Ora è ufficiale: il candidato sindaco del Pd
a Tolentino sarà Francesco Comi

Il primo passaggio sarà quello delle primarie del 4 marzo. Il consigliere regionale: "Sono debitore verso la mia città, sarei orgoglioso di rappresentarla"

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di Roberto Scorcella

Da oggi è ufficiale: Francesco Comi è il candidato sindaco del Partito Democratico a Tolentino. Prima, naturalmente, Comi dovrà confrontarsi il 4 marzo alle primarie per ora con Alessandro Bruni. E’ stato lo stesso Comi questa mattina nel corso di una conferenza stampa a confermare le voci che ormai da diverso tempo circolavano insistentemente.  “Non potevo non raccogliere l’invito corale, meditato, del Partito Democratico, di altri partiti, degli amministratori comunali, ma anche di tanti cittadini comuni. Tolentino” ha detto Comi “mi ha dato molto. Mi ha concesso l’onore di far parte del governo regionale a poco più di 30 anni. Sono debitore verso la mia città. Sarei orgoglioso di rappresentarla”. E ha anche fugato ogni dubbio su eventuali incompatibilità. “Accettando, non senza qualche esitazione, la candidatura, ho scelto di dedicare alla città i prossimi anni del mio impegno politico. Guidare una comunità locale come Tolentino significa dedicargli tutto il tempo ed ogni energia necessaria. Non può essere un impegno part-time. Se sarò eletto mi dimetterò immediatamente dal consiglio regionale e svolgerò a tempo pieno il ruolo di sindaco. Aver fatto questa scelta non mi costa molto, in verità. La soddisfazioni non sono solo quelle monetizzabili. La politica non è solo carriera o affare, è anche passione, idealità, e l’orgoglio di camminare insieme alla propria comunità verso una nuova sfida, una nuova meta”. E alla domanda se il centrosinistra avesse scelto lui per paura di perdere le elezioni a Tolentino ha risposto che “la riflessione fatta dal partito non ha riguardato la capacità di attrarre consensi. Nel Pd ci sono tante personalità capaci di raccoglierne, anche più di me. La riflessione che mi hanno sottoposto è stata altra. C’è preoccupazione per il futuro. I comuni dovranno fronteggiare momenti difficili, senza risorse, nel pieno della crisi. Rischiano il dissesto se non si riformano profondamente. Rischiano di diventare enti di ordinaria amministrazione se non reperiscono nuove risorse. E per questo serve coesione, oltre ad esperienza, rapporti e relazioni istituzionali”. Un’ultima battuta sulle primarie e sul loro ruolo. “Ci tengo a farle. Credo anche siano un test importante oltre che un’occasione di confronto, partecipazione, di selezione. Ha fatto bene il Pd, per ora il solo partito, a prevedere, nel proprio statuto, l’obbligatorietà delle primarie per i candidati alle elezioni comunali, provinciali e regionali”. Per quanto riguarda le priorità di programma, Comi ha tenuto a sottolineare di dover garantire l’equilibrio economico finanziario dell’ente per evitare il dissesto e l’aumento della pressione fiscale. “Tolentino” ha concluso il consigliere regionale “deve promuovere, su scala provinciale e regionale, la riorganizzazione dei servizi pubblici a rilevanza economica (acqua, gas, elettricità) per salvaguardare il patrimonio e il controllo pubblico in settore strategici per i cittadini. E’ necessario realizzare forme di gestione associata dei servizi pubblici non economici (servizi sociali, amministrativi, manutentivi) con i comuni limitrofi per superare diseconomie ed efficentare la burocrazia comunale, attrarre capitali pubblici e privati per riqualificare, a volumi zero, il centro storico e per modernizzare la rete dei servizi culturali, sociali, sportivi della città e risolvere gli annosi problemi della viabilità della zona Buozzi e Foro Boario”.



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