di Stefano Palanca
L’estate se n’è ormai andata insieme a tutti i suoi vacanzieri, nonostante il fantastico settembre di cui abbiamo goduto finora, il turismo è agli sgoccioli e la stagione a Porto Recanati è definitivamente terminata. Pochi, infatti, gli ombrelloni e pochi gli amanti del mare, ma qualcuno ancora in spiaggia c’è anche in mezzo alla settimana. I bagnini della città punta di diamante del maceratese, infatti, sono pronti ad accogliere l’ultima mareggiata estiva o, se volete, la prima mareggiata autunnale, prevista nei prossimi due giorni con venti da nord di oltre 20 nodi e onde di due metri. In questi giorni, come ogni settembre accade, è il momento di fare il bilancio finale tra le cataste di ombrelloni già lavati e di lettini ancora da lavare e sistemare in magazzino. Qualcuno, però, in spiaggia ancora c’è, il mare è spettacolare quasi quanto ai caraibi e gli chalet sono ancora aperti. Qualche bagnino parla di calo dei turisti, altri delle spese mentre altri ancora vanno controcorrente e confermano un incremento alla faccia della crisi. Gli stranieri si cominciano a vedere, ma c’è ancora molto da lavorare, mentre la clientela è soprattutto marchigiana seppur diversi chalet lavorano soprattutto con i turisti di fuori regione.
Bilancio non molto positivo all’estremo sud, ma non a causa della crisi e dei turisti che sono mancati, bensì per via di una spiaggia ridotta all’osso. Nella zona di Santa Maria in Potenza, però, i pareri sono discordanti. “Il calo vero c’era stato nel 2011 mentre quest’anno siamo sui livelli della scorsa stagione anche grazie al tempo che ci ha aiutato” dice Marco Antognini dello Chalet Mauro “e le presenze in spiaggia sono state di poco inferiori al solito, ma ci aspettavamo di peggio”. Sulla provenienza di turisti c’è chi lavora di più con gli “indigeni” e chi accoglie di più la gente “dall’estero” come prosegue il bagnino e portavoce del comitato L’unione fa la costa che annovera circa 2000 tra residenti e turisti dei circa 400 appartamenti dell’area. “La metà dei bagnanti arrivano da fuori dalle Marche e si stabiliscono nei campeggi della zona e metà dall’entroterra ma come sempre del resto. Molti però” conclude Antognini “ hanno preferito panini ai nostri servizi del ristorante. Di stranieri, invece, sempre pochi e solo francesi”. Diverso il bilancio di German Scalmazzi del confinante chalet La Rotonda con più gente dell’entroterra e più stranieri. “Il 90% della nostra clientela è marchigiana, il 10% fuori dalle Marche e di stranieri ce ne sono stati molti di più, tra inglesi e tedeschi”. Bene anche al ristorante contro ogni aspettativa. “I clienti, nonostante la crisi” spiega il cuoco “hanno speso di più e non abbiamo avuto il calo che pensavamo e che si era sentito invece lo scorso anno. In questa zona, dove di turisti di settembre quasi non se ne vedono ma arrivano solo persone nel week end, il problema rimane la poca spiaggia da salvare. A dipingere il quadro generale della situazione è anche Mario Giorgetti del centralissimo balneare Antonio: calo a luglio, bene agosto e ancora pochi turisti in zona ma tutto sommato una buona stagione. “Porto Recanati lavora soprattutto con la stabilità di bel tempo e se manca il sole è un problema. La crisi” sottolinea il bagnino “c’è ma penso che il bilancio del ristorante è positivo anche se qualcuno spende meno e anche in spiaggia possiamo ritenerci soddisfatti con la maggioranza di clienti dell’entroterra piuttosto che fuori regione e stranieri”. Positivo anche il bilancio dello chalet Attilio di Luigi Sabbatini. “Come da qualche anno a questa parte non ci possiamo certo lamentare e non ci lamentiamo neppure in questo 2012 segnato dalla crisi. Il risultato è buono”. Nel centro sud, invece, Andrea Pagliericcio del Balneare Panetti conferma invece l’andamento della maggioranza, seppur lieve, di “arrivi da fuori col 60% e circa il 40% della zona.
“Abbiamo sofferto un po’ di calo perché non avevamo la spiaggia a causa delle mareggiate” spiega il bagnino “e dunque anche meno ombrelloni. Qualche straniero si è visto, soprattutto all’inizio dell’estate, pochissimi. settembrini, ma la sua spiaggia è ancora frequentata”. Più negativo Eugenio Mirate del confinante Circolo della Vela che parla di costi alti e pochi incassi per via del maltempo che ha decimanto la spiaggia. “Le spese sono raddoppiate tra personale, scontrini e altro, ma i guadagni stabili, se non diminuiti, soprattutto durante i lavori alla spiaggia: niente gente al mare, niente gente al ristorante e al bar. Il bilancio è negativo e il calo è netto”. Fifty fifty anche sulla questione clientela: turisti fuori regione e marchigiani si dividono equamente la torta. “I milanesi e i romani sono quelli che hanno la seconda casa” sottolinea Mirate “Mentre si rivedono gli stranieri, olandesi, tedeschi inglesi anche ma mancano i russi e gli americani, che preferiscono altre piazze rinomate come San Benedetto”. Decisamente positiva la situazione di Scossicci anche se in qualche punto, come tra l’Acropoli e il Bebo’s in alcuni periodi è mancata la spiaggia a causa di qualche mareggiata. “Abbiamo avuto un incremento in tutto, dal ristorante alla spiaggia, dopo essere partiti male ad aprile e maggio e lungo l’estate, a causa del maltempo” commenta un soddisfatto Mauro Monina dello chalet Acropoli “Abbiamo lavorato ben sia al mare che nel locale e siamo soddisfatti”. Qui, però, il turismo è soprattutto fatto da gente fuori regione per il 70% e solo il 30% di marchigiani mentre si sono finalmente visti stranieri, soprattutto tedeschi e austriaci come conferma il bagnino. “Timidamente sono arrivati anche i primi spagnoli e qualche inglese ma ancora c’è molto da lavorare e servono convenzioni”. Buona anche la stagione di Andrea Marcelli del Barracuda nonostante una flessione la prima di agosto. “E’ stata un’estate positiva che, come sempre, è terminata a fine agosto senza spiragli per i turisti di questo mese. La maggior parte” prosegue il bagnino “sono fuori regione e solo un 30% marchigiani, così come i pochi stranieri che c’erano, se ne sono andati”.
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Meglio così ma ripeto se i bar ed i ristoranti avessero dei prezzi accettabili credo che molta più gente avrebbero speso qualche euro in più. Daccio un esempio banale: 1 estathe’ piccolo costra ta 1,50 – 2,00 euro quando lo pagheranno 0,25. La gente non è stupida!!!!!!!!!!!!!
Ogni angolo, ogni palo, ogni gradino è un cesso per cani. Passeggiando per Porto Recanati sembra, purtroppo, di stare in un enorme canile maleodorante. L’Amministrazione deve prendere seri provvedimenti per risolvere questo disgustoso problema. Ai “padroni” dei cani l’educazione va imposta!
Concordo con Sisetto, ma il problema non è solo di Porto Recanati. Io ancora non ho capito cosa pensa il padrone di un cane quando permette che il suo amato si fermi accanto all’uscio di una porta o ad una ruota di un’auto o al cancello di un giardino e lasci la sua pioggierellina dorata. Ma perché non lo fa urinare in casa sua o nel suo terrazzo o nel suo giardino?
La cacca? Ma per quella dovremmo dare un compenso noi senza cani, per l’abbellimento naturale di marciapiedi e strade.
Ho sempre detto che amo i cani, ma qualche volta li odio e sempre per colpa dei loro padroni.
quoto fabio_rossi al 100%
I GESTORI DEVONO ABBASSARE I PREZZI, invece di ricaricare 10 volte il prezzo d’acquisto!
Sono loro i principali artefici della fine del turismo nella nostra zona.
Idem per chi affitta gli appartamenti..
E’ finita l’era dei 1000 euro a settimana per un appartamento e per giunta anche in nero!
ABBASSATE I PREZZI E FATE REGOLARI CONTRATTI D’AFFITTO PAGANDOCI LE TASSE SOPRA