“Un’edizione preparata in tempi record, appena 10 giorni per allestire tutto”. Segna già un traguardo Popsophia 2012, quello dell’organizzazione che sta preparando in queste ore gli ultimi dettagli per far ripartire il festival del contemporaneo con un programma denso di ospiti, incontri e appuntamenti, mostre e dibattiti, sempre nel segno della contemporaneità. Il via è previsto per domani (giovedì) alle 18.30 con un convegno che inaugurerà la mostra dedicata al genio di Steve Jobs, leit motiv di questa edizione dedicata al Think different. Questa mattina, alla presenza degli sponsor il direttore artistico Evio Hermas Ercoli ha presentato il programma del primo week end ricco di ospiti e anche diverse sorprese fuori programma.
Alla presenza dei due principali sponsor della kermesse, Sandro Paniccia per la Ica spa e Massimo Calcinaro per Paciotti, direttore artistico e assessore alla cultura hanno ringraziato tutto i supporter della manifestazione: “Popsophia dovrebbe diventare un esempio da seguire – ha detto Silenzi – il Comune che è organizzatore spende solo il 35% delle risorse impiegate, tutto il resto è finanziato da privati che abbracciano un’idea culturale”. Un festival che sarà di tutti, come ha ribadito l’assessore alla cultura invitando anche l’opposizione a partecipare. “Non vedo qui Mobili – ha sottolineato Paniccia – e me ne dispiace. Va dato merito alla precedente amministrazione di aver coltivato un buon progetto, per noi non cambia niente, ma mi piacerebbe che il festival superasse steccati politici per il bene della città”. Dichiarazione sulla quale Silenzi annuisce ricordando anche le sorti di Civitanova Danza e invitando ufficialmente Marinelli e Mobili a “sedere insieme a me fra le prime file, perchè la cultura non deve dividere. L’opposizione deve sentirsi a casa propria, senza disagi. Civitanova è di tutti e così Popsophia – e poi rivolto agli sponsor ringraziando Paniccia e Paciotti – questo è un modello, propongo la cittadinanza onoraria a chi sostiene il festival”.
Terminati i saluti istituzionali e i ringraziamenti d’obbligo il direttore artistico passa all’illustrazione del programma del primo week end che si apre nel segno della Pornosofia. La filosofia del porno analizzata attraverso la lente critica dell’indagine filosofica di Simone Regazzoni e Valentina Nappi, pornoperformer che ricerca in Kant le motivazioni del suo essere attrice hard.
Ma il programma, denso e articolato apre con la novità dell’appuntamento del giovedì, le danze: si parte con il singolare incontro in occasione del vernissage delle 11 mostre. Alle 18.30 presso il Chiostro di Sant’Agostino di Civitanova Alta, con tema il “Think different” sono chiamati ad intervenire, tra gli altri, il critico d’arte Luca Beatrice, già curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2009, e Fabio Ancarani, SDA Professor di Marketing alla Bocconi.
A seguire alle ore 20 taglio del nastro per la mostra Inside Marilyn, a cura di Alessandro Icardi e Giuseppe Iavicoli con il coordinamento di Valeria Paniccia. 56 artisti per la star di tutti i tempi nel cinquantesimo della sua scomparsa presso l’Auditorium San Paolo | Ex edicola di piazza della Libertà.
Ci si dà poi appuntamento venerdì 13 alle 18.30 all’Hotel Miramare di Civitanova Marche con una tavola rotonda di inaugurazione della rassegna PopEconomy che vede intervenire il direttore di Radio 1 Rai Antonio Preziosi, l’assessore regionale alla cultura, Pietro Marcolini, il Deputy Director del Master of Science Economics and Management in Art, Culture Media and Entertainment, Andrea Rurale e il manager, Presidente della società di consulenza Nomisma, Pietro Modiano.
Alle 21.30, come da tradizione, ci si sposta nello spazio liberty di Lido Cluana con la rassegna Pensare il Presente. Sul palco, il filosofo e teologo italiano Vito Mancuso dialoga con il presidente del consiglio d’indirizzo del festival, il professor Umberto Curi, sollecitati dal contributo di Paolo Pagliaro autore del punto di Otto e Mezzo su La7.
Sabato 14 Popsophia inaugura gli spazi della città alta proponendo già dal pomeriggio incontri imperdibili. Alle 18.30 infatti Umberto Galimberti apre la rassegna del Chiostro di Sant’Agostino, Le parole del Contemporaneo, con il concetto-guida della sua lectio: “La tecnica”. Stessa location, ma alle 21.30, si apre il sipario sulla rassegna Pop Philosophy addentrandoci nei meandri di Pornosophia con il pop filosofo Simone Regazzoni e la pornostar Valentina Nappi.
Piazza della Libertà alle 22.30 accoglie invece la poliedricità comica di Giobbe Covatta, mentre i seguaci del rock possono spostarsi al cortile ex liceo per il reading/concerto di Paolo Benvegnù e Massimo Del Papa. Alla stessa ora anche l’appuntamento con la rassegna curata dal matematico Giorgio Bolondi, “Il Giardino della Scienza”, che nel suggestivo Cortile della Pinacoteca porta il manager e giornalista Piero Valdiserra a percorrere le strade di “La geometria del viaggio”.
Apre gli incontri di domenica 15, giorno conclusivo del primo weekend, Giulio Giorello protagonista di un doppio appuntamento: alle 18.30 al Chiostro di Sant’Agostino, per la rassegna Le parole del Contemporaneo, ci parla de “Il tradimento”, mentre alle 22 per la rassegna Popcrime, affianca, al Teatro Annibal Caro, l’avvocato Beniamino Migliucci e il giornalista Pierfrancesco Giannangeli, in “Trappola per topi.
Alle 21.30 in Piazza della Libertà, è la volta di Enzo Ghinazzi in arte Pupo, alle prese con la presentazione del suo thriller sanremese, “La confessione”. In contemporanea il Chiostro di Sant’Agostino viene animato da Enrico Ghezzi e dal filosofo Roberto Manzocco, che, per il ciclo Pop Philosophy, si interfacciano con la tematica “David Lynch e la filosofia”. Per Popsound alle 22.30 il minimal punk di Maria Antonietta, e, spostandosi nelle location del Giardino della Scienza, alla stessa ora l’incontro “Cubo sfera, quarchi e piramidi di sfere” con il fisico e scultore Guido Moretti.
A chiudere alle 23.30, Simone Regazzoni, che, nello spazio dell’ex Pescheria, accompagna la filosofa Laura Anna Macor nel magico mondo di Harry Potter.
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PORNOSOPHIA unisce quei ragazzi di via Mozzi che il PCI divise nel 1984.
E quanto costerebbe ai contribuenti sta pagliacciata? L’Italia è in BANCAROTTA e si spendono soldi pubblici per la filosofia del porno! Vergognatevi!
tra pupo e la pornoattrice mi viene difficile definire quale sia la peggiore oscenità. forse solo platinette dell’anno scorso. o luxuria. o antonio preziosi, il direttore dei RAIradiogionali di regime. il pensiero che indirettamente io debba pagare costoro mi fa vomitare. speravo in una svolta con la nuova amministrazione. ma evidentemente, il pacchetto (o meglio: il pacco) pupsophia non ammette veti!
In una parola:
Popò-sophia
E’ vergognoso invitare Valentina Nappi rappresentante del degrado morale e che non ha niente a che vedere con la cultura. E’ un modello devastante per le giovani generazioni: usare il sesso (nelle sue perversioni) per il successo e per i soldi. Dobbiamo ritrovare il senso della vita: amare il prossimo e la vita come dono (non come speculazione).
Perché non è stata invitata Claudia Koll che avrebbe bene spiegato che cos’è questo mondo del porno ed avrebbe dato un messaggio positivo per il fatto che ne è riuscita ad uscirne fuori. Oggi testimonia contro questa droga del sesso mercato e della pornografia.
NON LO SAPETE ?
DOPO IL PERIODO DEL BUIO MORALISMO DEI COMPAGNI ORTODOSSI DI VIA BOTTEGHE OSCURE, ORMAI I COMPAGNI NEWLIBERALS SI SONO CONVERTITI – GRAZIE ALL’APPORTO FILOSOFICO DEI RADICALI – ALLA RELIGIONE DI “THELEMA” DEL DEFUNTO MAGO INGLESE ALEISTER CROWLEY – QUELLO CHE AVEVA VATICINATO, QUANDO FU ESPULSO DALL’ITALIA, CHE “IL DUCE DEL FASCISMO SAREBBE MORTO APPESO COME UN MAIALE IN UNA PIAZZA ITALIANA”.
LA RELIGIONE DI “THELEMA” HA UN SOLO COMANDAMENTO: “FAI CIO’ CHE VUOI SARA’ TUTTA LA LEGGE”.
LA PROSSIMA VOLTA FARANNO VENIRE IL PORNOSOMARO AL POSTO DEL DEFUNTO 33 CENTIMETRI SENZA L’OSSO.
AH, DIMENTICAVO: SAREBBE DA FARLI FUORI A RAFFICHE DI MITRA. SOLO CHE IL MITRA NON SI TROVA, NON SI TROVA IL DITO PER TIRARE IL GRILLETTO, NON SI TROVA IL PAZZO DISPOSTO A FARLO…
CARO GIULIANO MESCHINI, SIAMO, QUINDI, ALLA MERDA!
NESSUNO TOCCHI IMMANUEL KANT.
Il cielo stellato sopra di me, la coscienza morale dentro di me. E’ una delle frasi più felicemente ispirate di Immanuel Kant. Ora apprendiamo che tal Valentina Nappi, pornoperformer (sorprendentemente) ospite a Popsophia 2012 ricerca in Kant le motivazioni del suo essere attrice hard.
Sarà una ricerca lunga e faticosa, perché, francamente, di motivazioni kantiane non ne vediamo nessuna. Il cielo stellato è metafora dell’infinito, la coscienza morale è sinonimo di rigore etico, almeno per noi. Nel blog della Nappi – eloquentemente titolato “in punta di capezzolo” – troviamo scritto invece che “un porno performer è molto più importante di un medico che va a fare le vaccinazioni in Africa”. Chiederemo agli altri ospiti Vito Mancuso, Umberto Galimberti e Maurizio Ferraris la differenza fra Immanuel Kant ed Emmanuelle (film erotico dei primi anni ’70).
Mi mancava questa, il “porno performer”…. Addirittura niente di meno che è più importante di un medico che va a fare le vaccinazioni in Africa
E un “e sto c@zzo!!!!” non ce lo vogliamo mettere (dentro al peformer)???
🙂
Quanti bacchettoni ipocriti si trovano ancora in giro. Magari sono quelli che i porno se vedono di nascosto anche in ufficio. Ma per favore non fate i moralisti da quattro soldi.
Non è moralismo. Nessuno dice che ce l’ha con la pornografia o con chi guarda i porno.
Solamente:
a) la pornografia non c’entra nulla con la cultura, nè con la filosofia;
b) il sospetto che dei soldi pubblici vengano spesi per organizzare delle chiacchierate pseudo-intellettuali sul sesso ripreso dalle telecamere (= pornografia) è comprensibilmente irritante per molti (me compreso);
c) io -e come me credo molti- trovo queste elucubrazioni pseudo-intellettuali su argomenti estremamente futili per nulla interessanti.
Tutto qua.
P.S. Già che c’erano potevano organizzare una conferenza sul collegamento tra i Puffi e il comunismo. Sarebbe stata molto più avvincente (http://tinyurl.com/y4aybg4).
Caro Angelo, proprio no; non guardiamo film in ufficio, per ragioni di principio, e a casa o al cinema preferiamo film d’autore.
perché la pornografia non è cultura? “l’origine du monde” – era stato bollato a suo tempo come pornografia ed oggi viene considerato cultura. http://it.wikipedia.org/wiki/L'origine_du_monde
Più che altro, non capisco bene come possano dei personaggi ai più sconosciuti parlare di “filosofia pop(ular)”. chi diamine sono Siumone Regazzoni e Valentina Nappi? Se pop-porno doveva essere, allora sarebbe stato il caso di invitare i creatori di youporn.com uno dei siti più popolari al mondo.
Non confondiamo le cose, altrimenti dovremmo dire che la prostituzione è bodyart.
mi spiace, proprio non riesco a vedere come si possa a priori stabilire cosa vada a costituire cultura e cosa non.
temo però che il tutto si riveli essere (anocra una volta) uno specchietto per allodole, una provocazione di provincia.
Il Signor Preside si è un attimo…allontanato dal mondo della scuola !!!!! Chissà che cosa pensano tanti giovani diplomandi che hanno sudato sopra i libri studiando la Filosofia di Kant e sentirla vergognosamente sminuita da una certa Valentina Nappi…. Ma il Signor Preside ha a cuore altri sentimenti…..ora !!!!! Ragazzi siate fieri di quanto avete appreso studiando e guardate oltre!!!
ma infatti cari, moralizzatori (in buona fede, per carità) e pornosostenitori (in mala fede), stiamo dicendo tutti la stessa cosa. nessuno si lamenta. ognuno fa quello che vuole nel rispetto della libertà altrui e, soprattutto, a casa sua! non in piazza a spese della comunità! le organizzassero in un bel centro commerciale, queste stronzate, o in un bel capannone della zona industriale!
Macerata dopo essersi fatta sfuggire Popsophia, sta recuperndo terreno a grandi passi da quest’anno con il suo Popsferisterio ( anche un po’ Pornosferisterio con la Traviata).
D’ora in poi , più nulla da invidiare a Citanò col suo festival parafilosoficotalkshowtelevisivo…….
ol rait ! 🙂
Già che a me PopSophia me dava l’impressione di una con le tette grosse e l’avevo messa in relazione con le cinesi di via Pace e Corso Cairoli ma perdersi pure Valentina Nappi è veramente troppo!!! E per giunta pure a Citanò!!! Ma in che mondaccio viviamo?!?!?!? 3 notizie in 3 giorni una più ferale dell’altra… mi ritirerò in eremitaggio a meditare su tutte queste occasioni perse in uno dei sacchetti di immondizia della Carmen… addio per sempre!
A proposito… due domande al volo: chi cavolo è sta Valentina Nappi? la SMEA o il Cosmari sponsorizzano la stagione lirica?
Molte code di paglia. Propongo che a parlare di pornografia (in modo serio) ci vada il portavoce del Vescovo di Fano.
Episodi singoli a parte, sono anni che ambienti relativisti e liberi pensatori e teologi del dissenso si dedicano alla distruzione del senso religioso derivante dalla civiltà ebraico cristiana, colpendo l’individuo proprio sulla morale che lo ha retto per secoli.
Già un colpo mortale al rispetto dell’essere spirituale quale è l’individuo – con motivazioni che vanno dallo stato di necessità alla libertà individuale – è stato dato con l’aborto, mentre col divorzio si raggiunta la distruzione della famiglia, “dato stabile” su cui si fonda la società.
La licenza pornografica è uno dei sistemi più subdoli che trascinano l’individuo verso la materia. La stessa licenza la ritroviamo nell’affermazione che pure l'”anormalità” deve essere considerata “normalità”. Ossia, che pederasti e lesbiche sono persone “normali”. Quindi, massima comprensione verso i loro diritti ed esigenze, pure nel voler essere considerati coniugi e con possibilità di adottare figli.
Oggi, è un continuo esaltare la “diversità” in ogni suo aspetto, compresa la diversità sessuale… Per cui, sui media vengono “raccontati” gli omosessuali (omosessuali sono stati alcuni Grandi della Cultura e dell’Arte, non perchè fossero omosessuali, ma perchè erano artisti) e il Parlamento è ormai aperto perfino alle pornostar, che oggi – pensionate – ci costano 3mila euro al mese.
Di questo passo arriveremo all’eutanasia…
Ciò che è tragico è che a questa distruzione partecipano pure i benpensanti cattolici, gli agglomerati politici cattolici in caduta libera, come l’UDC, ormai in combutta con quei noti e storici ambienti distruttivi della civiltà cristiana, che hanno in seno elementi praticanti i sacramenti, e pure consapevoli partecipanti alla strategia distruttiva.