di Filippo Ciccarelli
C’è un’altra “vittima” eccellente che Camila Giorgi può, a ben diritto, aggiungere alla sua lista. Si tratta della leonessa del tennis italiano, Francesca Schiavone, regina sulla terra rossa del Roland Garros, che la milanese conquistò nel 2010, sconfitta in terra americana pochi minuti fa dalla promessa nativa di Macerata. La Giorgi si dimostra tennista che non ha grandi timori reverenziali, e chiude la pratica Schiavone in due set con un perentorio 6-1, 6-3, proseguendo così il cammino nel tabellone che porta ai 5.2 milioni di dollari in premio messi in palio al Wta di Cincinnati. La Schiavone era una delle teste di serie della competizione, alla quale Camila è acceduta grazie ad una wild card. Al torneo non partecipano due big come Maria Sharapova e Victoria Azarenka, ma ci sono mostri sacri del calibro di Serena Williams, Caroline Wozniacki, Sara Errani e anche quella Radwanska che fermò la corsa della maceratese a Wimbledon. E’ presto per dire dove potrà arrivare Camila, ma è indubbio che l’esperienza in terra inglese non possa che aver giovato alla ragazza, appena 21enne, che in carriera si è tolta la soddisfazione di battere un’altra grande tennista del Bel Paese, Flavia Pennetta (leggi l’articolo). Il prossimo ostacolo sarà definito dalla vincente del match Pironkova-Stephens. Per ora la Giorgi può godersi la sua vittoria, mai in discussione, in un match dove la Schiavone ha sbagliato molto e che è stato interrotto per qualche minuto a causa della pioggia, quella che è riuscita dove la leonessa ha fallito: fermare la giovane tennista con la tenacia di una campionessa.
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