Quarantatre Comuni maceratesi su 57 hanno un Piano regolatore generale adeguato al Piano “paesistico-ambientale” regionale e 13 sono i Comuni che hanno adeguato lo strumento urbanistico anche al Ptc (Piano territoriale di coordinamento). Questa la situazione “censita” dal settore urbanistica della Provincia all’indomani delle delibera con la quale la Giunta provinciale ha approvato la variante generale del PRG di Urbisaglia, in adeguamento al Piano territoriale di coordinamento. La delibazione, approvata lo scorso 28 dicembre, nel prendere atto dello strumento adottato dal consiglio comunale di Urbisaglia nel maggio di quest’anno, detta alcune indicazioni soprattutto in ordine a problematiche geologiche.
Nei mesi precedenti l’attuale Giunta provinciale aveva approvato l’adeguamento al PTC anche dei Piani regolatori di Gagliole e Cessapalombo. Gli altri Comuni che avevano già adeguato al PTC il loro Piano regolatore sono: Appignano, Castelsantangelo sul Nera, Corridonia, Mogliano, Montelupone, Monte San Giusto, Pievebovigliana, Pievetorina, Porto Recanati, Ripe San Ginesio. Altre sei Comuni hanno in corso l’iter di adeguamento. Il settore urbanistica della Provincia sta attualmente istruendo i Piani di Apiro e Castelraimondo, mentre per quelli di Caldarola, Montecavallo, San Ginesio e Serrapetrona è in attesa di riscontro da parte dei Comuni circa chiarimenti o documentazione integrativa richiesti.
Dei 43 PRG comunali fin qui adeguati al Piano paesistico ambientale, 39 sono quelli che sono stati approvati dalla Provincia da quando ha assunto tale funzione. Il primo Comune a sottoporre il proprio strumento urbanistico alla Provincia era stato Ripe San Ginesio. Sono seguiti negli anni Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Castelsantangelo, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Penna San Giovanni, Petriolo, Pievebovigliana, Pievetorina, Pioraco, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Sant’Angelo in Pontano, Serrapetrona, Treia, Urbisaglia. A questi vanno aggiunti Macerata, Recanati, San Severino e Tolentino che avevano avuto l’approvazione direttamente dalla Regione Marche alla metà degli anni Novanta.
Il settore urbanistica della Provincia sta attualmente svolgendo l’istruttoria per l’adeguamento al Ppar del Piano regolatore di Monte San Martino, mentre per quelli di Caldarola, Fiordimente, Montecavallo e San Ginesio è in attesa di ricevere documentazione integrativa da parte delle rispettive Amministrazioni comunali.
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Parlando di piani regolatori vorrei segnalare un’iniziativa lodevole:
http://www.salviamoilpaesaggio.it/
Un dato: in Italia ogni giorno 130 Ettari passano da terreno fertile a cemento.
Finalmente si inizia a parlare di piani regolatori “a crescita zero”. Sono stati fatti in Italia e ancora di più all’estero, dove in alcuni paesi si può costruire solo su superfici già cementificate senza rubare altro terreno fertile.
Non si tratta di fermare lo sviluppo, basta guardare quanti capannoni ci sono con scritte Affittasi – Vendesi o anche senza nessun cartello ma vuoti. Prima di costruire riutilizziamo quello che esiste, magari abbattiamo e facciamo strutture più belle ma senza consumare altra terra.
Stessa cosa per le abitazioni.
Radio24 ha fatto una bella trasmissione su questo tema, confrontanto Italia ed Europa e segnalando casi interessanti
http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=speciale-ambiente-25-dicembre