Al grido di “Una città più pulita è più bella”, l’amministrazione comunale di Macerata ha dato il via alla lotta all’affissione selvaggia e abusiva. In effetti i muri di alcune zone della città, particolarmente transitate, vengono presi d’assalto per promuovere iniziative, movimenti ed idee in modo non regolamentato. Per affiggere comunicazioni di qualsiasi genere ci sono aree ben delimitate e per le quali è necessario pagare una tassa di affissione. Nei casi invece dell’affissione selvaggia, alla mancata entrata per le casse comunali, si aggiunge la necessità di fare pulizia.
Il Comune ha quindi affisso, nella zone interessate, questi volantini che ribadiscono il divieto di affissione e ricordano anche la sanzione amministrativa di 389 euro per i trasgressori.
(redazione CM)
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tanto di soldi già ne escono troppi
Era ora! Tuttavia il disordine del centro storico non è dato solo dall’affissione selvaggia, dalla pavimentazione sconquassata, o dalle fioriere meccaniche mai utilizzate. Infatti, l’equilibrio e il decoro di una città si percepiscono anche da piccoli dettagli che, se valorizzati, possono dare una nuova dignità al nostro centro. Mi riferisco soprattutto ad un elemento di arredo urbano che contraddistingue ogni società civile e che a Macerata è lasciato a un caos calmo e alla trascuratezza: la bacheca. Qui, infatti, nelle bacheche destinate alle comunicazioni dei partiti o delle associazioni cambiano solo le sigle sui frontalini e sono in completo stato d’abbandono. Costituite da materiali diversi, legno o metallo, presentano svariate dimensioni e vanno da quelle minimaliste a quella formato gigante dell’Università, sono in tutto una trentina e affisse per lo più in tre vie: corso della Repubblica, via De Vico e via Gramsci. Ritengo che tutto ciò provochi una mancanza di chiarezza di informazione mentre non è molto decoroso per l’ornato pubblico di una città come Macerata che, alla stregua di Pesaro o di piccoli comuni come San Severino o Porto Recanati, meriterebbe avere le bacheche concentrate in modo ordinato, con lo stesso materiale, dimensione e forma in un unico luogo. Per questo la mia proposta è quella di rivedere il disegno di queste “vetrinette di civiltà” uguali per tutti i partiti e associazioni e collocarle tutte insieme con tanto di frontalino personalizzato, magari sotto i portici del Palazzo degli Studi, dove la lettura degli annunci sarà possibile anche in caso di mal tempo.
Una operazione che costa poco o nulla.
embè si…… sono proprio questi i problemi di MC…… giusto queste cose può risolvere questa Amministrazione…. per tutto il resto aspettiamo Giunte Comunali future che abbiano un minimo di capacità amministrativa per risolvere i veri problemi ! ! !
o affissione pubblica o multa. e se voglio attaccare un foglietto con su scritto “ho perso fuffi, vendo chitarra, affitto posto letto, viva carlo e maria sposi, boikott la coop, etc” debbo andare all’ufficio affissioni? all’ottima proposta di gabor bonifazi di re-introdurre le bacheche cittadine (splendida la passeggiata sotto i portici di san severino) per associazioni e istituzioni, mi piace affiancare quella di posizionare dei totem urbani (belli quelli cilindrici e girevoli a lubiana, ma ce ne sono a migliaia) su cui si possano attaccare tutti quei messaggi che non sono istituzionali o pubblicitari. sistemati nei punti di maggior transito pedonale potrebbero rappresentare un bel segnale di maturità di senso civico: meno burocrazia, meno repressione, meno scritte sui muri. il costo? più o meno come la casa per i pipistrelli vicino al palavirtus