Polveri sottili: 36 sforamenti a Civitanova

La denuncia arriva da Luigi Carlocchia di Sel e dal candidato sindaco Tommaso Claudio Corvatta che propone le sue soluzioni

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Luigi Carlocchia

L’aria a Civitanova è fuorilegge: lo denuncia Sel commentando i dati relativi allo sforamento registrato dalle centraline di monitoraggio dell’Arpam: “per ben 36 volte si è sforato il tetto massimo che per un intero anno è di 35 volte – commenta Luigi Carlocchia – l’aggravante è che la punta massima di inquinamento atmosferico ha toccato punte di 100 microg/l, il doppio esatto di quello legalmente sopportabile. Il provvedimento amministrativo in essere dell’Ecozona si è dimostrato un vero fallimento, inefficace a contrastare l’inquinamento da PM10. Una buona percentuale di inquinamento è conseguente di una mobilità urbana sostanzialmente basata sul trasporto privato, perchè la città e le zone periferiche sono male collegate dal trasporto pubblico che ne disincentiva l’uso. Siamo davanti ad una amministrazione comunale con scarsa sensibilità ambientale,incapace di interpretare le domande di nuova qualità della vita”. Con le stesse motivazioni intervengono anche i rappresentanti di Cittaverde: “Servono ordinanze per istituire Zone a Traffico Limitato e riservato ai residenti e alla logistica, come urge un’ ordinanza per deviare il traffico pesante che inquina San Marone e Santa Maria Apparente sulla superstrada. Serve un trasporto pubblico urbano efficace,veloce, certo, piste ciclabile urbane in centro come esistono in tante realtà simili alla nostra. Che la Giunta Mobili su questi temi abbia fallito è sotto gli occhi di tutti,basta sentire l’odore dell’aria che respiriamo in zone della città ad alta densità di traffico”.
E sulla mobilità e sul traffico interviene anche Tommaso Claudio Corvatta che propone alcune “soluzioni molto concrete e immediatamente percorribili”. “Occorre intensificare il servizio di Scuola Bus, ragionando su tariffe agevolate con le autorità scolastiche – commenta Corvatta- attuare il car sharing, ovvero la condivisione di una unica auto per chi va nello stesso luogo di lavoro, cominciando dalle aziende più grandi di Civitanova: il Comune e la ASL, creare una cartellonistica persuasiva, che esorti ad esempio a spegnere i motori ai passaggi a livello, a non utilizzare l’auto per passeggiare in centro, preferendo una passeggiata a piedi o in bicicletta e concordare orari differenziati di entrata e uscita dal lavoro, visto che tutti gli indicatori ci dicono che i picchi di inquinamento sono tra le 8 e le 9, e soprattutto tra le 17 e le 19.”

l. b.



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