di Gabriele Censi
Il tavolo istituzionale della provincia voluto dal presidente Pettinari si è riunito oggi per la seconda volta ed ha prodotto un documento condiviso unanimamente. La sintesi è difendiamo Macerata, un territorio omogeneo che garantisce in modo ottimale i servizi al cittadino. “E’ compito della Regione operare il riordino- dice Pettinari – e con le quattro Province si può tenere conto della necessità di risparmio e si può anche migliorare la omogeneità culturale ed economica del nostro territorio, oggi si decide il futuro delle nostre comunità per i prossimi decenni”. Il presidente sottolinea l’unità trovata: “C’è una sola voce di responsabilità e buonsenso che si rivolge a Spacca”.
A conferma delle dichiarazioni di Pettinari gli interventi dei partecipanti al tavolo. I rettori delle Università di Macerata e Camerino. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali, di Confindustria, Confartigianto e Cna. Poi Cesare Martini, sindaco di San Severino in rappresentanza dei Comuni. Nessuna discrepanza sull’obiettivo. “Legge fatta troppo frettolosamente, parametri insufficienti, inaccettabile la cancellazione di Macerata, un pasticcio che ha creato un tiro al piccione” ripetono tutti. Il documento mette nero su bianco le peculiarità del territorio. 150 anni di storia, forte identità culturale, due università, tre distretti industriali, prima nelle Marche nel rapporto numerico tra imprese e cittadini, prima per imprese a conduzione femminile, 18esima in Italia per incidenza del settore industriale e tra le prime per presenza artigiana.
I dati elencati mettono ancora in evidenza anche demografia (appena al di sotto del limite stabilito) e territorio (il più esteso delle Marche). Macerata è baricentrica nelle comunicazioni con la nuova superstrada Civitanova-Foligno, c’è un efficiente sistema di raccolta differenziata ed equilibrio nei conti di bilancio dell’ente. Tanti motivi a supporto di una scelta che è ora nelle mani del presidente della Giunta regionale e del Cal delle Marche.
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Dei nostri politici nessuno più ricorda che LA MAGGIORANZA dei i cittadini della Provincia, al ballottaggio delle ultime elezioni provinciali, era così “attaccata” all’Istituzione che NON E’ ANDATA A VOTARE
Ma questi invece continuano a fare finta che rappresentino la stragrande maggioranza degli elettori….
Il documento ha già un titolo: “Salviamo lo stipendio di Pettinari”
a vedere le foto pubblicate a corredo dell’articolo mi vengono i brividi… ma davvero non si può fare a meno di tutta quella gente accalcata attorno a quel tavolo? e davvero non si può fare a meno di pagarla per stare lì? poichè costoro (mi auguro) dovrebbero svolgere un lavoro al di fuori della carica ricoperta, perchè non si fa in modo che svolgano le proprie funzioni “pubbliche” senza essere di peso alla cittadinanza? a quel punto nessuno avrebbe da rirdire sulla loro esistenza. ma ritengo anche che, se dovessero adempiere gratuitamente al loro mandato, non ci sarebbe alcuna corsa all’occupazione della poltrona!!
TAVOLO ! l’ennesimo tavolo! SEDIE POLTRONE ….2000 (duemila) miliardi di debito pubblico….. 65.000 (sessantacinquemila) DIPENDENTI PROVINCE IN ESUBERO assunti con CONTRATTI AD PERSONAM che tutti sanno a spese nostre…….E BASTAAAAAAAAAAAAA FATEVELA
F I N I T A ….!!!
Tutte. Sopprimetele tutte. Macerata per prima.
UN ORRIDO POLPETTONE DI MOTIVAZIONI E PRETESTI INUTILI
per salvare il CARROZZONE!
Ma VERGOGNATEVI !
C’é gente famiglie intere che fa fatica a mettere insieme ogni giorno pranzo e cena e voi VOMITATE parole ricorsi convegni tavoli da IMPERIALISTI DELL’800
…rendetevi conto della realtà che vi circonda e ANDATE A LAVORARE se lo trovate un posto di lavoro!!!
Per me è positivo.
Vorrei che qualora il governatore Spacca rispondesse picche i consiglieri regionali maceratesi della Maggioranza lo sfiduciassero in nome e per conto del Popolo maceratese.