Dopo le tre iniziali edizioni del Circuito del Chienti e Potenza, che ebbero luogo dal 1924 al 1926 lungo un percorso di ben 295 chilometri e 200 metri che toccava i centri di Tolentino, San Severino, Serrapetrona, Caccamo, Belforte e di nuovo Tolentino; si torna in pista grazie al Caem, il Circolo automotoveicoli d’epoca marchigiano, nello stesso anello disegnato su 36,900 chilometri, da ripetersi 8 volte, per quella che è la diciassettesima edizione della Manifestazione storica sul Circuito del Chienti e Potenza. L’appuntamento è per sabato 1 e domenica 2 settembre. “Nel caso attuale – precisa Pietro Caglini, guida storica del Caem ed organizzatore dell’evento – parliamo di manifestazioni storiche sul Circuito del Chienti e Potenza per moto d’epoca. Dato che nessuno ha riproposto tale tracciato con continuità nel recente passato, con i soci del Caem ho pensato a suo tempo di poter ridare vita alla corsa sul circuito originario con l’obiettivo di ricordare una gara suggestiva. Come in occasione del Memorial Scarfiotti, che in giugno non ha tradito le attese, non temiamo la cabala essendo anche in questo caso approdati all’edizione numero 17. Contiamo sulla partecipazione di almeno 40 concorrenti, la maggior parte dei quali provenienti da fuori regione, molti da Rimini e Perugia”. Il ritrovo è fissato alle 15 di sabato 1 settembre presso l’hotel Servanzi Confidati di San Severino, con partenza alle 16,30 per Castelraimondo, Crispiero, Camerino e ritorno a San Severino. La cena verrà consumata all’osteria Ninetta. Il giorno successivo, domenica 2 settembre, il clou della manifestazione con due giri del tracciato originario del Chienti e Potenza e relativi rilevamenti cronometrici. 13 le prove a cronometro. La partenza avverrà dal piazzale don Minzoni, cioè della stazione. La due giorni motoristica si concluderà con il pranzo alla locanda Salimbeni della famiglia Ulissi, da sempre vicina al mondo delle moto, nel corso del quale avverranno le premiazioni dei vincitori. Le categorie in gara riguardano le moto “ante 35″ e le “post 35″, omologate entro il 31 dicembre del 1950, con possibilità di deroghe da parte degli organizzatori del Caem per mezzi costruiti entro il 31 dicembre 1965 se di particolare interesse storico.
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