Maceratese, sotto coi VIP

E' il momento che le forze economiche della città sostengano il progetto della presidente Maria Francesca Tardella

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di Enrico Maria Scattolini

GLI ERRORI (MIEI) E LE REPLICHE VINCENTI DI CARBONI= Il derby è agli sgoccioli; la rassegnazione all’immeritato pareggio è montante fra i giocatori biancorossi. Ai quali viene concesso un calcio di punizione dalla lunga distanza. Si avvicina timidamente Negro sul punto di battuta, ma Carboni – come aveva già fatto nel primo tempo – decide di calciare lui. Mi esce,  in telecronaca, un’espressione non proprio gratificante (-) all’indirizzo del centrocampista, avendo ammirato sette giorni prima, a Pesaro, le straordinarie capacità balistiche dell’attaccante. Ma le parole mi si strozzano in gola quando vedo il pallone, deviato dalla barriera, rimbalzare davanti al giovane portiere rossoblù, spiazzarlo e finire  gloriosamente in rete. Sarà il prezioso gol che sancirà  il successo della Maceratese (+).

IL MEDESIMO ACCADIMENTO SI ERA VERIFICATO ANCHE LO SCORSO CAMPIONATO A CASTEL DI LAMA (-), nel finale di una trasferta determinante per la Maceratese contro l’Atletico Piceno. Che stava vincendo con una rete di vantaggio più o meno  a sette minuti dalla fine. Ricordo che pure in quella circostanza non condivisi esplicitamente  la scelta di Carboni di tirare . Ma anche allora sbagliai,perché il suddetto segnò(+) e salvò in extremis la squadra da una sconfitta che avrebbe riacceso il campionato, vanificando la precedente vittoria contro il Tolentino. Dal che si evince  come la mia ormai acclarata incompetenza serva a qualcosa. Sicuramente come port-bonheur per Carboni.

Carboni-4-300x283LA BARRIERA DI ANIME INNOCENTI (+)
 Tafferugli prima del derby,ma  inusitata  tranquillità poi  all’Helvia Recina. Per il robusto dispiegamento delle forze dell’ordine, forse  però troppo concentrato nella zona stadio, a discapito del controllo di quelle  d’accesso alla città, per la correttezza dei giocatori in campo, ma anche per la seguente geniale idea della Tardella. Che ha deciso di allocare i ragazzini della scuola calcio della Maceratese, insieme alle loro mamme, nel settore della gradinata riattivata  in extremis limitatamente a cinquecento posti. A ridosso della curva occupata dalla splendida tifoseria locale e quindi come …spartiacque con quella rossoblù sistemata nella parte opposta.

POCA ADRENALINA SUGLI SPALTI quindi, rispetto agli infuocati derbies del passato. Indubbiamente dimostrazione di lodevole maturità  (+), ma fors’anche di minore passione per la propria identità sportiva (-). Ovviamente non rimpiango gli eccessi delle precedenti edizioni, però neanche riesco a nascondere  un minimo di nostalgia per le folkloristiche manifestazioni di giubilo da una parte e di scontento dall’altra che hanno sempre costituito il substrato degli appuntamenti calcistici  fra  ”pistacoppi” e “pesciaroli”. Ma resta  il match di ritorno per rifarsi!

Curva-Civitanovese-6-300x199L’ABBONDANZA (RELATIVA) PER DI FABIO (+)
In una sala stampa semideserta, al termine della contesa, l’allenatore biancorosso risponde così alla domanda se la sostituzione di Melchiorri – che ,a mio avviso, dovrebbe giocare anche con una gamba sola – era stata una sua decisione o se invece  richiesta dal giocatore: “L’ho visto un po’ stanco. Aveva dato tutto quello che aveva”. E prosegue: “D’altra parte la panchina mi permetteva un’ampia scelta. Ho utilizzato Orta, al posto di Melchiorri. Un attaccante di assoluta garanzia”. Inevitabile la mia replica: “Tante soluzioni in difesa ed in avanti; ma non a centrocampo, che pure ha sofferto nella ripresa…”. Di Fabio replica solo con un  mezzo sorriso che nasconde un tacito “non mi vorrai mira rovinare la festa?”


Tifosi-MacerateseTARDELLA=MALAVOLTA
Lo show della Tardella (+) a fine gara mi ricorda l’analoga trionfale  conclusione dell’ultimo derby di sette anni fa. I vigorosi ragazzi di Nocera batterono la Civitanovese con una grande sventola di Crocetti e conquistarono la certezza matematica della promozione in serie D:  l’anno dopo avrebbero raggiunto i play-off. I tifosi biancorossi entrarono in campo ed issarono sulle loro spalle il patron(d’allora) Malavolta,portandolo in trionfo. Credo che soltanto le rigide misure di controllo del terreno di gioco abbiano evitato simile destino a Mariella nostra (+). Che si rifugia negli spogliatoi accaldata, bagnata come un pulcino e stravolta dalla fatica. Ma soprattutto dalla gioia per l’apoteosi di applausi in un pomeriggio di successo che resterà indimenticabile.

FORZA ALLORA CON I VIP(+) Da leggere nella versione …nostrana della presidentessa, come “very important pistacoppi”.
Credo che questo sia il momento più adatto per formalizzare la costituzione dell’associazione,ideata ed a lungo studiata ,con i suoi collaboratori, appunto dalla Tardella. Nella  festa  estiva di piazza Mazzini fu  anche presentato il logo, opera del maestro Calisti, e tutto sembrava pronto per raccogliere le adesioni (mille euro cadauna) di industriali, professionisti supporters della Maceratese. Se ne prevedevano (prevedono?) una cinquantina. La mia è a disposizione.



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