di Federico Bettucci
A maggio una sofferta salvezza passando per le forche caudine dei playout (0-0 e 4-1 alla Palombese); a Natale, al termine del girone di andata, quinta posizione in graduatoria, lassù dove si respira aria di playoff. Strano il 2011 dell’Elfa Tolentino, compagine protagonista di una prima parte di stagione passata sempre nei quartieri che contano della classifica. E ora? Obiettivo salvezza tranquilla o c’è anche spazio per qualche sogno? Ce ne parla uno dei pilastri della truppa di mister Mancini, Andrea Domizi.
Elfa Tolentino in zona playoff alla sosta natalizia: se l’aspettava?
“Direi proprio di no, è stata una bella sorpresa trovarsi al quinto posto al giro di boa. Sette vittorie non sono poche, siamo tutti entusiasti ma il campionato è ancora lungo e vogliamo rimanere attaccati al gruppo di testa. Abbiamo anche rischiato di non fare la squadra e non iscriverci quest’estate, poi con l’aiuto di tutti, come sempre, ci siamo rimboccati le maniche ed eccoci qua, malgrado una situazione all’inizio difficile alla quale si è poi aggiunta la scomparsa del nostro Presidente”.
Che cosa ha fatto realmente la differenza rispetto al campionato passato, quando vi siete salvati in extremis?
“Sicuramente la mentalità: siamo partiti col piede giusto da subito, con grinta e determinazione. Abbiamo commesso qualche errore in trasferta, ma in casa ne abbiamo sbagliate poche. Diciamo che fondamentali sono stati i nuovi acquisti, dato che un centravanti come Piccioni era quello che all’Elfa mancava da tempo, poi la fantasia di Ciarlantini e la velocità di Firmani hanno “mosso” qualcosa nel nostro reparto offensivo, anche se Bentivogli resta il miglior realizzatore in questa prima parte di campionato. Mister Mancini ha saputo inoltre trasmettere la sua filosofia di gioco: palla a terra e corsa, componenti che negli ultimi anni erano venute a mancare”.
Diamo uno sguardo in generale al girone F. Chi la spunterà per il salto in Prima Categoria? Le maggiori indiziate per la retrocessione invece?
“A mio avviso il girone è molto equilibrato. Direi che il Montesangiusto con i rinforzi “natalizi” può mettere una seria ipoteca sulla vittoria, anche se Giovani Tolentino e Serralta sono squadre temibilissime, la prima per il valore offensivo, la seconda per l’organico ormai consolidato e per la fisicità messa in mostra. Sulla retrocesione non vorrei esprimermi, siamo stati invischiati per tanti anni anche noi e ogni volta abbiamo lottato per venirne fuori, quindi preferisco evitare di dare un parere. Alcune squadre si sono rinforzate, altre meno, si deciderà tutto ad aprile”.
Dopo un girone d’andata così, qual è il vero obiettivo stagionale dell’Elfa?
“Noi non ci siamo posti obiettivi, anche perchè come ho già detto non pensavamo di poter arrivare a gennaio nella posizione attuale, ma già che ci siamo perchè non provarci fino in fondo? Affronteremo ogni partita col piglio giusto e la determinazione giusta, senza fare tanti conti e tanti calcoli, poi sarà il campo a parlare come sempre: le partite saranno sempre meno e i punti sempre più preziosi. A fine torneo staremo a vedere se i nostri sforzi saranno premiati con un piazzamento nella zona play-off”.
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