di Cristina Impagnatiello
Oggi va di moda il trasgressivo, l’andare “oltre”, il non conformarsi al consueto scorrere delle stagioni. Per attirare l’attenzione è necessario sporgersi oltre ogni limite, per sentirsi vivi si vivono esperienze estreme. Sembra che in questo mondo non ci sia più gente capace di divertirsi in modo “normale” ma non per questo banale.
Lo scorso 29 dicembre abbiamo assistito ad un piccolo miracolo. Nello splendido scenario del Santuario Santa Maria delle Vergini a Macerata, fra fasci di calde luci colorate che nel buio abbracciavano le colonne, l’atmosfera natalizia è scesa copiosa su tutti gli intervenuti al concerto “Ti lascio il mio Natale: una luce che si rinnova”, spettacolo musicale organizzato dai giovani della locale comunità parrocchiale. Questi ragazzi, che studiano, fanno sport e frequentano amici come tutti gli altri, nel tempo libero hanno lavorato con passione e gratuitamente nell’allestimento di quello che un tempo si sarebbe chiamato “recital”, che ha posto l’attenzione sulla riscoperta della fede nella vita. Con pochi mezzi ma molta forza di volontà hanno insegnato canzoni natalizie a più voci a musicisti (guai a chiamarli suonatori!) e cantanti più o meno improvvisati, hanno imbastito una trama gradevole e significativa, fatta di toccanti riflessioni riprese in diversi stadi della vita, intervallata da musiche e canzoni dal vivo.
Ma quello che più di tutti ha riempito il cuore di gioia pura è stato il coinvolgimento massiccio di più di settanta persone: mamme e papà, nonni e nipoti, figli e fratelli, intere famiglie, vicini di casa, conoscenti, che, ciascuno con un proprio ruolo – cantante, musicista, attore, presentatore, tecnico audio o luci, lettore – hanno dato il meglio di sé per la riuscita della serata, il tutto, ripeto, gratuitamente e ponendosi al servizio degli altri, senza personalismi o interessi di parte. La gioia che è scaturita dalla combinazione di tutti questi elementi è stata avvolgente e tangibile e si è propagata su tutti coloro che sono intervenuti, anche solo per caso, alla manifestazione. Sicuramente rimarrà nel cuore per molto tempo a venire il dolce ricordo di una serata “speciale”.
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Una serata speciale come tante altre che i nostri giovani, e non, sanno e hanno organizzato tante volte.
Una serata speciale perché fatta tra amici che, di comune accordo, si inventano qualcosa da fare, semplice e bellissimo.
Speciale perché sono speciali tutte le famiglie della nostra parrocchia, tutti i nostri ragazzi che invece di andarsi a tuffare nei mari di alcool e droga, costruiscono, insieme ai loro genitori, qualcosa di sano e divertente per tutti.
Speciale chiunque impegna il proprio tempo libero per divertire e far riflettere.
Purtroppo, ed è forse l’unica volta, sono stata assente ma sono sicura che è stata davvero una serata speciale perché siete speciali tutti voi, indistintamente dal primo all’ultimo.
Grazie a tutti!
Liana Paciaroni
Proprio una bella iniziativa, ancora più importante perchè organizzata e rrealizzata da tanti giovani. Complimenti a tutti i protagonisti.