Il consiglio provinciale di Macerata ha approvato il Piano generale di sviluppo 2012-2016 ed il Bilancio di previsione 2012, con annessa relazione programmatica e bilancio pluriennale 2012-2104. La seduta consiliare, iniziata ieri nel primo pomeriggio, si è protratta fino a poco prima delle 22 con la votazione finale sul bilancio, che ha ottenuto 13 voti favorevoli e nessun contrario, in quanto al momento del voto i consiglieri di minoranza sono usciti dall’aula.
Il documento contabile, predisposto in una generale condizione di difficoltà finanziaria dovuta soprattutto ai minori trasferimenti dallo Stato, è caratterizzato nella parte corrente da una consistente diminuzione della spesa che interessa la maggior parte delle funzioni (in primo luogo le spese generali di amministrazione e di gestione, ridotte del 18,4%). La contrazione della spesa non è stata applicata, tuttavia, in due funzioni a cui l’Amministrazione provinciale – ha sottolineato il presidente Pettinari – pone particolare attenzione: la gestione del territorio e il settore sociale che, rispetto al 2011, vedono, al contrario, crescere nel complesso gli stanziamenti rispettivamente del 19 e del 9 per cento. In precedenza era stato approvato (13 favorevoli e 6 contrari) anche il Piano generale di sviluppo, interamente elaborato dalla struttura della Provincia senza apporto di consulenze esterne. Esso costituisce un importante documento di pianificazione strategica che – all’interno di una cornice programmatica comunitaria, nazionale e regionale – parte dalle linee di mandato espresse dall’Amministrazione e approvate dal Consiglio Provinciale lo scorso mese di marzo per dettagliarle in programmi e progetti. Tale Piano, pur dovendosi interfacciare con la programmazione finanziaria annuale e triennale, abbraccia un orizzonte temporale più ampio, con previsioni che vanno fino alla scadenza del mandato elettorale del 2016. Tre le principali macro-aree previste nel Piano: “servizi alla persona e alla famiglia”, “infrastrutture, mobilità e ambiente”, “Lavoro e impresa”.
“Il periodo di recessione che viviamo – ha ricordato il presidente Pettinari nel presentare il Piano di sviluppo – è aggravato dalle limitazioni alla spesa per investimenti degli enti locali poste dal Patto di Stabilità; le minori entrate obbligano a svolgere le medesime funzioni in modo più efficiente; la sorte delle province è pure aleatoria, ma tutto ciò non deve minimamente condizionare la nostra pragmatica incisività, anzi deve costituire un forte stimolo a fare, fare bene, fare meglio con quello che abbiamo, tutti insieme, utilizzando il modello della concertazione e della condivisione. Per questa ragione abbiamo scelto di non scrivere il “libro dei sogni”, ma di redigere un documento serio, concreto, incentrato su pochi ma significativi e realizzabili obiettivi e progetti strategici pluriennali, sui quali si baserà la nostra azione politica e amministrativa del quinquennio di governo”.
Il Consiglio provinciale tornerà a riunirsi il prossimo 27 giugno per l’approvazione di altri due Piani programmatici: quello delle “Politiche perla Famiglia” e quello per le “Politiche attive per il Lavoro e la Formazione professionale”.
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PETTINRI dice ” …il Piano generale di sviluppo, interamente elaborato dalla struttura della Provincia senza apporto di consulenze esterne. Esso costituisce un importante documento di pianificazione strategica che – all’interno di una cornice programmatica comunitaria, nazionale e regionale – ..”
Siamo ansiosi di leggere questo piano, ma una critica la possiamo fare senza leggere il piano. La progettazione strategica , una metodologia di governo e programmazione del territorio prevede che nella fase di progettazione, elaborazione e deliberazione della progettazione strategica di un territorio comunale o sovra comunale e ci sia un partecipazione deliberativa che veda coinvolti tutti gli attori interessati da questo piano, che siano sentite i portatori di interessi, una partecipazione istituzionalizzata .
Pettinari non sa cosa sia partecipazione lui è un classico amministratore il cui stile di operare viene classificato “come il decisore cieco”, lo ha dimostrato quando nominati gli asessori non ah dato loro le deleghe .
.PETTINARI oggi all’approvazione del piano ha detto: “Per questa ragione abbiamo scelto di non scrivere il “libro dei sogni”, ma di redigere un documento serio, concreto, incentrato su pochi ma significativi e realizzabili obiettivi e progetti …..
” cosa di più praticato concreto e realizzabile che vendere una fetta di territorio di uCIVITANOVA MARCHE che ha bisogno di quel territorio per dare una svolta di qualità alla città?
Pettinari ha scelto al cosa più facile vendersi i gioielli di famiglia ( non la sua ) tanto alui della costa non interessa , non sa cosa sia e dove sia la costa
Si hanno fatto un bilancio a “tenene””…….pero’ l’aumento delle polizze assicurative l’ha imposto ed e’ tutto passato sotto gamba…..senza parlare della vendita del liceo di civitanova…..tutti bravi poi nel momento di votare!!!!….nemmeno lo sveglio di Diomedi e’ riuscito a votare contro….prima a destra nelle comunali con FI, poi a sinistra in Provincia, poi di nuovo a dx alle comunali con Erminio…..poi vota a favore della vendita!!!!!…..a te il trasformismo fa un baffo!!!!….ma la mattina quando ti specchi ti ricordi come ti chiami o devi chiedere???…..povera Italia!!!
Mo’……. vedemo come siete bravi a citanò. sono sicuro che non solo non aumentata l’imu ma che la abbasserete per le seconde case e la cancellate per la prima….. tutti sverdi a parlà. e sul liceo non se ne può più. il liceo se civitanova lo vuole lo deve pagare perchè è di tutta la provincia. qui a tolentino le nostre scuole non hanno la palestra e voi che avete tre istituti superiori ben sistemati volete pure l’area ex liceo. non siete al centro del mondo e non deciderete il destino dei soldi dei cittadini di tutta la provinca. abbassare la cresta prego.