«Lo Cser rappresenta in tutti i suoi aspetti il valore della differenza. Il valore costituito da importanti qualità che si uniscono, laddove c’è un’iniziativa condivisa e credibile, per la realizzazione di un sogno, una speranza, un progetto di vita comune». Le parole di Adriano Spoletini, presidente della Cooperativa sociale «La Talea», hanno così concluso la sentita inaugurazione di sabato scorso a Santa Maria in Selva del nuovo Centro socio educativo riabilitativo treiese, rivolto a soggetti in condizioni di disabilità, con grave compromissione delle autonomie funzionali. Un centro in cui risiede il significato più profondo della creazione, ha affermato Mons. Giuliodori, Vescovo di Macerata, ribadendone il valore fondamentale per tutta la comunità, dove il Cristo «non assume una condizione che gli è estranea, ma prende la forma di cui lui stesso è il modello, secondo il disegno del Padre». Un disegno che si è manifestato negli occhi commossi della platea, composta dai molti responsabili del progetto (amministratori, finanziatori e tanti sostenitori) e dagli “artefici del quotidiano”. Quelle famiglie, quei volontari e lavoratori diversamente abili che, giorno dopo giorno, consentono alle due cooperative, «Talea» e «Di Bolina» (realtà, quest’ultima, nata nel 2004 e presieduta dal dott. Matteo Cioci), di guardare al futuro con la dignità del lavoro delle proprie mani e non dell’assistenzialismo, artefici e partecipi dei principi assoluti della Costituzione.
Evidente, pertanto, la soddisfazione evidenziata dal sindaco di Treia Luigi Santalucia e dall’assessore con deleghe alla Scuola e ai Servizi sociali Giovanni Soldini. Il primo cittadino ha, infatti, voluto personalmente ringraziare «quanti si sono dimostrati vicini non soltanto a parole ma nei fatti», come la Fondazione Carima, rappresentata dall’onorevole Massi, e la Camera di Commercio, presente il presidente Giuliano Bianchi, ribadendo l’augurio di avere «sempre maggiori comuni che per i propri servizi possano rivolgersi alla realtà treiese». A «quel sogno chiamato Cser» che ha la sua genesi nell’unione d’intenti tra maggioranza e opposizione ottenuta durante l’amministrazione dell’ex sindaco Franco Capponi, anch’esso presente in sala. Giovanni Soldini ha altresì puntualmente voluto stimolare l’intervento rassicurante dell’assessore regionale Luca Marconi (accompagnato dai colleghi Sara Giannini, Angelo Sciapichetti e Francesco Comi) in merito alle dinamiche sociali ed economiche che si prospetteranno nel prossimo futuro nel “contesto Marche”. Ciò ribadendo l’importanza fondamentale del mantenimento della prossimità alla popolazione dei servizi essenziali, non cedendo alla tentazione di derogare a tale principio soltanto per ragioni economiche ma mantenendo salda la territorialità che contraddistingue proficuamente la sanità regionale. Quella territorialità che lo Cser di Treia punta ad allargare, avendo solide basi e in sé la forza di unire tante differenze che non hanno fatto e non faranno “passerella” ma, se necessario, sapranno ancora una volta.
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ma chi ha scritto l’articolo ? per meta si parla della carrellata di personaggi famosi e autorità che nella foto sgomitano per mettersi in 1° fila al taglio del nastro e in conferenza . dov’ è il volontariato (quello vero ) e i “ presunti ” occhi commossi?
speriamo ke la gestione del centro abbia un decorso regolare , migliore della sua travagliata genesi architettonica …….
cmq tra le tanti autorità vorrei chiedere all’assessore ai servizi sociali perché non si impegna incisivamente a migliorare la situazione del ospedale treiese che è terribilmente indecente . nn vorrei che nel futuro l’eventualità di chiusura della sede ospedaliera si verifichi anche a treia propiziata dall’assoluta mancanza di interesse dell’amministrazione x quel complesso e alle attività collegate .
la viabilità e i parcheggi ( l’assessore alla viabilità è dello stesso partito udc di quello sopra e di pettinari che perlomeno in provincia ha molto da divulgare sulla stampa della sua intensa attività nella asfaltatura dele strade) sono abbandonati a se stessi all’ ospedale treise . per non parlare delle file interminabili alle casse in angusti spazi ?
Pettinari manda a casa gli svogliati , facci un grande piacere e sostieni chi ha voglia di fare qualcosa nel tuo partito . speriamo che col cambio di guardia x la segreteria dell’udc ci sia la scossa a tutta l’amministrazione comunale .
I nostri amministratori sanno, si, che la religione cattolina NON è più religione si Stato e che pertanto, eventualmente, se proprio si deve invitare religiosi ad una commemorazione civile e pubblica dovrebbero invitare anche i rappresentanti delle altre religioni????
cerasi a treia hanno superato queste distinzioni … .. queste pseudo associazioni di volontariato aiutano tutti e soprattutto quelli delle altre religioni offrendogli alloggi talvolta in luoghi consacrati gli cercano lavoro e gli offrono mobili usati ke altrimenti sono venduti in pseudo empori o stanno stoccati in chiese chiuse
Quel centro per Treia e per la provincia di Macerata è sicuramente un fiore all’occhiello.
Tutto quello che serve per i più sfortunati è importante. Rientra nella nostra cultura cristiana legata in particolar modo alla solidarietà.
Certo Bosoni in questi casi la passerella delle autorità vere e di quelle che si credono tali è inevitabile fa parte del protocollo. Il problema è che dopo le inaugurazioni non li vedi più.
Sig. Bosoni il problema di Treia è anche l’ospedale il nuovo piano sanitario lancia cattivi segnali per queste strutture minori però questa amministrazione, che sicuramente non conosce il nuovo piano, è tranquilla anche nelle piccole cose che rivestono solo un interesse logistico e non strategico ad esempio chi non si é accorto che il breve tratto che conduce al’ obitorio è estremamente buio.
Il terrazzo dei nuovi garage privati costruiti nel vecchio orto dell’ospedale ha una valenza pubblica ma l’utilizza un solo privato, questa superficie potrebbe essere destinata a parcheggi dei dipendenti dell’ospedale liberando così parcheggi per l’utenza
Tutta Treia è in recessione i segnali sono tanti dal centro storico alle frazioni, dalle strade comunali ai verdi pubblici dai gabinetti che versano in condizioni assolutamente non igieniche alla scuole, dalla carenza di certi servizi al disinteresse delle cose e problematiche più semplici che non richiedono grossi investimenti solo un po’ di attenzione .
Però tutti questi problemi saranno risolti con la costruzione del famoso attracco meccanizzato un’opera inservibile se non collegata ad un programma di sviluppo del centro storico il cui importo , oltretutto,ingesserà il bilancio comunale per i prossimi 10/15 anni.
Mi associo all’appello di Bosoni Pettinari e anche Capponi staccate la spina a quest’amministrazione ( maggioranza e minoranza) che non rappresenta la nostra città e i nostri cittadini che al contrario sono dinamici e creativi .
L’esempio sono i molti volontari che a qualsiasi titolo operano fattivamente nelle diverse associazioni a titolo gratuito mentre i nostri solerti assessori percepiscono indennità che in qualche caso arrivano a 1.000,00 euro mensili senza produrre nulla.( vorrei ricordare che la legge sulla trasparenza prevede anche la pubblicazione delle indennità degli amministratori)
Ritornando al nostro fiore all’occhiello che rappresenta al meglio Treia non si può che esprimere un grazie a quanti operano per i bene degli altri.
@ Matteo Bosoni
Pensavo di essermi spiegato bene, ed invece dalla sua risposta ho compreso che non mi sono spiegato affatto visto che ha frainteso completamente.
Io non mi stavo affatto riferndo alle associazioni di volontariato che fano egregiamente il loro dovere (ed anche di più).
Mi stavo rifeendo al fartto che la religione cattolica (grazie a Dio) NON è più religione di Stato e pertanto i suori rappresentanti (che rappresentano tra l’altro uno Stato straniero) se chiamati ad un incontro pubblico dovrebbero essere messi sullo stesso piano dei rappresentanti delle altre religioni: lo sa è da tanto tempo che, sulla carta, è sancita una netta divisione tra chiesa e Stato: sarebbe ora di applicare questa divisione concretamente….
cerasi avevo capito perfettamente quello ke voleva dire e condivido
(daccordissimo ke fanno egregiamente il compito statutario ) ho allargato il discorso dicendo sule associazioni di volontario che presentano lati oscuri e dubbiosi sull’ operato che talvolta calpesta la morale e l’ identita della comunita
pierini forse si riferiva a fortunati non a me e comunque sono scioccato ke a treia la trasparenza e’ trascurata . non esiste un albo pretorio telematico come fanno gli altri comuni perche le delibere sul sito non sono presenti ma c’e solo il titolo
se uno volesse legge non puo farlo neanche andando in comune
e poi gli importi delle indennita percepite degli amministratori devono essere assolutamente pubblicate non solo quella del segretario comunale
@ Matteo Bosoni
Dell’aassociazione nello specifico non so che dirle perchè non sono di Treia.
Però condivido che ci dovrevbbe essere MASSIMA trasparenza
Non sono un assiduo lettore di CM che comunque vorrei ringraziare perché consente un dibattito e spesso anche una critica non sempre corretta ma comunque positiva mettendo alla luce i problemi locali.
Vorrei anch’io sottolineare l’importanza del Cser di Treia che ho condiviso sin dalla sua nascita e vorrei ringraziare da cittadino quanti sono impegnati a qualsiasi titolo nella struttura.
Condivido quanto affermato da Pierini nel suo intervento in particolare sui tanti soggetti che a Treia operano come volontari nelle varie associazioni sociali sportive culturali e ricreative. Sono comunque il buon lievito di una società.
Consentitemi però uno sfogo da cittadino che cerca di rispettare la sua città.
In particolar modo, oggi a maggior ragione, condivido l’intervento di Pierini nel sottolineare l’impreparazione amministrativa del nostro consiglio comunale, in particolare vorrei sottolineare la scarsa se non nulla conoscenza dei problemi di Treia e del suo territorio, e soprattutto di quello che regola l’azione amministrativa. In particolare del gruppo di minoranza, poco incisivo e stimolante verso la maggioranza che comunque, quest’ultima come spesso sottolineato Pierini e Fratini, non brilla in efficienza, efficacia e preparazione amministrativa.