di Alessandra Pierini
Le origini romane della città di Macerata, dopo secoli, continuano a riemergere non solo nei libri di storia e negli studi degli accademici. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati ritrovati, al confine del comune di Macerata, lungo la strada Cingolana, una villa rustica e un acquedotto di epoca romana.
La straordinaria scoperta è avvenuta casualmente. L’area in effetti ospitava nei primi secoli dopo Cristo la città romana di Ricina il cui teatro, uno dei meglio conservati, è ancora ben visibile e la cui grandezza testimonia l’importanza della città stessa che copriva senza dubbio un’area molto vasta. Gran parte di Ricina probabilmente giace ancora lì dove è stata fondata e le sponde del fiume Potenza sono ricchissime di reperti. Fino a pochi decenni fa, molti residenti hanno continuato a trovare, costruendo le loro case, monete e pietre di mosaico. In questi giorni, nell’area personale dell’Apm stava effettuando dei lavori necessari al sistema fognario quando si sono imbattuti nell’eccezionale ritrovamento.
Questa mattina Nicoletta Frapiccini, responsabile scientifica della Soprintendenza Archeologica delle Marche, dopo un sopralluogo nell’area interessata, ha confermato che gli eccezionali ritrovamenti consistono nel muro di una villa rustica produttiva e nelle tubature di un importante acquedotto di un centinaio di metri di lunghezza. Sul posto anche una squadra di archeologi.
Nei prossimi giorni continueranno le operazioni di scavo per approfondire le caratteristiche e l’entità dei resti rintracciati.
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mi raccomando……dopo aver scavato e trovato cose bellissime e importanti……….RIATTAPATE IL TUTTO…..come vuole la nostra “cara tradizione marchiciana”
ultimo esempio il corso di Matelica cui hanno lasciato solo un metro quadro da vedere (coperto con il vetro si intende) dopo che (visto con i miei occhi) avevano scoperto dimore di consoli romani. e quant’altro.
che ce frega a noi ……e’ tutta robba de millenni fa.
Una sola precisazione: non si tratta di una scoperta dei giorni scorsi ma di qualche mese fa. I lavori sono fermi da qualche mese in quel terreno.
@Filippo Vannucci: non sono un esperto ma per ora ci sarebbe poco da “riattapare”, al massimo prima bisognerebbe scavare ancora, visto che gli unici resti visibili e trovati sono quelli visibili nelle foto. Resti che dal vivo sono molto meno evidenti. Scavando attorno magari si trovano altre cose interessanti, bellissime e importanti.
Vorrei sommessamente ricordare che nel 1964, mentre si effettuavano i lavori di scavo per installare quel buffo “distributore sulla strada romana”, venne alla luce una “pigna” ricolma di monete. Il grande Valeriano Trubbiani che seguiva i lavori con apprensione consegnò il tesoro alla Soprintendenza. E pertanto il Soprintendente pensò bene di nominarlo Ispettore onorario.
Altra zona archeologica interessante potrebbe trovarsi aldilà del torrente Menocchia verso Monte Libano di Montecassiano. Naturalmente i romani costruivano i teatri e gli anfiteatri lontano delle città per motivi di ordine pubblico.
@s6carlo
il mio era ovviamente una considerazione “scherzosa” e un invito a sviluppare meglio queste stupende risorse che il mondo ci invidia e dove all’estero per molto meno riescono a valorizzare.vien da se che non c’e’ da riattappare nulla se possibile
@gabor bonifazi
pochi anni fa sulla collina sopra l’anfiteatro romano di urbisaglia dall’alto scoprirono (con speciali apparecchiature se non ricordo male) una vera e propria citta’ romana,importantissimo crocevia per queste zone per Roma, poi non si fece piu’ nulla…….
l’intera Villa Potenza si dice possa nascondere vere e proprie sorprese archeologiche,a partire dal distributore di benzina(vox populi).
non sono ne un esperto ne un appassionato,ma difronte a tanta bellezza(vedi Matelica per esempio) si rimane a bocca aperta oltre a pensare quanto possa essere utile per il nostro turismo e quant’altro.
anche nei pressi di villa votalarca a treia per gli stessi lavori alle fognature sono stati rinvenute costruzione di epoca romana ma nessuno ne ha dato notizia
dovrebbero essere stati gia richiusi
@ filippo vannucci
Si si avevo capito che era scherzoso. Ho scritto solo per dire che ora non c’è molto da vedere o valorizzare: gli unici resti visibili sono quelli della foto. Leggendo l’articolo qualcuno può pensare che ci sia già qualcosa di più che è stato scoperto. Magari scavando si scoprono rovine importanti,