Da Mauro Romoli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, riceviamo:
“La recente tornata amministrativa che ha coinvolto due tra i più importanti centri della nostra provincia, ha rappresentato un punto di svolta rispetto al passato, ed apre un nuovo scenario sia nel resto del territorio maceratese che sul piano regionale. Rifondazione Comunista- Federazione della Sinistra rivendica con forza la scelta operata sin dallo scorso anno di convocare le primarie come metodo di selezione della classe dirigente amministrativa locale.
Questo ha fatto si che sia a Civitanova che a Tolentino la Federazione della Sinistra avanzasse una proposta unitaria a sinistra costrutita su figure di “rottura” rispetto al passato: i diversi risultati raggiunti ( vittoria a Civitanova con Corvatta e sconfitta a Tolentino con Comi ) sono la dimostrazione della voglia di cambiamento che i cittadini hanno fatto sentire in maniera chiara alle forze politiche. Proprio lanciando le primarie riteniamo di aver intercettato questa voglia, ed infatti abbiamo assistito ad una affermazione più che incoraggiante per la Federazione della Sinistra nell’appuntamento elettorale.
Infatti, ciò che è emerso con chiarezza, è che a perdere questa tornata elettorale, è stato proprio quel PD che rappresenta l’asse su cui poggia il cosiddetto “modello Marche”: a ciò bisogna aggiungere la pressoché scomparsa dell’UDC, mentre anche l’IDV rimane al palo.
Alla luce di tutto questo, due sono gli aspetti fondamentali da sottolineare. Anzitutto bisogna prendere atto che la sinistra deve tornare ad assumersi l’onere del cambiamento in maniera ancor più convinta e determinata, rilanciando il progetto di costruzione di un cantiere aperto con le altre forze politiche gravitanti a sinistra, dove possano trovare cittadinanza associazioni, movimenti e singoli persone portatrici di idee sane di sviluppo.
I cittadini stanno oramai mostrando più di qualche segno di insofferenza nei confronti dei soliti “baroni” della politica ed in generale verso una intera classe dirigente autoreferenziale ed incapace di fornire risposte contro la crisi.
In secondo luogo, il cosiddetto “modello Marche”, con la sua declinazione maceratese è fallito. Infatti in nessuno dei comuni principali dove si è votato, nelle Marche e soprattutto nella Provincia di Macerata, si è presentata la coalizione centrata su PD-UDC-IDV.
Pertanto nella nostra provincia, dove le città più grandi quali Macerata e Civitanova sono retti da maggioranze politiche diverse da quella provinciale, ad un anno di distanza delle elezioni, quel tipo di coalizione di già non ha più la legittimità politica a governare in quanto rappresenta il vecchio e tutto ciò che le persone non vogliono”.
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Simpatico! Ma si è accorto che la voglia di cambiamento c’è ovunue e in tutte le direzioni? C’era anche quando Rifondazione è stata estromessa dal Parlamento. Ma loro se ne sono accorti?
e proprio dopo l’estromissione di Rifondazione dal Parlamento l’Italia è precipitata sempre più nel baratro…. solo se la sinistra italiana torna a fare seriamente “la sinistra”…. c’è una vera speranza di cambiamento!!!!!
Invece il comunismo ha vinto? Ahahah
Ma che vuoi analizzare, a Tolentino hanno votato DC e PSI, cos’era voglia di andare al Jurassic Park? Dopo mi vengono a dire che c’è l’antipolitica, per me c’è l’anti-voglia-di-far-funzionare-i-cervelli e chi ci rappresenta ci rappresenta in tutto e per tutto.
La mia vuole essere solo una riflessione sullo stato attuale del cosiddetto centro-sinistra inteso in senso classico che ritengo debba dare ( tutti insieme, noi compresi ) una sterzata forte in vista delle prossime elezioni politiche del 2013 e per affrontare i problemi crescenti che oggi a livello locale viviamo sulla nostra pelle. Non vuole essere una critica a tutto il PD, anche perchè so benissimo che lì dentro ci sono tante persone davvero valide, animate da passione e voglia di cambiare lo status quo e con più di qualcosa da dare alla politica nostrana ( lo dico per conoscenza diretta di alcuni di loro ). Non tutti infatti guardano alla sinistra come una iattura, ma anzi come ad una risorsa importante e forse imprescindibile per poter attraversare le contraddizioni che ci sono in questa società in mano all’economia ed alla speculazione. IDV? UDC? Rispondo solo: dialoghiamo, non è necessario essere d’accordo su tutto, ma dialoghiamo senza complessi di superiorità gli uni sugli altri e senza porre veti. Anche a sinistra constato che siamo del tutto insufficienti se presi da soli, a partire in primis dal partito che rappresento, ecco perchè credo non sia più rinviabile una riaggregazione di forze ed il rilancio di un confronto serio e paritetico sotto il profilo della dignità politica per poter, per lo meno, provare a disegnare una bozza di futuro. In questo momento difficile, bisogna trovare ancor più del solito, la voglia di dialogare e soprattutto di ascoltarsi senza la presunzione di avere la verità in mano, tanto meno io e tanto meno noi. Bisogna porsi “orizzontalmente” davanti al nostro popolo, ascoltare i tanti problemi che ci sono e condividere insieme possibili soluzioni. Non so se questo metodo è “nuovo” o non lo è, la diatriba sul nuovismo mi appassiona poco, credo però sia l’unico metodo per ricreare un minimo di credibilità alle forze politiche. Io sono segretario provinciale da poco, non penso di dover pagare gli errori delle direzioni nazionali dei partiti, cercherò però di impegnarmi ( non prometto di farcela ma di certo ce la metterò tutta ) per unire le tante anime positive intorno ad una prospettiva di società, questa sì, nuova.
Sono convinto che la proposta di Mauro è veramenta seria, che coglie nel segno in questo delicato momento politico. Bisogna però portarla a concretezza superando anche le dietrologie che leggo sui vari commenti (ma dove eravata, ma se …., ma il comunismo ha vinto?,ecc, ecc,) cose che secondo me non hanno più senso.
Ricominciare dalla sinistra, nel senso dei valori e non delle sigle.I veri valori condivisi da tutta la sinistra ( anche se la parola sinistra va usata non in senso dietrologico, ma solo come un area identificativa).
La concretezza sarebbe però non di sedersi intorno al solito tavolo rotondo, dentro al solito palazzo, ma iniziando per esempio in una bella piazza, magari seduti davanti ad un tavolinetto con un buon bicchiere di vino ad ascoltare i cittadini, discutendo con loro, ascoltando le loro proposte, i loro sogni, le loro paure. Senza alcuna gerarchia di potere e/o di schieramento.
Sarebbe un bel segnale di cambiamento.
venite a Siena e guardate come hanno ridotto la citta’- mps-e ateneo . !!!
A me sembra la solita supercazzola contro il PD, fatta da chi non ha nulla di concreto da dire. Bertinotti docet, a destra ringraziano.
Per parlare di governo e di cambiamento, bisogna innanzitutto avere la cultura di governo, cosa che proprio voi di rifondazione, avete ampiamente dimostrato di non avere. Per ben due volte, le uniche, che il centro-sinistra e’andato al governo, vi siete impegnati a tal punto di farli cadere entrambi (Bertinotti docet). Ogni intervista rilasciata da Ferrero, sembra un’intervista di uno dei fidi di Berlusconi! Infatti attacca sempre il PD, mostrando allo stesso tempo una altezzosita’ e una superbia, da non rendersi neanche conto che solo, il PD, potrebbe dargli la speranza di governare nuovamente. Vi ricordate quando eravate al governo e scendevate in piazza contro il vostro stesso governo?? Che figura ragazzi….neanche nella repubblica della banane, in mongopolii, si sarebbero comportati cosi’!!! O quando la signora Manacorda appena andata al governo, come primo provvedimento voleva abolire le Freccie Tricolori??? Cari signori, prima vi libererete delle vecchie ideologie che ancora vi portate nel dna e prima andrete di nuovo a governare, piu’in sintonia con le esigenze reali del Paese e della gente (magari abbandonando questa vostra idea di essere piu’ puri e piu’ duri degli altri partiti che potrebbero di nuovo farvi vincere le elezioni). Meditare gente..
Mai vista una quinta colonna più grandiosa….