di Luigi Labombarda
E’ noto a tutti che la Terza categoria è il gradino più basso del calcio italiano, l’espressione del dilettantismo più puro, il campionato che si gioca soprattutto per passione facendo comunque volentieri tanti sacrifici per giocare su grandi o piccoli campi sportivi. Sembra però che il Comitato Regionale FIGC delle Marche si dimentichi a volte della dimensione dilettantistica di questa categoria, chiedendo di giocare improbabili turni infrasettimanali (con giocatori e dirigenti che normalmente lavorano) o, per scelte cervellotiche, definendo lunghissime trasferte in barba alla crisi economica che attanaglia anche il nostro calcio locale. Questa doverosa premessa è l’opinione di chi scrive osservando il quadro del turno di sbarramento per la promozione in Seconda categoria: non una gara unica (come lo scorso anno) ma un turno di andata e ritorno, con le squadre vincitrici dei rispettivi playoff abbinate con un sorteggio integrale. Per gli appassionati e gli sportivi è sicuramente un accattivante motivo di sfida andare ad affrontare realtà sconosciute ma l’accantonamento del criterio di vicinorietà, in favore di un abbinamento integrale, è da considerarsi un azzardo e uno smacco per le piccole società, costrette a sobbarcarsi nel peggiore dei casi trasferte di centinaia di chilometri nella nostra regione. Guardiamo allora quali sono gli accoppiamenti e le avversarie delle tre formazioni della provincia di Macerata. All’Esanatoglia è toccata la trasferta meno impegnativa (“solo” 80 km): l’avversario sarà infatti l’Osimo 2011, arrivata seconda nel girone F. Domani alle 16.30 l’andata al “Santilli” di Osimo, il ritorno sette giorni dopo nella cittadina dell’alto maceratese. Più di 100 km separano invece l’avversario del Macerata 1921: è il Pesaro Calcio, che ha vinto i playoff del girone B dopo aver chiuso la stagione regolare al secondo posto. L’andata domani pomeriggio nella consueta cornice dello stadio dei Pini di Macerata, il ritorno si gioca dopo una settimana a Morciola di Colbordolo (PS). Il Real Molino scoprirà invece la valle del Biscubio e uno dei suoi paesi, Apecchio, situato quasi al confine con l’Umbria e a pochi km da Città di Castello. Invitiamo il presidente sangiustese Cardinali a preparare i panini per la lunga trasferta (circa 180 km) in pieno Appennino pesarese, domani con fischio d’inizio alle 16.30; la Viridissima Apecchio sarà di scena invece a Monte San Giusto il 2 giugno. Tutto sommato è pure andata bene alle tre rappresentanti maceratesi, se confrontate alla situazione che vede l’Altavalconca di Montegrimano (Pesaro, ai piedi di San Marino) dover affrontare la Silvestrese di Castorano (Ascoli, tra Pagliare e Offida): tra andata e ritorno i pesaresi dovranno sobbarcarsi oltre 400 chilometri di strada!
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Mamma mia che faccia !!!!! Ugè detto “Il Male” 🙂