L’abbraccio commosso tra il superman di Tel Aviv, Ron Kluger e un allievo del maestro Remo Grassetti, il giovane algerino Tahir Echikr ha suggellato a Fermo sul palco dell’auditorium San Martino la cerimonia di presentazione dell’International Academy, subentrata domenica scorsa all’Accademia Italiana che dal 2003 -anno di fondazione- organizza corsi di autodifesa riservati a militari e civili, con particolare riferimento alle donne. L’Academy, presieduta dal sarnanese Remo Grassetti, è esclusivista mondiale del metodo di autodifesa adottato dalle Forze armate israeliane, e messo a punto proprio da Kluger. A Fermo, a salutare la nuova ‘creatura’ italo-israeliana che si apre così concretamente all’internazionalizzazione c’erano il vicesindaco della città, avv. Paolo Calcinaro; il presidente della commissione regionale Sanità e Sicurezza sociale, avv. Francesco Comi; l’ex sindaco di Fermo, Saturnino Di Ruscio; il comandante del Comando C4 dello Stato Maggiore della Difesa, generale di Brigata Maurizio Leoni; il generale di Divisione Augusto Staccioli, già comandante della scuola Lingue estere dell’Esercito; il col. Carlo Lenti, già coordinatore dei corsi di ardimento della Scuola di fanteria di Cesano (Roma); il comandante della Compagnia Carabinieri di Fermo, cap. Paquale Zacheo; il dirigente del Commissariato di P.S., Ciro De Luca; il vice presidente della Camera di Commercio di Fermo e presidente provinciale della Cna, Sandro Coltrinari; l’advisor del governo moldavo, Annamaria Fumaio, il presidente del Terziario Donna della Confcommercio di Fermo, Paola Tornese, il vicesindaco di Sarnano Stefano Censori, il presidente della Pugilistica Nike Fermo, Luciano Romanella, già assessore comunale allo sport.
Un saluto è giunto dal direttore della Clinica Ortopedica dell’Ospedale Universitario di Perugia, Auro Caraffa. Con loro due testimonials d’eccezione: l’ex campione del mondo dei pesi superwelters, l’abruzzese Rocky Mattioli ed Isabel Russinova, attrice, scrittrice e produttrice. Sul palco anche i giornalisti Lucio Biagioni, capo dell’ufficio stampa della giunta regionale dell’Umbria, e Maurizio Verdenelli, già inviato speciale de “Il Messaggero”. A condurre la serata Mariateresa Ferroni che ha intervistato i vari protagonisti presenti nel bellissimo auditorium. A portare i saluti del Consiglio regionale delle Marche, l’avv. Comi che tre anni fa ha promosso la legge antiviolenza. “Chi umilia una donna non è un uomo” fu il suggestivo ed evocativo ‘script’ che lanciò una vasta campagna a tutela dell’altra Metà del Cielo. Isabel Russinova da parte sua ha ricordato l’impegno personale su questo fronte: l’attrice -già notissima conduttrice Rai- è ora autrice del testo teatrale ‘Galla Placidia’ incentrato sulla figura dell’ultima imperatrice romana che -ha annunciato- vorrebbe rappresentare anche a Fermo, proprio al ‘San Martino’ da lei ritenuto un luogo altamente suggestivo. Di forte impatto la testimonianza di Rocky Mattioli, un grande campione alla fine degli anni ’70, che ora insegna la boxe ai ragazzi di Milano dove abita, ed anche ai giovanissimi detenuti del carcere minorile del ‘Beccaria’.
Mattioli, al quale Sylvester Stallone disse una volta a Los Angeles “Il vero Rocky sei tu!”, ha ricordato una carriera di 100 incontri, ricca di vittorie prima del limite (52 per KO) e pure lo sfortunato incontro mondiale con Maurice Hope in cui perse la corona per un’inopinata frattura ad una mano che gli impedì di continuare, pur dominando l’avversario. Mattioli -che impose pure all’invitto Bruno Arcari un faticoso pari- ha annunciato la propria intenzione di ritirarsi in Abruzzo aprendo una palestra nella ‘sua’ Ripateatina, il comune vicino Chieti dove è nato e che diede i natali ai genitori di un altro mito della boxe mondiale: Rocky Marciano. Una esperienza da non dimenticare ha detto Mattioli l’indomani salutando Grassetti alla stazione: “Ho trovato un amico fraterno e sono con te per proseguire il lavoro”. Da parte sua, Grassetti ha anticipato le prossime ‘azioni’ dell’International Academy (“Abbiamo ‘bruciato’ i tempi dell’internazionalizzazione”) nella Repubblica Moldava, in Russia, Gran Bretagna, Lettonia, Qatar, Algeria e Tunisia. Ha inoltre ricordato, Grassetti, un contatto nel 2006 tramite agenzia con il rais Gheddafi per l’addestramento delle sue ‘Amazzoni’. Una trattativa che non ebbe seguito con l’Accademia esclusivista del metodo Kluger di autodifesa adottato dalle forze armate israeliane per intuibili, insorte questioni di natura politico-ideologica. Gran finale con gli istruttori Paolo Petritoli, Alessandro Vecchiola, Pasquale Bove, Luca Bruni, Tahir Echkir, Massimo Mecozzi, Moreno Bracciotti ed il piccolo ‘karateka’ Giovanni De Luca, salito sul palco, tra le braccia di Ron Kluger e Remo Grassetti: “Ecco il nostro futuro”, è stato il commento dei due maestri dell’International Academy.
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