovente che l’acqua è un bene di tutti e che il privato non può gestirla a causa della sua indole, si sa, assetata di profitti, disprezzante dell’ambiente, senza scrupoli insomma. Lo Stato è l’unico in grado, sempre per questi signori, di gestire al meglio il servizio in questione, con costi più bassi e servizi più efficienti. Al referendum naturalmente gli italiani, ca…sotto per natura tutti a votare per l’acqua statale. Gli italioti però non hanno pensato che l’acqua statale serve solo ai politici per gestire le aziende municipalizzate in maniera clientelare infilandosi loro stessi o parenti, amici ecc….con dei servizi a dir poco scadenti con costi crescenti. Rete idrica colabrodo che avrebbe bisogno di investimenti di miliardi e miliardi di euro, chi li farà? Lo Stato con il debito che si ritrova e con i tassi al 6-7%? Basta dare il servizio idrico in concessione al miglior offerente con il prezzo stabilito dall’Autority (come avviene per le autostrade per es.). Italioti aprite gli occhi non fidatevi di questi buffoni, predicano solamente per sistemare loro stessi, i parenti e gli amici ecc…
Viva la libertà economica, politica, religiosa, sindacale, scientifica, sociale e civile, abbasso le burocrazie politiche, sindacali e religiose.
Già, quello delle autostrade è proprio un bell’esempio … degli effetti perversi della privatizzazione di un’attività monopolistica per natura: pedaggi in continuo aumento e investimenti fermi da anni.
Dove non c’è concorrenza il privato tende a massimizzare i proventi, non a preccuparsi dell’efficienza del servizio che eroga.
Credere il contrario significa vivere nel mondo dei sogni.
Basterebbe far mettere i contatori sulle abitazini e cosí, come per magia, termineranno gli sprechi di acqua potabile e ce ne sarà finalmente per tutti!