di Alessandra Pierini
La riduzione dei costi della politica spacca il Pd e la maggioranza. La discussione dell’emendamento sul tema, proposto da Guido Garufi (Idv), ha offerto uno spettacolo indegno con il sindaco Romano Carancini e l’assessore Marco Blunno protagonisti di un acceso confronto con il consigliere del Pdl Pierfrancesco Castiglioni che ha risposto alle provocazioni chiedendo rispetto.
LA POLITICA DEI COSTI – Il confronto si è acceso a tal punto che parte della maggioranza, intenzionata a sostenere il sindaco, contrario all’emendamento, man mano si è vista costretta a cambiare idea, portando così all’approvazione della riduzione di 30.000 euro dall’apposito capitolo di spesa.
«Dovrebbe farvi abbassare gli occhi – ha ammonito Giorgio Ballesi – camminando in città, non il compenso che prendete ma la scelta di fare del consiglio comunale la palestra per i vostri giochetti». In effetti, l’intera seduta di oggi è stata caratterizzata da tensioni tra il sindaco e la sua maggioranza tanto che, ad un certo punto, il primo cittadino ha anche minacciato, nel terrazzo della sala di dimettersi. Subito il Pd, orfano del segretario comunale dopo le dimissioni di Bruno Mandrelli, è corso ai ripari e ha convocato dopo la mezzanotte una conferenza stampa per chiarire la posizione del partito. «Noi voteremo questo bilancio che riteniamo positivo – ha affermato Narciso Ricotta, capogruppo del Pd – ma tutto è perfettibile e con gli emendamenti che hanno stanziato 345.000 euro per il fondo anticrisi, hanno ridotto l’IMU sulla seconda casa se data in comodato d’uso a un figlio e i costi della politica, lo abbiamo migliorato. Naturalmente voteremo contro tutti gli emendamenti proposti dall’opposizione».
Dello stesso avviso Giovanni Scoccianti, in questa fase facente funzioni del segretario : «Sosteniamo ventre a terra gli assessori e il nostro sindaco. Le fibrillazioni alle quali abbiamo assistito oggi non devono essere fraintese. Questa amministrazione va sostenuta, non perchè c’è tanto Pd al suo interno, ma perchè è lo strumento che abbiamo per realizzare il patto con gli elettori». Anche nella conferenza stampa convocata per manifestare unione, c’è chi esprime la sua voce dal coro: «All’interno del gruppo – ha sottolineato Maurizio Del Gobbo – c’è qualcuno che non aderisce alla dovuta attenzione alla persona. Le gente ci chiede aiuto, dobbiamo rispondere». Intanto ieri sera, la direzione del Pd si è riunita e ancora una volta Mandrelli ha ribadito le sue motivazioni. Si è quindi aperto il dibattito ma ogni decisione è stata rinviata al post bilancio, ora considerato prioritario. Molti hanno mostrato apprezzamento per la scelta dell’ex segretario; una minoranza del partito che fa riferimento a diversi esponenti che si sono proposti come altro Pd chiede un confronto sulle problematiche concrete
I COSTI DELLA POLITICA – E’ stata quindi la riduzione dei costi della politica ma la seduta si è protratta fino a 23 minuti dopo la mezzanotte, il che vuol dire che costerà più o meno il doppio visto che oltre a due gettoni di presenza il Comune di Macerata dovrà pagare anche il giorno libero per quei consiglieri che sono dipendenti in aziende private. Era già accaduto una volta la settimana scorsa. Se la discussione del bilancio continuerà ad andare avanti così a rilento, come accaduto nelle prime cinque sedute (le prossime sono state fissate per il 2 e il 3 luglio), si rischierà davvero che gli amministratori diventino vecchi nella sala del consiglio. Non avendo scadenze immediate visto che il termine ultimo per l’approvazione dell’atto principe dell’amministrazione è stato posticipato dal 30 giugno al 31 agosto, il consiglio si sta concedendo tutto il tempo necessario. Così mentre si studiano le strategie più efficaci per risparmiare e investire risorse e mentre si discutono emendamenti che propongono storni di cifre, anche irrisorie, per sanare questa o l’altra situazione, le spese per i consigli comunali aumentano.
Un’atmosfera più distesa si è registrata solo nella pausa. «Siete diventati la mia seconda famiglia»: così Anna Menghi ha spiegato ai colleghi consiglieri la sua scelta di festeggiare il suo cinquantesimo compleanno durante la pausa di una delle sedute fiume (la discussione inizia alle 16, salvo ritardi, per terminare dopo la mezzanotte) in sala giunta dove l’ha raggiunta anche la sua vera famiglia. Il presidente del consiglio Romano Mari ha dato la sua benedizione all’iniziativa e ha augurato ogni bene alla festeggiata, oltre a regalarle un bel mazzo di fiori.
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Adè bello fa le chiacchire con li sordi nostri! Na domanna: ma come se riduce li costi della politica riducenno lu numero delli consigli che ce costa na tombola?
Con tutto il rispetto per le parole dell’amico Ballesi – riportate col virgolettato – a me pare un po’ sbilanciato, il tono di questo resoconto: da cui vien fuori un consiglio comunale di riottosi a caccia del raddoppio dell’emolumento, di fronte a una giunta presentata come ostaggio di un manipolo di cattivoni.
Ero presente e ho visto che non è andata propriamente così.
Innanzitutto, il fatto che gli emendamenti proposti dai consiglieri hanno permesso di abbassare l’IMU (che la Giunta nel bilancio aveva indicato con l’aliquota massima, cioè spremendo come meglio possibile i già tartassatissimi cittadini) a me pare una sostanziale vittoria popolare, addirittura in controtendenza nazionale. Se poi ad ottenerla sia stato un giochino di Palazzo, a me cittadino frega davvero poco. Me ne posso – voglio dire – solamente rallegrare: benedetto il giochino di Palazzo.
Poi lo show mentre parlava Castiglioni: “ma tu chi sei, che non ti si può interrompere? Chi sei tu?”, gli ripetevano dai banchi della Giunta il Sig. Sindaco e l’assessore Blunno, quasi dimenticando che lui è un consigliere eletto dal popolo (sarà un fatto simbolico, per carità… ma un qualche valore, sia pure solo ideale, dovrà continuare ad avercelo questo aspetto, o no?) e che stava intervenendo nel suo diritto, tanto che anche il Presidente del Consiglio tentava inutilmente di far tacere il Sig. Sindaco e l’assessore.
Motivo della bagarre? L’emendamento di Garufi per destinare 35000 euro, attualmente in dotazione alla Giunta per i propri stipendi, ad un Fondo di povertà per i cittadini che non hanno proprio niente (che hanno perso il lavoro, o la casa, etc.); si tratterebbe (ha spiegato Castiglioni, che proprio su questo è stato più volte interrotto da Carancini e Blunno) di una riduzione di circa 300,00 euro a cranio per il Sig. Sindaco e per gli assessori. Credo che sia un segnale importante che tale emendamento sia stato approvato col voto di maggioranza e opposizione, compresa “Macerata è nel Cuore”.
Ha votatu me pare per ridurre li costi della politica de 35.000 euro, solo per approvà lu bilancio de gettò de presenza delli consiglieri ne spenne 19.000, più l’aldri costi. In sostanza se magna lu risparmio quasci tuttu per approvà lu bilanciu
La colpa del fattaccio è del prof. Garufi che per una volta non si è lanciato in uno dei suoi voli pindarici ma ha proposto una cosa semplice da realizzarsi e che tutti, compreso il sottoscritto che è parte del popolo ruspante, hanno compreso (ovviamente scherzo tanto per iniziare). In ogni caso bravi a tutti coloro che hanno votato per l’istituzione del fondo, che come dice il sig. Davoli, per restare nel pratico-ruspante, è la cosa più importante.
Non commento il fatto che Sindaco ed Assessore al Bilancio dimostrino poca pratica nella gestione democratica della discussione, che già si commenta da sé e che negli ultimi tempi non è stata la sola gaffe (vedi ad esempio la discussione sulla fidejussione pro-Maceretese: l’Assessore Canesin non aveva con sé le carte al momento della discussione e cmq erano carenti del nulla osta dell’Ufficio Tecnico Comunale, in Commissione mi sembra di ricordare che non se ne fosse nemmeno parlato ma in barba al Regolamento Comunale, che a questo punto può essere usato per farci i missili di carta, viene approvata il giorno successivo senza aver riconsultato la Commissione ed in mancanza dei tempi tecnici previsti).
Le cose sulle quali, a mio modesto modo di vedere, si dovrebbe riflettere sono:
1) imparare ad ascoltare le opinioni degli altri, dando così almeno l’impressione di aderire ai canoni della bistrattata democrazia, ed eventualmente con un barlume di furbizia prendere le migliori e farle proprie: una volta la politica funzionava così;
2) smettere con le lotte intestine (sfociate con le dimissioni dell’avv.Mandrelli): il partito di “maggioranza nella maggioranza” è uno, avrà pure una sua linea (che tuttora, visto che nulla di concreto è stato ancora fatto per la città, poco si capisce quale sia) e se esiste una base che da delle indicazioni programmatiche, Sindaco ed Assessori le accettino, sempre per la regola della democrazia di cui sopra, senza voler a tutti i costi imporre le loro opinioni che è poi la percezione che si ha della situazione;
3) non è con una conferenza stampa o con dichiarazioni pubbliche che si nascondono i panni sporchi: la “gente” è ruspante e fa valutazioni semplici, sà riconoscere i colori (daltonici a parte) e poi magari se ne ricorda pure quando va a votare; traduco: invece di fare accordi, manovre, riunioni fiume, convocare decine di commissioni, rilasciare dichiarazioni e fare conferenze stampa prendete una decisione politica: vi siete accorti di avere sbagliato a candidare il Sindaco o qualche Assessore? se ne avete la forza sfiduciate e dite chiaramente il perchè: a noi, “la gente”, interessa che la città abbia se non proprio un futuro (sarebbe chiedere troppo a questa Amministrazione quando non immobilista, confusionaria) almeno un presente decente; dei fatti vostri di partito poco importa, ma ricordate che quando si è chiari e magari si capisce cosa stiate facendo magari qualcuno, apprezzandolo, vi rivoterà.
Buona giornata a tutti
tanto che, ad un certo punto, il primo cittadino ha anche minacciato, nel terrazzo della sala di dimettersi
Basta con le parole, basta con le minacce, basta con le invocazioni: che il Sindaco, che è uomo d’onore, passi dalle parole ai fatti e si dimetta, senza se e senza ma….
La favoletta del consiglio comunale Parte II:
Carancini minaccia di dimettersi,
Mandrelli si dimette
Ricotta pensa alla poltrona
ma è una favola e finisce con:
“e i politici maceratesi vissero felici e contenti!”
Per far capire a tutti che è giunto il momento di considerare chiusa l’attuale esperienza dell’amministrazione Carancini – basterebbe guardare le espressioni dei consiglieri di maggioranza ( foto n° 1 ) e in special modo quella del consigliere Compagnucci—-
Più chiari di così !!!!!!!!
ad un certo punto, il primo cittadino ha anche minacciato, nel terrazzo della sala di dimettersi
I maceratesi ci hanno credutio tutti ma proprio tutti!
ad un certo punto, il primo cittadino ha anche minacciato, nel terrazzo della sala di dimettersi
E’ per la serie “La sai l’ultima su Crancini?”
ad un certo punto, il primo cittadino ha anche minacciato, nel terrazzo della sala di dimettersi
I comici di Zelig hanno detto non ce n’è più per nessuno.
ad un certo punto, il primo cittadino ha anche minacciato, nel terrazzo della sala di dimettersi
Spinoza.it l’ha eletta frase dell’anno.
ad un certo punto, il primo cittadino ha anche minacciato, nel terrazzo della sala di dimettersi
Ricotta: “Nel terrazzo ha minacciato di dimettersi? Non di buttarsi? Allora scherza!!!”
ad un certo punto, il primo cittadino ha anche minacciato, nel terrazzo della sala di dimettersi
Domani la nazionale giocherà col lutto al braccio.
…continua…
ad un certo punto, il primo cittadino ha anche minacciato, nel terrazzo della sala di dimettersi
Era un regalo per il compleanno di Anna Menghi
Continuate voi…
Non so chi sia cammellorob, ma condivido sempre più quanto scrive.
Ciò detto, io non so dire bene se Carancini sia carente di comportamenti democratici o abbia un galateo tutto suo in questo porsi nei confronti della sua stessa maggioranza e del Consiglio, ma credo che il suo difetto, , scambiato da molti per ostinazione nel perseguire per la sua strada i suoi obiettivi di programma amministrativo, sia la sua cocciutaggine il fattore che gli impedisce ogni confronto con chiunque sia fuori della cerchia della sua Giunta e dei dirigenti verso cui nutre un vero e proprio credo. Appena eletto si è chiuso in questa riserva indiana, circondato da pochi elementi scelti, gli assessori, ed ha perso quella opportunità successivamente lo scorso anno, quando fu oggetto di verifica dalla sua maggioranza – che poi è finita come è finita con un nulla di fatto- di rivedere la sua squadra,, da cui molto dipende la sua credibilità amministrativa. Ha fatto suo dal primo giorno come primo cittadino, il motto noi contro tutti e ancora è fermo sulla propria linea di difesa, senza rendersi conto che questo atteggiamento è per sè controproducente. Pazienza avesse avuto un team all’altezza, coi controca@@i ma con questo Carro di Tespi cigolante, non può andare ancora troppo lontano coi suoi oppositori interni al Partito e alla maggioranza, se non a rischio del suo personale logoramento di nervi. Inutile la propaganda Sindaco, quanto è bravo questo, quanta è brava quella della mia squadra. Ci vogliono i fatti a metà mandato, per conviincere tutti di poter arrivare fino in fondo.
SENZA PUDORE , SENZA RITEGNO ,
MA ABBIAMO LA CERTEZZA CHE SONO SEMPRE PIU’ SQUALLIDI NEL GESTIRE AL CITTA’ !!!!!!!!!!!
Che spettacolo indegno
suscitate solo un feroce sdegno
Che state lì a far i vostri giochetti
a finger di litigar come cani e gatti
e quando finisce la pantomima
tutto resta immobile, come prima
a compiacervi delle vostre belle parole
che al mattin si sciolgono come neve al sole.
Ma ecco lo Sgarufator apparire all’orizzonte
che a mo di novello Bronte
spara sugli astanti cenere lapilli e lava
con la sua cocente proposta brava.
Si tratta badate ben di dui soldini
tanto per far parlar di se i concittadini
giusto per fregiare l’ansimante petto
della medaglia d’omo di rispetto
dell’omo incorrutibil, probo e altruista
della corrente più giustizialista.
Certo sarebbe più credibil certamente
se già non fosse conosciuto dalla gente
come l’omo che sa seguir gli eventi
pronto a chinarsi ai mutati venti
pronto a mutar la sua bandiera
nel tempo che all’occaso segue la sera
Insomma l’esempio più lamante e più specchiato
del nostrano politico mai invecchiato.
Ma tanto basta a far scoppiare il parapiglia
e tutta l’assemble ormai s’accapiglia
il fratel contr’il fratello armato
tutti a vociar dal più gradasso al più sfigato
e la tragedia orami è annunciata
quando al culmin della tragica serata
un uomo solo il capitan della brigata
non vuol la sua parola sbugiardata
e dall’orlo del balcon già minaccia
che: o è così o ci giochiam la faccia.
Per un istante confesso d’aver temuto
di buttarsi di sotto avesse minacciato
ma non c’è pericol è solo una commedia
che però non fa più rider nessuno anzi ci tedia.
Al fin rimanete tutti al vostro posto
e della politica non diminuite il costo
e pensate solo come spillar quattrini
ai vostri elettori concittadini
Una amara considerazione pel già citato Sgarufatore
che sgarufar bisigna tra le giuste corde
perchè se lo si fa tra le m***e
che una cosa s’ottien una soltano:
+ puzza
Passavo di qui per caso e finalmente ho letto con grande soddisfazione un commento positivo sull’operato dell’Amministrazione Comunale: quello del signor marco p che usa le parole “GESTIRE LA CITTA'”; io al contrario non ci sono riusciuto, anzi, per dirla tutta, credo che per l’anno 2012 non si sia nemmeno iniziato a gestire alcunchè visto che il bilancio PREVENTIVO sarà stilato in modo definitivo entro il 31 agosto; cioè, (ruspantata voluta) dal 1 gennaio 2012 al 31 agosto 2012 – 8 mesi – si è andati e si andrà avanti in modo PROVVISORIO, che equivarrebbe a dire che di idee proprio non ce ne sono; è vero che la legge lo permette ma l’etica mi pare un pò messa da parte.
La proposta, quindi, è: saltiamo direttamente il 2012, al massimo ci sarà una censura da parte dei revisori dei conti, anzi no… perchè pagarli se non c’è bilancio, ma l’anno prossimo ci saranno il doppio di soldi da investire con 4 mesi in più per pensare cosa fare.
Buon pomeriggio a tutti.
Ah! Sindaco! le dichiarazioni fatte sui balconi, anche se fatte in preda a frustrazioni varie, a uno che le ha fatte qualche decennio fa mica gli hanno portato tanta fortuna.
@ Marcus Iunius Brutus
Caro fratel, del verso appassionato,
dev’essere non devi della gente
se, stilando il commento tuo ritmato,
te la prendi con chi convintamente
ha per un suo pensiero avvantaggiato
chi ormai si trova in tasca quasi niente,
colpendo con un colpo ben mirato
il portafoglio della ben abbiente
Giunta del nostro centro macerato.
Dimmi chi sei, fratello immacolato
che difendi la Giunta e l’altra gente?
Son due soldini? Meglio! Agevolmente,
quindi, li lasceranno sul piattino
del Fondo per la classe non abbiente,
traendoli dal conto del bottino!
Ma allor… perché si stizza il Cittadino
che Primo siede nel comun consesso?
Se è così scarso il prelievuccio stesso,
se è davvero un modesto contentino,
non è da creder che sia come niente
per le tasche di ancor quell’altra gente?
Ma qui il tuo verso cede all’intestino
ed ai suoi afrori. Peggio pel pennino,
che per tenere botta al contendente
perse la rima assai velocemente.