A Collevario le ruspe sono già in azione (leggi l’articolo), nonostante le segnalazioni dei cittadini che parlano di movimenti tellurici che interessano l’area di via Pavese e di crepe provocate dagli stessi nelle loro abitazioni (leggi l’articolo). Oggi l’Erap (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica), responsabile della realizzazione dei lavori precisa la sua posizione.
“L’Erap di Macerata, a seguito di procedura di evidenza pubblica, ha recentemente aggiudicato in via definitiva alla Ditta “Meridiana Srl” di Venafro, con cui è stato stipulato il relativo contratto di appalto, i lavori di costruzione di n. 32 alloggi di edilizia agevolata in Via Verga e in Via Pavese del Comune di Macerata, nel quartiere di Collevario, per un importo a base d’asta di € 2.930.047,13.
Com’è noto, si tratta di un intervento di edilizia agevolata sperimentale in materia di “accessibilità architettonica” finanziato in gran parte dalla Regione Marche, che aveva indetto al riguardo un bando di concorso nel quale il progetto presentato in sinergia con il Comune di Macerata si collocava al primo posto della relativa graduatoria.
L’intervento interessa due degli ultimi lotti del ”Quartiere PEEP di Collevario” (PEEP = Piano Edilizia Economica e Popolare) che sarà quindi completato in tutte le sue previsioni volumetriche, in un’area individuata fin dal 2005 dal Comune di Macerata, che ha anche rilasciato il relativo permesso di costruzione. Il quartiere nel quale si inserisce l’intervento sperimentale rappresenta una realtà cittadina consolidata, ove sono già presenti vasti insediamenti di edilizia popolare e civile.
Dal punto di vista dell’esecuzione dei lavori si conferma che prima della realizzazione dello sbancamento sarà realizzata un’opera di contenimento costituita da pali affiancati che garantirà la stabilità degli scavi e del versante a monte. Le fondazioni saranno del tipo profondo, andando ad evitare il sovraccarico sui terreni superficiali trasferendo le tensioni ai terreni più profondi che sono caratterizzati da migliori caratteristiche geotecniche.
La costruzione quindi non sarà di impatto negativo sulla zona bensì andrà a migliorare anche la captazione delle acque superficiali; infatti con la costruzione quest’ultime, che normalmente nei terreni sono scatenanti di fenomeni di dissesti, verranno regimate. La tipologia di fondazione ed il comportamento dei manufatti sulla stabilità del versante sono stati attentamente verificati mediante un preventivo studio geologico-geotecnico per la caratterizzazione dell’area, a cura diFabrizio Urbani, che, unitamente alla redazione di tutti i calcoli strutturali delle opere e delle loro interazioni con i terreni, sono stati oggetto di deposito presso gli uffici della Provincia di Macerata – Settore Genio Civile.
Per quanto riguarda la presenza di lesioni sul terreno, si evidenzia che le stesse non sono poste nelle vicinanze del cantiere, bensì lungo la strada comunale ed oltre tutto ad una distanza di circa un centinaio di metri dallo stesso; inoltre le lesioni, ad avviso dell’Ufficio Tecnico dell’Ente, sono dovute al pessimo stato di conservazione di un muro di sostegno del terreno posto al di sotto della strada, riguardando il tal caso un fenomeno di carattere puntuale e non generalizzato, che non ha nessun nesso con il cantiere. Anche per questa problematica lo studio geologico dell’area non ha evidenziato alcun elemento di preoccupazione per la stabilità dell’area.
Quanto al verde esistente nei due lotti, ne è stato autorizzato l’abbattimento da parte del Comune di Macerata; in ogni caso, parte della vegetazione è già stata ripiantumata in un lotto antistante, mentre altra ne verrà a breve ripiantumata nei pressi del campo sportivo di Collevario.
E’ prevista la realizzazione di due edifici, l’uno su quattro e l’altro su cinque piani, in due distinti lotti vicini ma non adiacenti, con alloggi di circa 45 mq. che, al fine di rendere operative le finalità sociali dell’intervento, saranno prioritariamente destinati in locazione ad anziani con gradi diversi di autosufficienza, in modo che gli stessi possano prolungare al massimo le proprie risorse di autonomia attuando percorsi alternativi alla casa di riposo; sono previste, in tale contesto, famiglie di tutor, con lo scopo di mantenere e stimolare gli abitanti mediante la presenza di volontari, di professionisti, di vicini.
Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione maceratese, peraltro, è testimoniato anche dalla graduatoria ERP del Comune di Macerata, in corso di formazione, ove figurano oltre 60 nuclei familiari con presenza di anziani.
Il progetto nasce, quindi, sulla base di una esigenza primaria, quella di accogliere persone di età avanzata, con la possibilità o la prospettiva di impedimenti di tipo motorio, sensoriale o percettivo, che possono raggiungere gradi anche elevati di disabilità.
L’intervento intende offrire una soluzione innovativa e di alto livello qualitativo a chi non è più in grado di sostenere da solo la propria vita e necessita di un contesto abitativo più protetto, ma capace di garantire i legami con i luoghi familiari della città.
Si tratta dunque di un intervento di notevolissima valenza pubblica.
Sono in corso attualmente le operazioni per l’allestimento del cantiere e l’avvio dei lavori, che in base ai tempi contrattuali, dovrebbero concludersi entro il mese di agosto 2014.
Prima dell’avvio dei lavori, comunque, verranno effettuati verbali di constatazione con i residenti che lo richiederanno, al fine di “fotografare” l’attuale stato dei luoghi, e ciò anche a loro stessa tutela.
E’ stato inoltre richiesto al Geologo Fabrizio Urbani un approfondimento della relazione geologica, proprio in relazione ai paventati rischi rappresentati dai residenti.
Si è in grado, pertanto, di fugare ogni allarmismo, assicurando, comunque, che durante l’esecuzione dei lavori l’Erap di Macerata vigilerà con la massima attenzione affinché siano adottate tutte le opportune cautele da parte della Ditta esecutrice delle opere»
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State tutti tranquilli il Commissario dell’ ERAP è l’ ing. GIorgio Meschini , con dieci anni di Sindaco a Macerata ha raccolto bella esperienza in costruzioni !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Miracolo! San Giorgio Erapato è stato sconfitto dal drago fumante dalla lunga coda. Chi è il drago? Chi è il drago? Come chi è il drago? Il drago è , è, è Giorgino il nucleare che resiste agli tsunami, non barcolla, sta sempre in piedi a far danni. Mi viene di scambiarlo con la mucca Carolina.
Galleggiano sempre…..
anche la frana del vajont era composta solo da uno strato di sfasciume superficiale altro scandalo all’italiana
Ho letto l’articolo e anche se non conosco perfettamente la situazione posso dire che quanto sostenuto dall’ERAP di Macerata può essere credibile. E’ ovvio che in queste situazioni tutti diventano ingegneri, così come quando gioca la nazionale di calcio tutti diventano CT. Personalmente lascerei la partita ai tecnici che stanno studiando la situazione.
Fanno i lavori in una zona dove il terreno è fragile, si crepano le strade e poi la colpa non è del cantiere, significa che le crepe si sarebbero verificate lo stesso anche senza le attività, è solo una coincidenza che si siano create proprio in concomitanza con il cantiere.
Di caxxate se ne dicono tante ma questa…
E comunque qual è la necessità di continuare a costruire questi quartieri che ce li fanno passare per superfuturistici, amici dell’amibiente e della società quando tutti gli ultimi stabili costruiti sono praticamente ancora vuoti?
Se si vuole offrire ai cittadini ” una soluzione innovativa e di alto livello qualitativo a chi non è più in grado di sostenere da solo la propria vita e necessita di un contesto abitativo più protetto, ma capace di garantire i legami con i luoghi familiari della città.” perchè le persone non vanno a vivere al nuovo quartiere delle vergini che è ancora più vicino di collevario ma nonostante questo è completamente disabitato? Se le case non ci servono perchè le costruite?
Basta a raccontare stronxate alla cittadinanza, a fare perizie pensando che tutti si debbano per forza mangiare la foglia…. Sto cantiere va fermato come tutti gli altri che ci sono in zona e che stanno distruggendo la nostra realtà urbana. Bisogna riqualificare i vecchi quartieri, sistemarli, abbattere qualche palazzone schifoso per ricostruirlo, basta rubare spazio alla campagna e alla natura, sistemate quello che già c’è!
Piattole! Parassiti!
Si, lasciamo la palla ai tecnici che hanno studiato la situazione…
Così come presumibilmente l’hanno studiata così bene per i quartieri Le Vergini o Corneto o per le meravigliose rotonde paraboliche in giro per la città.
Così come presumibilmente l’hanno studiata così bene per la Passeggiata di Viale Puccinotti e successivi lavori (non) correttivi
Oppure così come dovrebbero avere ben studiato la situazione per la Galleria delle Fonti.
O come dovrebbero, se non studiato almeno buttato un’occhiata, al catafalco dell’Università alle Vergini.
Tanto per citare, negli ultimi 15 anni, alcune delle volte hanno studiato così bene la sitazione….
…………………..Studiato così bene la situazione che, forse, era meglio (per tutti, ma soprattutto per loro) se qualcuno di questi laureati, esimi e dotti esperti fosse restato un completo ignorante….
Però si, lasciamo fare la partita ai tecnici…
Si, si, lasciamo la palla ai tecnici…. Ma per alcuni la palla al piede, quella con la catena
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Tra l’altro essendoci, come, si dice oltre 600 (SEICENTO) appartamenti VUOTI a Macerata a cosa serve costruire ancora????
si può sapere l’ammontare della “parcella” pagata al geologo Dott. Urbani?
Il sindaco ci andrebbe ad abitare? Ci farebbe abitare i suoi figli?