Niente Babbo Natale per i lavoratori Best
ma tante lacrime di gioia

ECONOMIA - Grande soddisfazione per la firma di un accordo che promette di diventare emblematico in una fase in cui il lavoro sta diventando sempre più instabile

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Da sinistra Aldo Benfatto, Rossella Marinucci, Rocco Gravina, Marco Ferracuti, Paola Mariani e Mario Novelli

di Alessandra Pierini

Piangono gli ex lavoratori della Best di Montefano ma questa volta sono lacrime di gioia. Babbo Natale quest’anno non visiterà le loro case ma sono comunque felici, commossi, soddisfatti per l’accordo sottoscritto dopo quasi due mesi di battaglia, iniziata quando il 3 novembre  l’azienda di Montefano chiuse i battenti e, all’insaputa dei dipendenti.
Dopo aver presidiato giorno e notte lo stabilimento di Passatempo di Montefano, finalmente i 123 lavoratori rimasti senza lavoro potranno riappropriarsi della loro vita e avere qualche garanzia per il futuro. Non è un traguardo, non è la fine di un percorso  ma è un momento di grande soddisfazione che viene espressa coralmente.
Le lacrime versate questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nella sala  della Provincia di Macerata, sono anche di commozione per quanti hanno vissuto momenti difficilissimi ma il clima è di festa, di rassicurazione e di speranza per il futuro.

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Nazzareno Capogrosso, ex lavoratore Best

Toccante la testimonianza di Nazzareno Capogrosso: «Oggi sono a tutti gli effetti un ex dipendente della Best e voglio ripercorrere con dei numeri il nostro lungo percorso: 123, 50 e 4. Non giocateli al lotto – ironizza – 123 sono i dipendenti e le loro storie, 123 persone che hanno scritto intense pagine di vita, 123 bambini a cui spiegare che Babbo Natale quest’anno non passerà. Sono 50 invece i giorni di 28-30 ore in cui abbiamo vissuto insieme, in cui ci siamo sentiti strani e affranti o risollevati, alcuni dei quali siamo partiti per Anvcona pieni di speranze per poi tornare demoralizzati per non avere ottenuto nulla e dopo 50 giorni questa mattina svegliarsi e domandarsi oggi che faccio senza andare al presidio? Sono invece 4 gli angeli che ci hanno assistito in questo periodo così complicato e sono Livio Staffolani, Erika Caimmi, Rossella Marinucci e Rocco Gravina  (r.s.u. aziendali e segretari di Fiom Cgil e Fim Cisl n.d.r.). Non ci vergogniamo di dire che il merito è loro. Con i tir hanno portato via un po’ di noi, ma l’amicizia, la dignità e la forza non possono togliercela neanche se si presentano con i carri armati».

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Rossella Marinucci di Fiom Cgil e Rocco Gravina di Fim Cisl

Rocco Gravina della Fim Cisl ha spiegato nel dettaglio quanto previsto dall’accordo: «Ogni lavoratore avrà 37 mila euro lordi, di cui  5.000 netti al momento della sottoscrizione e 250 netti erogati mensilmente. L’obiettivo è riportare a lavoro le maestranze di Montefano. Le istituzioni sono state il vero motore e da gennaio ci incontreremo intorno ad un tavolo perchè il ricollocamento sia reale e i corsi proposti non siano inutili ma realmente finalizzati a rispondere alle esigenze dei lavoratori». Raggiante Rossella Marinucci della Fiom Cgil che, come gli altri 3 angeli, ha ricevuto un regalo dai lavoratori e tutta la loro gratitudine: «Avete lottato per voi – ha detto – ma avete conquistato un valore per tutti. Sono stati 50 giorni unici ed emblematici per come si è svolta la vicenda, per come da un giorno all’altro, in maniera vile, nella notte, sono stati portati via impianti e meccanismi».
E’ il trionfo del sindacato, secondo Aldo Benfatto, segretario Cigl: «I nostri hanno rinunciato ai loro momenti familiari per portare a casa questo importante risultato. Questo è il vero sindacato e l’accordo finale è il massimo ottenibile». Concorda Marco Ferracuti della Cisl: «Con la vicenda Best si sono accesi i riflettori sul dramma della perdita del lavoro. Con questa vertenza simbolo ci sarà molta più attenzione. Il risultato ottenuto non ha uguali negli ultimi 20 anni. Non mi illudo che altri avranno facilmente la stessa risposta ma questa sarà una base di partenza».

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Una parte dei 123 ex dipendenti

La Provincia di Macerata ha affiancatola Regione Marche nell’individuare una via d’uscita in grado di accompagnare la vertenza con un piano di ammortamento sociale che salvaguardi i lavoratori e crei le condizioni per un ricollocamento.L’accordo impegna, tra l’altro, Regione e Province a sostenere tutte le azioni necessarie per il reimpiego e la formazione delle maestranze interessate e per la gestione degli esuberi. Se da un lato c’è soddisfazione per la firma dell’accordo, dall’altro rimangono tutte le preoccupazioni per le pesanti ripercussioni che la chiusura dello stabilimento Best provoca sul territorio e sul vasto indotto.«La Provincia vigilerà – ha annunciato l’assessore Paola Mariani – perchè gli accordi vengano rispettati. Questa azione è inusuale rispetto ai nostri costumi e andava censurata con forza, per questo ci siamo schierati da subito a fianco dei lavoratori».

L’accordo firmato prevede che la Best inoltri al ministero del Lavoro una richiesta di Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs), per crisi aziendale con cessazioni attività dello stabilimento di Montefano, della durata di dodici mesi, con sospensione a zero ore per tutti i 123 lavoratori occupati. Contestualmente viene avanzata la richiesta di proroga per ulteriori dodici mesi. L’azienda anticiperà il trattamento di Cigs e i lavoratori usufruiranno di eventuali ferie residue dell’anno antecedentela Cigs.È prevista, quando possibile e sulla base delle professionalità richieste, un rotazione del personale per completare le commesse residue e agevolare le operazioni legate alla chiusura dello stabilimento. Inoltre, il Piano di gestione degli esuberi (la totalità dei lavoratori dello stabilimento di Montefano) prevede la ricerca di possibili acquirenti del sito industriale o sue parti (con priorità alle proposte provenienti dai lavoratori precedentemente occupati o che consentano una ricollocazione degli stessi lavoratori) e incentivi all’esodo.

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Gli assessori Paola Mariani e Mario Novelli

Presente anche  l’assessore della Provincia di Ancona Mario Novelli che ha invitato i lavoratori a non perdersi d’animo: «Vi auguro di trovare un’occupazione degna di questo nome e datori di lavoro che non vi trattino come questi delinquenti».

Non sono mancati i contatti virtuali con la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande che ha fatto arrivare i suoi saluti telefonicamente e con i dipendenti dello stabilimento Best di Cerreto d’Esi che si sono affidati a una mail scritta all’una di questa notte: «Un fraterno abbraccio. Le cifre ripagano solo in parte il vostro enorme impegno» .

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