Recentemente in Provincia di Macerata il fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti, sta assumendo proporzioni diverse rispetto al passato tanto da destare la preoccupazione di tutte istituzioni ed associazioni interessate. Con lo scopo di analizzare il fenomeno, evitando sia pericolose sottovalutazioni sia inopportuni allarmismi, si è riunita in Prefettura la Conferenza Permanente della Pubblica Amministrazione- Sezione Prima (composta istituzionalmente da Regione, Provincia, Comune capoluogo, FF.OO., Procure della Repubblica, direttori dei dipartimenti delle dipendenze patologiche, dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale) con la presenza, anche, degli Ambiti Sociale, le Associazioni del terzo settore (associazione dei familiari) e le Comunità terapeutiche
L’allarme sul problema droga è confermato dalle cifre in possesso ai Sert, presenti in provincia, dalle Forze dell’Ordine e dalle stesse Procure della Repubblica. In particolare il Procuratore della Repubblica di Macerata, Mario Paciaroni, ha visto quasi raddoppiare, dai primi nove mesi del 2010 ai primi nove mesi del 2011, il numero delle persone indagate in relazione al reato di spaccio ( da 225 nel periodo gennaio – settembre 2010 a 433 nel periodo gennaio – settembre 2011).
Dagli incontri effettuati, tutti i partecipanti hanno condiviso unanimemente la necessità, di concentrare interventi sul versante della prevenzione e dell’informazione diretta sia ai giovani, circa gli effetti dell’uso di sostanze stupefacenti, sia alle famiglie, quale risorsa educativa fondamentale, che agli insegnanti al fine di dotarli di strumenti idonei ad affrontare la situazione ( i primi incontri formativi inizieranno il 26 e 27 ottobre prossimo). Tutti gli ambienti che a vario titolo sono frequentati dal mondo giovanile (oratori parrocchiali, associazioni sportive, ecc. ), saranno coinvolti nel processo di formazione ed informazione.
Al di là dei singoli mandati istituzionali in capo a ciascuno, si è concordi circa l’opportunità di intraprendere interventi sinergici, capillari, incisivi attraverso azioni coordinate dalla Prefettura e di lunga durata, con il coinvolgimento partecipato di tutti gli organismi coinvolti considerata la multidisciplinarietà del fenomeno droga. Tale programma di interventi riguarderà l’intero territorio provinciale con una maggiore attenzione ad alcuni luoghi critici.
Ogni istituzione, nell’ambito della propria esperienza professionale legata al proprio mandato istituzionale, ha testato già i limiti di singoli interventi anche alla luce delle scarse risorse umane ed economiche di cui ciascuno dispone.
Le istituzioni si sono interrogate sul modo più adeguato di fare prevenzione considerando che l’offerta di sostanza è sempre più capillare: è con una maggiore consapevolezza e presa di responsabilità di tutta la popolazione che si può arrivare ad un diminuzione della domanda di droga.
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Legalità e droga nell’assemblea studentesca all’ITG Bramante
Il Questore di Macerata, Giuseppe Oddo e l’avvocato Giuseppe Bommarito hanno partecipato il giorno giovedì 20 ottobre ad un’assemblea degli studenti dell’Istituto Tecnico per Geometri “A.D. Bramane” di Macerata, sui delicati temi della legalità e della droga. Il Questore Oddo ha illustrato la figura del poliziotto oggi ed ha accennato alla difficoltà per le forze dell’ordine nell’affrontare comportamenti devianti che spesso interessano i giovani. Ha auspicato una maggiore collaborazione tra la polizia e la popolazione. L’avvocato Bommarito ha invece affrontato il tema della tossicodipendenza, cercando di analizzarne le cause e di evidenziarne i tragici effetti. Gli studenti sono stati invitati in modo chiaro e aperto a denunciare ogni situazione sospetta e a riferire compiutamente qualsiasi informazione di cui vengano a conoscenza in merito alla circolazione e all’uso di sostanze stupefacenti. Le osservazioni degli studenti hanno lasciato trasparire la convinzione che molte delle responsabilità siano da attribuire alle famiglie, alla scuola e alle poche certezze che la società offre. Uno studente, in particolare, ha sostenuto che tante scelte sbagliate sono frutto del desiderio del singolo di sentirsi accettato dal gruppo. Gli studenti sono stati invitati dai relatori a rispondere alle difficoltà cui si è fatto cenno con l’impegno personale, serio e fattivo, facendo scelte individuali responsabili e “giuste”, anche se queste possono significare, in determinati momenti della vita, rifiuto da parte del gruppo. Al Questore Oddo e all’avvocato Bommarito il sincero ringraziamento del Dirigente Scolastico, professoressa Sabrina Fondato e di tutti i docenti dell’istituto, fiduciosi che a questo incontro ne seguano altri nel segno di un interessante ed utile percorso educativo.
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Una battaglia importante, sacrosanta, meritevolissima, su cui investire forze e danari. Avanti tutta con coraggio: ne va della vita di troppi giovani.