Sono numerose sono le inziative in provincia per celebrare il “Giorno della Memoria”, alcune già svoltesi nel corso della settimana (leggi l’articolo) ma è domani 27 gennaio che ufficialmente si celebra la ricorrenza dell’apertura dei cancelli di Auschwitz.
A Macerata: Il prefetto Vittorio Piscitelli consegnerà domattina (venerdì 27) alle 11 nel salone di rappresentanza le Medaglie d’Onore ad ex deportati in Germania. Sempre a Macerata alle 9,30 nell’Aula magna dell’Università si aprirà il convegno internazionale di studi sul tema “Germania – Israele, lo specchio della memoria. Sviluppare un’identità nazionale pensando alla Shoah”. L’IPS Pannaggi ha organizzato un’importante iniziativa culturale: Attraverso la visione di un film e con la presenza di alcune testimonianze relative ai campi di concentramento nazisti, gli studenti avranno l’occasione di rendersi conto meglio della terribilità dei fatti storici relativi all’Olocausto e potranno ampiamente riflettere su se stessi, perchè il libero pensiero, la non violenza, il rispetto e l’accettazione degli altri – a prescindere da qualsiasi differenza – diventino valori profondi e connaturati nel loro difficile cammino di crescita e di orientamento. Alle 21.15 al Cinema Italia proiezione del film “Floch”, con intervento del regista Dan Wolman. “Floch” è un film tragicomico che racconta le vicissitudini di un sopravvissuto ai nazisti che, in Israele, perso il suo unico figlio in un incidente stradale, decide di divorziare dalla propria moglie, oramai, come lui, in età, per trovare una nuova compagna con cui mettere al mondo un nuovo discendente. La sua forte volontà di voler dare a tutti i costi una continuità alla propria vita dovrà fare i conti, però, con la singolarità della realtà israeliana, e da questo contrasto scaturirà più di un momento comico.
A Civitanova nella Biblioteca Zavatti alle ore 21.00 conferenza “Le tappe della soluzione finale” a cura Vito Carlo Mancino (studioso della shoah e collaboratore di “Progetto memoria”).
Alle 10 e poi ancora alle 21,15 nell’Aula magna del Comune di Recanati la “Compagnia stabile degli stracci” propone la rappresentazione teatrale “Gli angeli della mia infanzia” di Margherita Triboulet.
Alle 21 a Corridoniala locale Società Operaia e l’Anpi organizzano la presentazione del libro “Mosè di Segni, medico partigiano” a cura di Luca Cristini.
A Pollenza la giornata sarà celebrata con uno spettacolo al teatro “Giuseppe Verdi” in programma per venerdì 27 gennaio alle 21.15. Il titolo dell’opera non ha bisogno di grandi spiegazioni: “Se questo è un uomo” fa correre subito la mente a Primo Levi. Grande autore della nostra letteratura e vittima in prima persona del flagello del campo di concentramento, è riuscito, in parte per questo, a diventare uno degli narratori più credibili e rispettati tra i tantissimi che hanno scritto sul tema dell’olocausto.
Il Comune di San Severino Marche, in collaborazione con la locale sezione dell’Anpi, promuove un momento di incontro e confronto con gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Padre Tacchi Venturi”. L’iniziativa, pienamente accolta dalla dirigente scolastica Vanna Bianconi, porterà in classe alcuni testimoni della Guerra di Liberazione. Il presidente della sezione Anpi “Salvatore Valerio”, Bruno Taborro, e Alduino Pelagalli racconteranno alle nuove generazioni quanto vissuto nel loro passato di partigiani. Poi verranno letti alcuni stralci del libro “Mosè Di Segni, medico partigiano” presentato nei mesi scorsi nel corso della cerimonia ufficiale di conferimento della cittadinanza onoraria di San Severino Marche ai fratelli Frida, Elio e Riccardo Di Segni.
Altri prossimi appuntamenti:
Sabato 28 gennaio: Il Liceo per le scienze umane di Civitanova ospita l’autrice del volume “L’Italia in guerra” Emilia Corelli Cucchi nel corso di un incontro aperto alle scolaresche e alla cittadinanza, che si terrà presso l’aula multimediale (via Saragat, 50) alle ore 18:30. L’incontro è organizzato dal Centro Studi Civitanovese e dall’agenzia Scriptorama che cura la promozione del volume. “L’Italia in guerra” raccoglie undici racconti di uomini e donne che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale e il dopoguerra. Alle ore 10 al teatro comunale di Urbisaglia sarà proiettato il film di Damiano Giacomelli “La memoria, le memorie”. Alle 15 a Palazzo Cecchi di Loro Piceno proiezione della prima parte del film “Shoah” di Claude Lanzmann (la seconda parte sarà trasmessa domenica 29 alla stessa ora). Alle ore 18, presso la Biblioteca comunale di Macerata, verrà proiettato il documentario Essere Lucy della regista Gabriella Romano. L’evento è organizzato dall’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Macerata, dall’Anpi di Macerata, dall’Associazione Caleido, dal Comune di Macerata e con il patrocinio della Provincia di Macerata. Il documentario, che raccoglie la rarissima e preziosa testimonianza di un trans italiano passato attraverso l’intero Novecento, getta uno sguardo ricco e diverso sulla condizione gay in Europa dagli anni Trenta ad oggi e si sofferma, con delicata partecipazione, sul tragico momento della deportazione della protagonista nel campo di concentramento di Dachau. Ne discuteranno Francesco Rocchetti dell’Istituto storico di Macerata e Barbara Pojaghi dell’Università di Macerata.
Sabato 4 febbraio: Consiglio comunale aperto a Civitanova alle ore 9.30, presso il Cine-Teatro “Cecchetti”. Parteciperanno, con interventi, gli alunni della Scuola Secondaria di 1° “L.Pirandello”. E’ previsto anche l’intervento di Vito Carlo Mancino, studioso della Shoah e collaboratore di “Progetto Memoria”, Fondazione CDEC – Dipartimento Cultura Comunità Ebraica Roma. Alle 10,30 a Palazzo Parisani Bezzi di Tolentino sarà inaugurata la mostra “il tema della prigionia” nelle opere tardive di Marian Kolodziej.
Domenica 5 febbraio alle 17,30 al teatro Velluti di Corridonia lettura di brani di testimonianze storiche, proiezioni di video documentari sulla Shoah e concerto.
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di Filippo Ciccarelli
Quando si parla di Olocausto, si ricorda con agghiacciante stupore il numero, la massa delle vittime. E pure i deportati stessi, per chi li condannava alla pena della detenzione nei lager, erano semplicemente numeri. Tatuati sui polsi, impressi come un marchio, una sentenza di condanna definitiva. Numeri, quindi, che però avevano ed hanno un nome ed un cognome. Il Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) ha reso disponibile su internet l’elenco delle vittime della Shoah in Italia ai tempi della Repubblica Sociale e dell’occupazione nazista (1943-1945). Il lavoro di raccolta e ricerca dei dati è stato svolto sotto la direzione di Liliana Picciotto, ed è consultabile a questo indirizzo.
Di seguito pubblichiamo la lista degli ebrei deportati nati in provincia di Macerata e di quelli arrestati, con il link alla scheda scritta dal Cdec.
Ebrei nati in provincia di Macerata:
Giorgio Burbea nato a Camerino, 12 febbraio 1944
Salvina Burbea nata a Camerino, 2 gennaio 1943
Elisa Labi nata a Camerino, 25 agosto 1943
Emma Segre nata a Macerata, 16 maggio 1874
Ebrei arrestati in provincia di Macerata:
Leopold Alter nato a Cracovia, 10 febbraio 1883 arrestato a Macerata
Ferruccio Ascoli nato a Ancona, 11 agosto 1897 arrestato a Serrapetrona
Olga Baum nata a Vukovar, 1 gennaio 1890 arrestata a Pollenza
Berta Behar nata a Keszthely, 20 gennaio 1893 arrestata a Porto Potenza Picena
Davide Behar nato a Sarajevo, 9 settembre 1896 arrestato a Porto Potenza Picena
Rachele Rosy Behar nata a Trieste, 30 settembre 1908 arrestata a Porto Potenza Picena
Anton Bein nato a Pecs, 5 luglio 1882 arrestato a Porto Potenza Picena
Evelyn Bellak nata a Francoforte, 17 ottobre 1875 arrestata a Sforzacosta
Hedwig Berger nata a Vienna, 19 settembre 1894 arrestata a Pollenza
Berta Bertiner nata a Vienna, 4 luglio 1898 arrestata a Appignano
Magdalena Bretschneider nata a Vienna, 6 agosto 1900 arrestata a Macerata
Giorgio Burbea nato a Camerino, 12 febbraio 1944 arrestato a Camerino
Salvina Burbea nata a Camerino, 2 gennaio 1943 arrestata a Camerino
Simeone Burbea nato a Tripoli, 1888 arrestato a Camerino
Simone Burbea nato a Tripoli, 1928 arrestato a Camerino
Smeralda Burbea nata a Tripoli, 18 luglio 1928 arrestata a Camerino
Vittorio Burbea nato a Tripoli, 23 agosto 1926 arrestato a Camerino
Zaccaria Burbea nato a Tripoli, 1910 arrestato a Camerino
Eugenia Carcassoni nata a Ancona, 14 novembre 1886 arrestata a Appignano
Kaethe Collin nata a Nordhausen, 2 novembre 1886 arrestata a Luogo ignoto
Rosa Deiler nata a Mielec, 18 dicembre 1897 arrestata a Macerata
Gina Dubinski nata a Linz, 17 aprile 1918 arrestata a Luogo ignoto
Saul Dubinski nato a Poltava, 25 agosto 1885 arrestato a Luogo ignoto
Adele Feuer nata a Aachen, 1 febbraio 1903 arrestata a Pollenza
Marcella Formiggini nata a Milano, 20 gennaio 1900 arrestata a San Severino
Samuele Funaro nato a Subiaco, 25 novembre 1906 arrestato a Porto Potenza Picena
Leon Goldenberg nato a Przerosl, 16 aprile 1885 arrestato a Urbisaglia
Hermann Herlinger nato a Vienna, 7 giugno 1887 arrestato a Pollenza
Bruno Heschenthal nato a Jezierzany, 26 ottobre 1886 arrestato a Urbisaglia
Isidor Jakubowski nato a Grabowow, 1 aprile 1896 arrestato a Urbisaglia
Salomon Jolles nato a Kolomya, 21 settembre 1892 arrestato a Urbisaglia
Margarete Kaesz nata a Vienna, 3 settembre 1894 arrestata a Pollenza
Rudolf Lustig nato a Vienna, 19 febbraio 1882 arrestato a Urbisaglia
Melita Markovits nata a Bad Reichenbald, 21 settembre 1918 arrestata a Porto Potenza Picena
Moses Markus nato a Rozdol, 17 maggio 1883 arrestato a Urbisaglia
Moritz Mezei nato a Stinkenbrunn, 30 novembre 1886 arrestato a Urbisaglia
Karoline Michalup nata a Vienna, 9 agosto 1889 arrestata a Luogo ignoto
Josè Noah nato a Skopje, 5 agosto 1883 arrestato a Luogo ignoto
Paul Pollak nato a Moravska Ostrava, 20 aprile 1892 arrestato a Urbisaglia
Pinkas Schmierer nato a Sokal, 19 luglio 1898 arrestato a San Severino
Sara Strehler nata a Busk, 1 dicembre 1897 arrestata a Luogo ignoto
Jacob Teitel nato a Busk, 26 giugno 1891 arrestato a Urbisaglia
Walter Weiner nato a Vienna, 21 novembre 1902 arrestato a Luogo ignoto
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Complimenti alla Redazione
Devo dare ragione a “il Giornale” http://www.ilgiornale.it/interni/lettera_ai_tedeschi/27-01-2012/articolo-id=568980-page=0-comments=1
PER NON DIMENTICARE:
URSS venti milioni, Cina sessantacinque milioni, Vietnam un milione, Corea del Nord due milioni, Cambogia due milioni, Europa dell’est un milione, America latina centocinquantamila, Africa un milione e settecentomila, Afghanistan un milione e cinquecentomila, movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere diecimila. Per un totale di poco inferiore ai novantacinque milioni di morti. La storia purtroppo è scritta dai vincitori, ma i morti sono tutti uguali, anche i sei milioni di ebrei.
Da Francesco Acquaroli (Pdl) riceviamo:
“La giornata odierna rappresenta idealmente una giornata significativa dove l’uomo, in quanto essere umano, deve riflettere con se stesso e con la sua storia, quella storia che ci ha consegnato qualcosa che non dobbiamo mai dimenticare e che va sempre tenuto impresso nella nostra mente e trasmesso a tutte le generazioni presenti e future. Nessuno può sentirsi legittimato a mettere in discussione la vita, la dignità e il rispetto dell’essere umano, nè può esserci una giusta motivazione o una valida giustificazione che consentano qualsivoglia forma di violenza sull’uomo. Nessuno può negare la libertà individuale in nome di ideologie e di interessi di qualsiasi genere.
La violenza è contro la natura dell’uomo, e la società odierna deve conservare e custodire le conquiste che sono frutto di sacrifici dolorosi. La democrazia e la libertà vanno custodite e conservate con grande cura, è ciò che ci è stato consegnato dai nostri padri, e rappresenta un grande patrimonio da difendere, perchè mai nulla è scontato. La società contemporanea rischia di perdere la consapevolezza di ciò che è stato prima di noi perchè, a volte, sembra fingere di non vedere i tanti sopprusi che ancora oggi esistono nel mondo contro l’essere umano.
Allora la politica, con il coraggio necessario, cerchi di recuperare il suo valore reale e contribuisca a far si che si condannino tutte le forme odierne di violenza e di restrizioni delle libertà da parte di chiunque siano commesse. Solo quando la libertà e i diritti non avranno parti e colori, solo allora la memoria avrà realmente vinto e i sacrifici avranno avuto un senso”.
Mamma mia quanto sgomita il consigliere Acquaroli!