di Martina Brescia
Giovanni Allevi torna all’Università di Macerata 14 anni dopo la sua laurea. Sabato 21 gennaio infatti sarà ospite della IX edizione della Giornata del laureato dell’Università di Macerata. Il celebre musicista e compositore tornerà nell’Ateneo dove si è laureato in filosofia nel 1998 per ricevere il premio “Laureato dell’anno”. In questo incontro, organizzato dall’Associazione Laureati dell’Ateneo maceratese (Alam), l’Università riunirà i propri dottori di 25 e 50 anni fa con quelli “cum laude” del 2010.
Allevi sarà ospite d’onore dell’evento e, nel pomeriggio, nell’auditorium San Paolo, in piazza della Libertà, presenterà il suo terzo e ultimo libro “Classico ribelle”: una riflessione filosofica sulla “nuova” musica, o meglio sulla musica classica contemporanea; una condivisione di lezioni apprese, una sorta di manuale della felicità in cui tutti potranno riconoscersi e ritrovare il senso della propria unicità. Nato ad Ascoli Piceno nel ’69, è diventato famoso in tutto il mondo per l’innovazione e l’originalità che caratterizza la sua arte, sempre più vicina alla ricerca della semplicità e “alla ricerca di quel lampo di poesia che si nasconde tra le pieghe dell’esistenza”. Attraverso la sua musica Allevi offre una nuova lettura del mondo contemporaneo, poiché secondo lui “stiamo tornando nel Rinascimento italiano, dove l’artista deve essere un po’ filosofo, un po’ inventore, un po’ folle, deve uscire dalla torre d’avorio e avvicinarsi al sentire comune”.
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O.o
Perche’ non Lorenzo Di Bella ?
Certo che dopo il premio Leopardi assegnato a Moccia non ci si dovrebbe stupire più di niente e tuttavia sei costretto a rilevare che al peggio non c’è mai limite. Oh tempora, oh mores!
Il prossimo anno, dopo cotanti nomi illustri, mi attendo la presenza di Topo Gigio e Mago Zurlì….
Ed i laureati a pieni voti che non trovano lavoro o lavorano come precari ai limiti della schiavitù? Quelli chi sono? ma fatemi il piacere….
La mediocrità al potere. La colpa non è di Moccia o di Allevi. La colpa è di quelli che li considerano dei geni senza mai aver ascoltato o letto di meglio!
Macerata ormai non si fa mancare nulla