A fuoco nella notte una casa disabitata nel centro di Civitanova: nessuno è rimasto ferito e non ci sono danni ai vicini. Sono andati distrutti diversi suppellettili oggetti per la casa e pochi altri arredamenti mentre la casa al 173 di via della Nave, una parallela del corso principale, è stata risparmiata. A dare l’allarme è stato probabilmente qualche vicino e qualche automobilista che, verso le 4, ha visto il fumo e le prime fiammelle provenire dall’interno di quella casetta bassa con al fianco un cantiere. I vigili del fuoco sono intervenuti poco dopo e quando sono arrivati hanno spento le fiamme prima che si propagassero all’esterno. C’era infatti il rischio che, a lungo andare, il fuoco arrivasse alle vicine abitazioni. Distrutto, invece, solo ed esclusivamente quel che c’era all’interno dell’abitazione singola: oggetti ammassati, immondizia e poco altro. Nessuno è rimasto ferito e il fuoco è stato circoscritto senza arrivare a intaccare le mura dei confinanti, un’altra abitazione e un cantiere edile. Le operazioni si smassamento dei materiali per evitare focolai sono terminate poco prima delle 6 del mattino.
(s.p.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Le case disabitate nella zona centro quelle in prossimità del borgo marinaro sono abitate da clandestini e spacciatori tunisini.
Lo sanno tutti…che il Sindaco invece di ignorare l’esistenza delle forze dell’ordine (forse è rimasto deluso della denuncia che gli fu recapitata in occasione della manifestazione di Miss Padania del 2011)faccia qualche telefonata e chieda più collaborazione.
In questa lunga calda estate non è stato mai visto in città dopo le 21.00 e non sa nulla di quello che succede nei quartieri e nella zona centrale.
Solo chiacchiere…che DELUSIONE.
Ma scusa. Quelle case non sono per caso private? E allora dovrebbero essere i privati a ristrutturarle. Ed allora cosa dovrebbe fare il sindaco? Io se fossi sindaco sai cosa farei. Avrei dato un anno di tempo ai proprietari per ristrutturarle. Trascorso inutilmente il termine le avrei espropriate senza pagare una lira e ristrutturate per metterle a disposizione dei cittadini. Però in questo caso sarei passato per un “orrendo bolscevico” che vuole statalizzare tutto.